mercoledì 31 ottobre 2007

voglia di autoritarismo

Alla notizia della efferata uccisione della cittadina romana ad opera di un rumeno - subito denunziato da una ragazza rom- c'è stata una frenetica triangolazione Veltroni . Amato - Prodi. Per fare il colpo di avere subito certi poteri prima del pronunziamento del Parlamento.
Subito dopo la drammatizzazione teatrale della riunione di un consiglio dei ministri straordinario per trasformare in decreto legge il ddl sulle espulsioni.
L'opinione pubblica viene opportunamente manipolata dai massmedia che vengono allarmati dalla amplificazione di tutte le notizie di crimini commessi da
stranieri.
Ha ragione il Ministro degli Interni rumeno ad invitare ad una fredda e serena valutazione dei fatti. La responsabilità penale non è etnica: è personale. Non si deve educare all'odio etnico l'opinione pubblica sfruttando tutte le nefandezze di persone che sono nettamente minoritarie rispetto il grande flusso dell'immigrazione.
E' una scusa per dare soddisfazione ai sindaci sceriffi ed alla ventata xenofoba che viene alimentata e che non porterà a niente di buono.
Pietro Ancona

martedì 30 ottobre 2007

la rivoluzione d'ottobre



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Ottobre rosso 90 anni dopo


Cos'è il potere dei Soviet?

Lenin
Da un discorso di Lenin: «Come si configura questo nuovo potere che nella maggioranza dei paesi è ancora forzatamente o deliberatamente sconosciuto. La prima caratteristica di questo nuovo potere consiste nel fatto che lo Stato era diretto nel passato dai ricchi o dai capitalisti, mentre ora a dirigere lo Stato sono proprio quelle classi che il capitalismo dominava. Anche nella più democratica nella più libera delle repubbliche, fino a quando esiste il dominio del capitale, fino a quando la terra resta privilegio della proprietà privata lo Stato è diretta da una maggioranza proveniente per i suoi 9/10 dai capitalisti o dai ricchi». «Per la prima volta nel mondo il potere dello Stato viene costruito qui, da noi, in Russia in forme tali che solo gli operai, i lavoratori delle campagne, sfruttatori esclusi, danno vita insieme a organizzazioni di massa, i SOVIET, e a questi soviet è conferito tutto il potere statale. Ecco perché nonostante tutte le calunnie lanciate contro la Russia dai dirigente della borghesia, in tutti i Paesi e ovunque nel mondo la parola Soviet è diventata non solo comprensibile, ma popolare,amata dagli operai e da tutti i lavoratori. Ed ecco perché il Potere Sovietico nonostante tutte le persecuzioni contro i combattenti del comunismo in tutti i Paesi è un evento ineluttabile e in un prossimo futuro trionferà in tutto il mondo». «Sappiamo benissimo che nell´organizzazione del Potere Sovietico ci sono ancora molti difetti; il Potere Sovietico non è un talismano miracoloso, non guarisce di colpo dai mali del passato:dall'analfabetismo, dalla mancanza di cultura, dal retaggio di una guerra feroce, dall'avvilente eredità del capitalismo predatore,ma tuttavia esso apre le vie per il passaggio al socialismo, esso da la possibilità agli oppressi di elevarsi, di prendere nelle proprie mani tutta l'amministrazione dello Stato, tutta la direzione dell'economia, tutta la gestione della produzione; il Potere Sovietico è la via al socialismo, trovata, creata dalle masse dei lavoratori; per queste ragioni il Potere Sovietico è INVINCIBILE!!!»
Pubblicato il 25.10.07


