Rivoluzione e cretinismo parlamentare
Inseguiti da orde di giornalisti e di fotografi i 150 deputati e senatori di 5 stelle si sono riuniti in una località subito scoperta.
La riunione secondo alcuni politologi ha evidenziato una realtà molto sgradevole ed imbarazzante per Grillo: il quaranta per cento degli eletti vorrebbe accogliere l'invito di Bersani e collaborare alla formazione di un governo. La posta in gioco è enorme: la salvezza della legislatura e l'ingresso dei grillini nella stanza dei bottoni(definizione a suo tempo data da Pietro Nenni). La resistenza allo accordo potrebbe provocare un incontro -sollecitato dal Quirinale- tra Pdl e PD: Cosa voluta da Berlusconi con tutte le sue forze (sarebbe la sua vittoria storica, l'indomani potrebbe mettersi in pensione soddisfatto di se).L'accordo tra Berlusconi ed il PD è sollecitata apertamente da Renzi che va controcorrente, contro il sentimento della maggioranza dell'elettorato PD. Ma Renzi se ne frega perchè ha una visione della politica nella quale l'elettorato non conta proprio niente. Contano i cosidetti "poteri forti" interni ed internazionali.
Facevo una riflessione sulla calamitazione verso il basso della politica italiana. Non c'è forza che sfugga e resista alla attrattività della partecipazione in qualsiasi forma al governo. Il centro dell'Universo è il Governo. Tutto quello che allontana da questo centro non ha molta fortuna, non sopravvive a lungo.
In effetti nel dibattito interno a 5 stelle se guardato dal punto di vista del Movimento ha ragione Grillo e torto, torto marcio i cosidetti "responsabili" i collaborazionisti. Questi vogliono il contrario di quello per cui hanno avuto i voti: vogliono salvare il sistema!!!
Grillo sostiene che il Movimento deve essere antisistema. Quanti vogliono fare un governo o collaborare ad una maggioranza non sono più antisistema ma diventano sistema. Sistema nel quale la loro funzione non potrà che essere subalterna. Dal punto di vista ideologico ha ragione Grillo quando dice che bisogna prendere il 100 per cento dei voti. Insomma sostiene la nascita di un sistema completamente diverso da quello democratico.-costituzionale che abbiamo seppure decotto ed in stato preagonico.
Naturalmente bisogna vedere che rivoluzione antisistema vuole fare Grillo.Può darsi che si tratti di una alternativa di destra al sistema italiano, qualcosa che fuoriesce dalla Costituzione. Ma la pulsione fondamentale dei giudiziosi senatori e deputati grillini che vorrebbero collaborare non è per nulla coerente con il progetto di costruire un sistema politico completamente diverso basato su quello che viene denominato democrazia partecipativa. Ma certo non si tratta di una rivoluzione comunista o progressista. E' roba di destra!
La stessa pulsione che muove una parte dei grillini è alla base dell'azione rottamatrice di Renzi. La differenza tra Grillo e Renzi consiste nel fatto che mentre il primo vuole rottamare la democrazia italiana Renzi si limita a rottamare il PD per creare un movimento politico che raccolga in unico contenitore PDL o PD. Vuole una maggioranza schiacciante ed aperta di una grande destra italiana che va da Berlusconi ai suoi finanziatori.
Pietro Ancona
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