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domenica 28 ottobre 2007

gli artigli dalle rosee manine

Ieri Veltroni ha fatto il discorso classico di chi "si futtiu a testa" (si è montato la testa) come si dice in Sicilia. Ha detto che il PD non deve avere correnti, sezioni, iscritti,insomma deve essere "l'isola che non c'è". Spero che non abbia esteso la virtualizzazione del nuovo soggetto politico ai gruppi parlamentari. Immagino che ci saranno.
Ha proclamato la sua vocazione maggioritaria e la tendenza alla semplificazione degli schieramenti politici in due, uno che sta a destra e l'altro che magari sta pure a destra ma dice di non esserlo. Preferisco la cosiddetta frammentazione a questa riduzione. La riduzione a due è in sostanza la riduzione ad uno, come dimostra l'esperienza americana in cui grande parte della società civile si esprime attraverso i movimenti e l'organizzazione per gruppi e per temi perchè non si riconosce nel due-uno dei repubblicani-democratici.
Per legittimarsi ha richiamato i tre milioni e mezzo di votanti delle primarie ignorando un piccolo particolare: i tre milioni e mezzo sono frutto del lavoro intensissimo degli apparati dei due partiti e della candidatura di quarantacinquemila persone. Non si faccia illusione: non si creda investito, UNTO, dalle primarie come Berlusconi si credeva unto dal Signore!
Veltroni ha fatto un discorso tutto per l'impresa e non ha degnato i lavoratori di una sola riga di sostegno! Bella discontinuità e modernità! Passare dalla tradizione del movimento operaio e socialista (già rinnegata) alla dottrina liberista che considera l'operaio un mero utensile del processo produttivo. Ma forse anche qui ha fatto i conti senza tenere conto di un cavallo imbizzarrito
che freme e "addrattannu e chiangennu" (allattando e piangendo) vuole il potere tutto per se. Montezemolo se non ci fosse Berlusconi in mezzo sarebbe già candidato della nuova destra dell'impresa che non si accontenta del governo consiglio di amministrazione (come dice Marx) ma lo vuole tutto per se, gestire direttamente. I Bersani, i PadoaSchioppa, non gli servono più.
Insomma, Veltroni ha tirato fuori dalle sue rosee manine
gli artigli. Ma sbaglia quando parla di vino nuovo in otri vecchi. Il vino è vecchio ed è anche rancido. Mentre nel mondo il liberismo è nella sua fase di declino e di sempre più forte contestazione, Veltroni pensa di inaugurarlo in Italia. Reagan e la Thatcher sono lontani un quarto di secolo, Blair è fallito!!
Il venti ottobre ha dimostrato che il socialismo vive anche senza Veltroni, fassino e D'Alema! Nonostante la sua pavida e timorosa guida , nonostante i suoi ministerialisti, il movimento operaio italiano vive
e non si farà spazzare via dal monocratismo del PD.
Pietro Ancona

sabato 27 ottobre 2007

PIANO RINASCITA IN CORSO: ATTACCO AI CONTRATTI NAZIONALI

Dopo il varo della mostruosa legge Maroni-Sacconi, ispirata al libro bianco di Biagi, che permette la legalizzazione di forme di sfruttamento allucinanti a danno di milioni di lavoratori, la lobby impegnata nell'opera di demolizione di quanto resta a presidio dei diritti punta arditamente subito sui contratti collettivi nazionali di lavoro.
Per attaccarli si servono pure (stupefacente!) della denunzia del governatore della Banca d'Italia sugli scandalosi livelli retributivi del nostro Paese sostenendo che soltanto i contratti aziendali più prossimi al controllo della produttività possono "sanare" questa grave anomalia italiana e permettere il recupero del gap.
La lobby del Piano Rinascita applicato al mondo del lavoro sa bene che la struttura industriale italiana è fatta da un pulviscono di piccole o piccolissime aziende nelle quali i lavoratori non hanno alcun potere di contrattazione
e che la dequalificazione o addirittura l'abolizione dei ccnl metterebbe nelle mani di datori di lavoro che ne approfitterebbero più di quanto non facciano ora.
Per milioni di lavoratori e lavoratrici, specialmente nel Sud, il contratto collettivo nazionale di lavoro è lo strumento che permette il recupero di ingenti ruberie.
Abolendolo non ci sarà punto di riferimento.
Altro attacco della lobby del Piano Rinascita è basato sulla detassazione non solo degli straordinari ma dell'intero salario. Con la detassazione il salario diventa mercede e non base di tutti i diritti previdenziali ed assistenziali che in atto sono goduti.
Ma presto, magari con una nuova campagna contro i fannulloni, si attaccheranno le tutele in caso di malattia e cosi andrà avanti il processo di sgretolamento dei diritti acquisizione di tante lotte per la civiltà e la dignità del lavoro.
Abolire la legge Biagi, rafforzare i ccnl, introdurre il salario minimo garantito dovrebbe essere le proposte di un movimento sindacale e politico che non sta sulla difensiva ma consolida e dà sicurezza e fiducia ai lavoratori.
Pietro Ancona
Circolo xx ottobre
Palermo
www.spazioamico.it

venerdì 26 ottobre 2007

new orleans los angeles friuli belice

Caro Direttore di Radio 24,

pensavo che certi pregiudizi contro le popolazioni meridionali non albergassero nelle sfere dell'intellighentia dei grandi giornali americani e nel più autorevole giornale finanziario italiano.
In una trasmissione pomeridiana della sua radio che io ascolto volentieri e frequentemente, nel pomeriggio di oggi, il conducente riferiva di un pesante giudizio dei giornali americani sulla reazione degli abitanti di New Orleans verso Katrina confrontate a quelle alacri e costruttive degli abitanti della California invasa dalle fiamme.
Subito dopo si avventurava in un parallelismo tra le reazioni dei friulani e dei siciliani del belice rispetto a fronte dei terremoti che li hanno investiti.
Mi permetto di contestare la superficialità e la menzogna diffamatoria sui poveri abitanti di new orleans, soccorsi dopo almeno sei giorni in moltissimi casi dall'alluvione e costretti a sopravvivere con l'acqua fino
al collo e privi di tutto. Moltissimi morirono per mancanza di soccorso dopo giorni e giorni di attesa. Tra questi centinaia di anziani ed invalidi ricoverati in ospedale.
Fare risalire alle vittime della ferocia liberista di Bush e della sua amministrazione la responsabilità della loro stessa morte e delle loro tribolazioni è veramente indegno.
Le popolazioni della California investita dal fuoco erano in grande parte i ricchi abitanti delle ville attorno ad Hoollwood che hanno i mezzi per sfuggire subito alle fiamme. In ogni caso trattasi di una cinica operazione rivolta a concentrare le risorse dei soccorsi verso le virtuose popolazioni caleforniane magari sottraendole ai cattivi, passivi, scrocconi negracci di New Orleans.
Per quanto riguarda l'odioso confronto tra friulani e siciliani non mi prendo neppure la pena di precisare. Mi limito ad osservare che nella Valle del belice intere città furono rase al suolo come Gibellina e poi ricostruite altrove mentre la tipologia dei danni ai friulani riguardavano in grande parte lesioni ad edifici facilmente riparabili e riparati presto coi soldi dei contribuenti italiani che hanno fatto ricco il Friuli.
Francamente forse ho sopravvalutato la oggettività di giudizio e la cultura del suo staff.
Cordiali saluti.
Pietro Ancona da palermo

solidarietà al Manifesto

Cara redazione,

ho appena sentito da Canale 5 le brutali gravi e false dichiarazioni dell'assassino di Calipari. Ha testualmente affermato che la responsabilità della morte di Calipari è di Giuliana Sgreena per essersi andata a mischiare con i terroristi costringendo Calipari ed altri funzionari dello Stato a rischiare la vita per le sue scelte.
Ha anche attaccato il Manifesto responsabile quanto la Sgreena.
La dichiarazione veniva resa con toni duri e decisi come di chi dice una verità. Un gradasso incivile!
Questa ulteriore aggressione di un assassino impunito per il servilismo del governo Prodi che accetta una condizione di inferiorità dagli arroganti Usa rende ancora più urgente la necessità di un chiarimento nella politica italiana per liberarla dalle oligarchie che dipendono dall'estero e c he svendono la dignità di nazione dell'Italia.

Pietro Ancona
Circolo venti ottobre
Palermo

solidarietà al Manifesto

Cara redazione,

ho appena sentito da Canale 5 le brutali gravi e false dichiarazioni dell'assassino di Calipari. Ha testualmente affermato che la responsabilità della morte di Calipari è di Giuliana Sgreena per essersi andata a mischiare con i terroristi costringendo Calipari ed altri funzionari dello Stato a rischiare la vita per le sue scelte.
Ha anche attaccato il Manifesto responsabile quanto la Sgreena.
La dichiarazione veniva resa con toni duri e decisi come di chi dice una verità. Un gradasso incivile!
Questa ulteriore aggressione di un assassino impunito per il servilismo del governo Prodi che accetta una condizione di inferiorità dagli arroganti Usa rende ancora più urgente la necessità di un chiarimento nella politica italiana per liberarla dalle oligarchie che dipendono dall'estero e c he svendono la dignità di nazione dell'Italia.

Pietro Ancona
Circolo venti ottobre
Palermo

domenica 21 ottobre 2007

abolizione agenzie lavoro interinale, salario minimo garantito, scala mobile,abrogazione legge trenta


L'opera di colonizzazione della "sinistra" dell'ideologia liberista è quasi del tutto compiuta. Ieri al Capranica, nel convegno organizzato da Giuliano Cazzola, erano presenti esponenti del centro-destra e del Partito Democratico da Casini a De Benedetti nonchè i massimi esponenti della Cisl e dell'Uil. Tutti a difendere la legge Biagi. Una legge condannata dall'Onu e motivata soltanto dalla volontà politica di dare al padronato un potere illimitato sui lavoratori.
La legge offre agli imprenditori diecine e diecine di possibilità per legalizzare il precariato e tenere sotto la spada di damocle i lavoratori. Sebbene il precariato sia un fenomeno diffuso in Europa non c'è un solo paese che abbia uno strumento legislativo cosi diabolico. L'esistenza della legge trenta ha avuto l'effetto di seminare la paura anche tra i lavoratori a tempo indeterminato ed in tutti i rapporti di lavoro subordinato. Non esiste alcuna necessità oggettiva di tanti possibili forme di contratto nella realtà dei processi produttivi. E' una scelta di potere di classe. Il pensiero unico destra-sinistra è diventato davvero unico ma per fortuna la sinistra si è divincolata e si è ritrovata in una massiccia manifestazione a piazza san giovanni. La "sinistra" del pensiero unico è oramai fuori dalla rotta del movimento operaio e socialista.Il Partito di Veltroni è in netta rottura (Veltroni dice discontinuità) con la tradizione e l'area del socialismo.Ora la sinistra deve fare le sue proposte: abolizione della legge sul lavoro interinale con la proibizione assoluta di affittare esseri umani.Basta ripristinare la legge contro l'interposizione 1360 del 1960.
La determinazione per legge del Salario Minimo Garantito ( SMG) per bloccare la corsa alla riduzione della paga oraria (in certi casi si danno 3 euro l'ora!!) può essere un utile strumento di difesa della mano d'opera corpuscolare mentre si dovrebbe subito ripristinare fiscal drag ,scala mobile e riforma Istat. Ribadire l'abolizione della legge trenta responsabile di tanti infortuni sul lavoro e di bassi salari.
Pietro Ancona
segretario generale cgil in pensione
www.spazioamico.it

sabato 20 ottobre 2007

il socialismo vive!!

venti ottobre 2007


Cari compagni,

il venti ottobre dimostra che anche dopo la defezione dei DS e della CGIL, la sinistra c'è sempre ed è in grado di portare in piazza un milione di persone.


La sinistra è politica, è sentimento, è visione civile del mondo e rapporti civili tra gli esseri umani.
Le persone del venti ottobre ci danno fiducia nel futuro e nella generosità dei lavoratori.
la conversione dei DS e della CGIL alla ideologia liberista seppur dolorosa per l'allontanamento di tanti compagni, non interrompe il cammino del movimento operaio e socialista italiano.
Viva il socialismo!
Pietro Ancona
segretario generale CGIL sicilia in pensione!

due geni all'opera

Le Primarie gestite dai Geni
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dal momento che il centro-sinistra aveva una maggioranza larga al Senato (due o tre voti?)
Prodi e Veltroni non avevano motivo di preoccuparsi della esclusione di tante personalità ed alla mortificazione di tante altre dal PD con il risultato che ora queste con il dente avvelenato si preparano a scavare la fossa al Governo.
Mentre Prodi e Veltroni compivano queste prodezze con gli organigrammi del PD nello stessoi tempo non trovavano di meglio che stravolgere il programma ed andare ad un accordo abominevole con i Sindacati e la Confindustria chiedendo alla sinistra di subirlo. Tutto l'elettorato di sinistra del Governo è deluso,umiliato, irritato, sgomento)
Ora sono nelle mani di un indagato Ministro della Giustizia che con perfetto linguaggio mafioso parla di elezioni ad aprile!!
Non resta al Governo Prodi che morire con dignità. Chiedere a Mastella di dimettersi !
Che Geni!!!
Pietro Ancona
www.spazioamico.it

venerdì 19 ottobre 2007

manipolazione massmediatica dell'antidemocrazia

Cara Roberta,i cinque milioni di votanti per il referendum sindacale non esistono! In Sicilia si sono comunicati circa settecentomila voti. Sono convinto che non siano stati più di centomila. Dovrebbe costituire reato penale in una democrazia denunziare oltre cinque milioni di votanti senza avere l’obbligo di dimostrarne la reale esistenza!!Vuoi una prova? Fatti dare a casaccio un elenco di trenta o cinquanta persone che risultano votanti. Prova a chiamerle ad una ad una al telefono……..ILe primarie sono un’altra grossolana illusione ottica. Un enorme abuso! la gente che ha votato aveva un ruolo passivo come coloro che assistono allaIsola dei Famosi…..Mi ha ricordato una scena in un porticciolo della Sardegna dei miliardari. Una piccola folla si raduna sul molo per assistere alla partenza del panfilo di Briatore. Il panfilo va via e la folla resta inchiodata al molo per assistere al ritorno che avviene verso le quattro del mattino.Ubriachi di sonno e di stanchezza ma con la bocca aperta ad ammirare il lusso, la ricchezza, la classe dei gitanti!!Pietro Ancona
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giovedì 18 ottobre 2007

lettera ai ministri Ferrero,Amato e D'Alema

Cari Ministri, per quanto riguarda le rivolte nei CPT con due suicidi negli ultimi giorni e tanta, tantissima sofferenza di cui non si sa niente, vi consiglio anche di verificare i servizi che avete esternalizzato, i servizi della Misericordia già famosa per opera del coraggioso giornalista dell'espresso. Quale è il capitolato d'appalto dei servizi esternalizzati? Chi verifica la rispondenza dei servizi resi ai prigionieri con il suddetto capitolato? Perchè non inviate ispezioni che però siano vere cioè senza battage propagandistico ancora priva che vengano effettuate? L'Italia si sta facendo odiare nel mondo per il trattamento disumano e feroce che riserva agli stranieri non solo nei CPT ma nei luoghi di lavoro, nelle campagne, nelle marinerie, dappertutto. Pietro Anconasocietà umanitaria Palermo

mercoledì 17 ottobre 2007

regole per coabitare

Caro professore,

è questo il ruolo che le teste d'uovo del PD vi siete assegnato? Fate i consiglieri del Principe. Dettate o vi sforzate di indicare "regole di coabitazione". A questo è ridotta la dialettica politica italiana? Indicate come e qualmente il Principe ed il Re si possono pestare i piedi evitando i calli e cercando di non farsi troppo male!
Una grandissima bolla massmediatica avvolge le "primarie". Lei stesso sa che
Veltroni doveva essere eletto più o meno come è stato eletto: che le altre candidature erano satellitari e non alternative nonostante la simpatica performance della Rosy, che due di queste erano semplicemente carrieriste nel senso che erano li per piazzarsi al vertice dell'Oligarchia.
Perchè non prova a guardare che cosa succede nel Paese dove si sono cimentati 45 mila (!!!)candidati? Si rende conto che tutto questo è separato anni luce dalla Politica? Credo di si, se ne rende conto ma sta al gioco.
Pietro Ancona
blog medievo sociale

articolo prof.pasquino unità 17 ottobre 2007.

mercoledì 10 ottobre 2007

perchò No il Novanta per Cento

Perchè hanno dichiarato l'82%? Potevano dichiarare il Novanta per Cento.
Esiste forse uno straccio qualsiasi di strumento per verificare il dato?
Non esiste. Le urne non erano assistite da rappresentanti dei Si e dei No. Soltanto da funzionari del Sindacato o altro.
Neppure si mi mettono sotto gli occhi le pile delle schede con i Si crederò mai che i lavoratori italiani,nonostante tutto, siano stati masochisti fino a questo punto. Risulterebbe che l'ottantadue per cento di loro metterebbe la firma di consenso
sulla legge Biagi e sulla "riforma" della pensione.
Montezemolo si è dichiarato soddisfatto e pronto a stipulare con i Sindacati altri accordi. Non ha specificato, ma si prepara a chiedere la restituzione di altri diritti a suo tempo conquistati tipo la contrattazione nazionale la tutela per malattie etcc..
I Sindacati oggi, proclamando questa vittoria bulgara, hanno accentuato la loro frattura con i lavoratori.
Questo risultato li consegna alla linea Montezemolo-PD.

Pietro Ancona
www.spazioamico.it

martedì 9 ottobre 2007

rinvio del CSM sul caso De Magistris

Riflessioni su un rinvio
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Non so che interpretazione dare del rinvio del CSM sul caso De Magistris. Forse i dati raccolti contro il Magistrato sono così inconsistenti da aver suggerito un rinvio nella speranza di acquisirne altri. Forse si vuole allontanare la data della decisione dalla grande mobilitazione popolare (addebitata al Magistrato) nella speranza che si affloscii. Non so proprio cosa pensare. Ma se si inscrive questa vicenda in tutta la storia di questi ultimi diciotto mesi non c'è da stare molto tranquilli. Mi pare che non si faccia nulla per verificare il comportamento di magistrati poco attivi sul fronte antimafia e che ci sia una ipersensibilità su chi spicca come bastian contrario per la sua diversità in contesti ambientali di paludosa mafiosità. Le precedenti inquisizioni non sono incoraggianti.
Ieri sera a Porta a Porta, l'ex Ministro Castelli ha rimproverato Mastella di essere stato poco
attento alla delicatezza della situazione catanzarese. Lo ha rimproverato di essere una sorta di elefante in cristalleria. Ha criticato la proposta di trasferimento. Mi trova d'accordo! Mi ha molto colpito l'atteggiamento dell'On.le La Torre, assai distaccato dai sentimenti antimafia dei giovani e della popolazione calabrese. Mi è sembrato freddo e proteso verso una sorta di terzietà sulla questione come se si potesse e si possa essere spettatori, terzi, difronte al tumore che divora la Calabria ed il mezzogiorno d'Italia.
Sono convinto che il nucleo fondamentale del tumore risieda nella Regione. Approvo la proposta del sen.Salvi di sciogliere la Regione. Gli intrecci di questa Regione con il nascente PD sono enormi e difficili da districare. Ma non è possibile un regime legislativo bipartisan come quello prodotto negli ultimi anni senza un contesto di complicità istituzionali ed altro. Suggerisco la pubblicazione ed il commento di tutte le leggi fatte negli ultimi due anni. Dei decreti di nomina del reticolo di consigli di amministrazione, consulenti e quant'altro originato dalle istituzioni locali. Mettere sotto gli occhi del mondo l'uso distorto delle risorse dei contribuenti. Meglio non avere una lira a disposizione che spenderla in questo modo!!
Da qui al 17 dicembre bisognerebbe pubblicare il libro "nero" delle leggi e dell'uso dei fondi regionali.
Auguri da un siciliano. Qui abbiamo Cuffaro e non aggiungo altro.Forse la sinistra siciliana tutta presa dagli organigrammi del nascente PD evita di guardare in faccia la realtà in cui viviamo che forse è assai più degradata da quella calabrese. Certo l'opposione a Cuffaro sembra esserci ma non si sente il cozzare delle opposte ferraglie ! Inoltre credo che la signora Borsellino non abbia plotoni di combattenti su cui contare. A volte mi sembra desolatamente sola!!E' una donna tenace ed assai in gamba che merita un aiuto vero dalla sinistra e dalla popolazione siciliana.

Pietro Ancona
società umanitaria
www.spazioamico.it
blog medievo sociale

lunedì 8 ottobre 2007

il Che e noi

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=69447
Caro Chierici,

riflettendo sul suo bell'articolo sul Che mi è venuto da pensare come siamo diventati ipercritici ed intolleranti verso gli ideali ed anche le persone che li incarnavano della nostra giovinezza.

Siamo stati spinti a decontestualizzare tutto e tutti ed a giudicare in base a criteri di etica intellettuale del tutto oggettivi, come se la realtà esistesse soltanto in funzione di categorie morali a prescindere.
Nell'epoca in cui il capitalismo strangola con gli embarghi, i bombardamenti, le occupazioni militari, i contractos con licenza di uccidere quanto gli serve per calpestare la giustizia magari riteniamo eccessivi i metodi del Che ammazzato come una bestia dai gorillas boliviani ed esibito da trofeo come gli americani esibivano i pellirossa .
Il sistema imperiale non tollera sistemi politici ed economici diversi dal suo. Cinge d'assedio il popolo ribelle e costringe il suo governo a diventare liberticida. Possiamo giurare che Cuba sarebbe stata quella che è se non fosse stata stretta da un assedio implacabile? Il gruppo dirigente cubano sarebbe vivo se non si fosse protetto da norme dittatoriali?
Oggi va di moda giudicare male le rivoluzioni, compresa quella francese.
Ebbene, esercitiamoci a sfuggire alla moda.
Pietro Ancona

sabato 6 ottobre 2007

mentre il pecoraio si contava le pecore.....

Il mondo si è davvero capovolto! Il Ministro Bersani esponente di un Partito che un tempo lottava per la difesa della natura ( oltre che dei lavoratori da un pezzo "posati")attacca i medici che si oppongono alla installazione di un inceneritore.

Gli argomenti sono beceri. E' noto che gli inceneritori sono stati aboliti per la loro pericolosità financo negli Usa di Bush che pur è antiambientalista sfegatato e che sono fonte di un aumento dei tassi di malattie cancerogene incontrollabile.
Ma oramai gli uomini del PD prossimo venturo si comportano come esponenti dell'ideologia della destra liberista, la destra che sacrifica salute e benessere delle persone agli interessi dell'Idolo Impresa!
Il PD è il grande Partito della Destra Italiana!!
Pietro Ancona
società Umanitaria

Dura replica del ministro dello Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, all’ordine dei medici dell’Emilia-Romagna che aveva messo in guardia le istituzioni dai rischi di autorizzare la costruzione di nuovi inceneritori. Il ministro ha risposto definendo la lettera “un grave episodio” e ha chiesto “l’eventuale adozione di tutte le misure ritenute necessarie, non solo disciplinari, nei confronti dei responsabili”. Piccata la reazione del Clan-Destino: “Atto vergognoso”.

“La Federazione regionale Emilia Romagna degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri – ricostruisce Bersani - in data 10 settembre 2007 scrive ai presidenti di Provincia, ai sindaci e assessori alla Sanità e all’Ambiente dei principali centri dell’Emilia Romagna, con nota, su carta intestata, a firma del presidente Giancarlo Pizza”.

“NON C’E’ FONDAMENTO” - “Nella suddetta nota – prosegue il minsitro - si richiede di non procedere alla concessione di nulla osta alla costruzione di nuovi termovalorizzatori-inceneritori. La nota, che non riporta nessuna motivazione sostanziale, non appare suffragata da alcun fondamento tecnico-scientifico riconosciuto, atteso che la realizzazione degli impianti in esame e il loro funzionamento sono disciplinati dalle norme comunitarie e nazionali di tutela della salute e dell’ambiente”.

Secondo Bersani la richiesta dei medici emiliano-romagnoli “esorbita totalmente, comunque, dall’ambito delle attribuzioni degli ordini professionali di cui la suddetta Federazione regionale è espressione ed appare ultronea anche rispetto alle iniziative di prevenzione menzionate nell’articolo 5 del codice deontologico della Federazione nazionale dei medesimi ordini”.

FALSO ALLARME - Inoltre Bersani accusa i medici di agitare uno spauracchio che rischia di destare false preoccupazioni tra la gente. Per il ministro, piacentino di nascita, il documento dei medici è “suscettibile di procurare un grave allarme nella popolazione interessata di ostacolare gravemente il legittimo esercizio delle competenze amministrative di una vasta pluralità di enti pubblici locali”.

ACCUSE ANCHE ALLA STAMPA - Secondo Bersani, poi, “la gravità dell’iniziativa è accentuata dalla risonanza data dalla stampa locale”. Una notizia alla quale anche RomagnaOggi.it aveva dato ampio spazio. Bersani chiede poi ai ministri della Salute, Livia Turco, e della Giustizia, Clemente Mastella, di valutare se “l’iniziativa in esame possa costituire un inammissibile sviamento dalle finalità istituzionali e, comunque, dagli ambiti di attività consentiti dalla legge per l’eventuale adozione di tutte le misure ritenute necessarie, anche non solo disciplinari, nei confronti dei responsabili”.

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Palermo

venerdì 5 ottobre 2007

lettera a PadoaSchioppa

Caro Ministro,

poteva risparmiarsi di dare del "bamboccione" ai tanti giovani bloccati nelle famiglie per non avere i mezzi per vivere autonomamente.
Non è la prima volta che lei sfotte i giovani italiani. Tempo fa lei e la sua gentile consorte vi siete permessi di dire che anche i vostri tre figli sono precari! Con ciò accomunandov i alla condizione del mio amico Giuseppe, due lauree, 30 anni, al quale un call center ha offerto 160 euro al mese e poi solo la provvigione!! I suoi figli precari si ma piazzati nel migliori posti esistenti al mondo e certo non solo per meriti personali!
Lei ritiene che dando l'elemosina di meno di un euro al giorno per tre anni possa in qualche modo agevolare il pagamento di un affitto? Lei vive fuori dal mondo, dentro il suo mostruoso stipendio ed i suoi privilegi.
Tutto il suo rigore si è visto quando
anche lei ha dimostrato di tenere famiglia ed, in questo caso, non a trecento euro l'anno, ma a cinquanta milioni di euro di erogazione. Oppure ho letto male?
Ho votato per questo Governo ma spero che vada al più presto al diavolo!!
Pietro Ancona

giovedì 4 ottobre 2007

legge Gozzini e successive

http://www.altrodiritto.unifi.it/misure/barberio/nav.htm?cap4.htm


difendiamo la legge Gozzini dalla ventata forcaiola e sceriffesca

mercoledì 3 ottobre 2007

ferocia dell'antidemocrazia americana

Dossier tortura – Un'analisi di H. Bruce Franklin, University of Rutgers, New Jersey
Le prigioni americane e la normalizzazione della torturadi H. Bruce Franklin
Com’è possibile che l’opinione pubblica americana, che si è ribellata alle violenze di Abu Ghraib, sembri accettare – se non, addirittura, appoggiare entusiasticamente – le centinaia di Abu Ghraib di cui si compone il sistema carcerario americano?
La prigione è ormai un’istituzione centrale nella società americana, sullo stesso piano della politica, dell’economia e della cultura. Tra il 1976 e il 2000, gli Stati Uniti hanno costruito in media una prigione alla settimana e, nello stesso periodo, la quota dei cittadini americani detenuti è decuplicata. Con un’attuale popolazione carceraria di due milioni di persone, l’America è diventata l’indiscusso leader mondiale delle prigioni. La prigione ha reso la minaccia della tortura parte integrante della vita quotidiana di milioni di individui; in particolar modo, per quei 6,9 milioni di americani attualmente in carcere o comunque sotto il controllo del sistema penale. Peggio ancora: l’apparato carcerario ha contribuito a fare della tortura una parte normale, legittima, perfino consueta della cultura americana.Si può dire che anche l’imprigionamento stesso, perfino quando relativamente benefico, è una forma di tortura. Nella nostra società è implicito utilizzare la prigione come la forma più rigorosamente legale di punizione e deterrenza (a eccezione della pena capitale). Inoltre, nella tipica prigione statunitense – progettata e diretta in modo da massimizzare degradazione, brutalità e castigo – la tortura esplicita è all’ordine del giorno. Percosse, shock elettrici, esposizione prolungata al calore, immersione nell’acqua bollente, atti di sodomia per mezzo di bastoni, manganelli, torce elettriche e ramazze, prigionieri incatenati costretti a giacere nei loro escrementi per ore o per giorni interi, periodi di isolamento che durano mesi, stupri e perfino omicidi – perpetrati dalle guardie carcerarie o, dietro loro istruzioni, da altri prigionieri. Tutto questo è routine, nel sistema carcerario Usa.L’uso del sesso e dell’umiliazione sessuale come tortura ad Abu Ghraib e nelle altre prigioni Usa in Iraq è endemico, nelle strutture detentive statunitensi. La tortura sessuale (psicologica e fisica) è aggravata dal fatto che ai prigionieri è negata qualunque possibilità di avere rapporti sessuali consenzienti: e le uniche due attività sessuali fisicamente praticabili - masturbazione e omosessualità - sono considerate spregevoli e meritevoli di punizione. Ogni giorno in molte prigioni vengono effettuate ispezioni corporali, invasive e spesso volutamente dolorose, che comprendono bocca, ano, testicoli e vagina, frequentemente accompagnate da violenze sessuali fisiche o verbali. Un rapporto del 1999 di Amnesty International ha dimostrato come, nelle carceri femminili, lo stupro delle detenute da parte delle guardie sia assai diffuso.Ogni anno, numerosi detenuti sono storpiati, mutilati e perfino uccisi dalle guardie carcerarie. Nelle prigioni americane si potrebbero scattare tutti i giorni fotografie che, nello sconvolgere l’opinione pubblica, farebbero a gara con quelle di Abu Ghraib. Infatti, da qui provengono alcune immagini che mostrano atrocità perfino peggiori di quelle che sono state immortalate in Iraq. Per esempio, nessuna delle fotografie di Abu Ghraib ha ancora pareggiato quelle raffiguranti le decine di prigionieri selvaggiamente e impietosamente torturati dalle guardie e dalle truppe statali, subito dopo la rivolta di Attica del 1971. Immagini ancora più spaventose si possono vedere nel documentario Maximum Security University, dedicato alla prigione statale californiana Corcoran. Per anni, a Corcoran le guardie hanno organizzato combattimenti tra i prigionieri, con relativo giro di scommesse, sparando ai detenuti per convincerli a lottare, ferendone gravemente almeno 43 e uccidendone 8: tutto questo solo nel periodo tra il 1989 e il 1994. La pellicola mostra cinque incidenti diversi in cui le guardie, senza alcuna giustificazione legale, hanno sparato e ucciso prigionieri disarmati. Ci si potrebbe chiedere: ma se le torture sono così comuni nelle carceri americane, allora perché quanto successo ad Abu Ghraib ha provocato un simile scandalo? La risposta a questa fondamentale domanda risiede nella storia del sistema carcerario americano e nella funzione della prigione nella cultura contemporanea.Prima della Rivoluzione Americana, l’imprigionamento era solo di rado usato come punizione, in Gran Bretagna, ed era ancora più raro nelle colonie d’oltreoceano. Secondo il famigerato “Bloody Code” inglese, le pene più comuni erano le esecuzioni e varie forme di tortura fisica - fustigazione, ceppi, gogna, marchio a fuoco, mutilazione, castrazione, eccetera - tutte pensate per essere spettacoli esemplari per la comunità. Il sistema delle prigioni, invece, istituzionalizza l’isolamento e la segretezza. Le mura delle carceri non servono soltanto per tenervi rinchiusi i condannati, ma anche per tener fuori gli altri, impedendo dunque che si venga a sapere che succede all’interno. A tutti inaccessibile, tranne che ai detenuti e alle guardie, la prigione diventa così un luogo dove le torture più indicibili possono essere perpetrate senza impicci. E, in quanto misteriosa, la prigione può anche diventare un luogo primario dell’immaginazione.Il sistema moderno fu concepito dai riformatori americani, convinti che la tortura non fosse accettabile e che, d’altra parte, i criminali avrebbero potuto essere “recuperati” alla società civile tramite carcere, lavoro e “penitenza”. Ma con il sorgere del capitalismo industriale, il lavoro a costo-zero delle prigioni divenne una forte di superprofitti: il trend subì un’accelerazione durante la guerra di secessione, e il “penitenziario” divenne un luogo di schiavitù industriale, diretto a colpi di frusta e altre brutalità. Prima della guerra di secessione, la principale forma di prigionia - la schiavitù degli afro-americani - non era considerata una tortura, come non lo era il penitenziario. La schiavitù non venne mai considerata per quello che era realmente, attraverso la considerazione che gli schiavi venivano giustamente puniti per azioni criminose. Una delle principali linee di difesa culturali della schiavitù sosteneva addirittura che gli schiavi fossero felici. Le cose cambiarono nel 1865; il 13esimo emendamento abolì la vecchia schiavitù e ne iscrisse nella Costituzione una nuova tipologia, per coloro definiti criminali: “Né la schiavitù né la servitù coatta, eccetto come punizione per un crimine per il quale la parte sarà stata debitamente riconosciuta colpevole, potranno esistere all’interno degli Stati Uniti...”.In quel momento, le torture comunemente inflitte agli schiavi, soprattutto fustigazioni, divennero un aspetto tipico della principale istituzione penale: la prison plantation. La piantagione del periodo prebellico stava emergendo, con il “penitenziario”, come fondamenta del moderno sistema carcerario americano. Ironicamente, la deprivazione del sesso non era caratteristica della vecchia piantagione, dove la prolificità degli schiavi era considerata un’ulteriore fonte di profitto [i figli degli schiavi erano proprietà dei padroni, NdT]. Al contrario, nella prigione americana moderna, dove la gente di colore è in larga maggioranza, la vecchia e patologica paura della sessualità del Nero è diventata un fattore decisivo per l’introduzione della tortura sessuale. La vera natura della prigione americana cominciò a essere conosciute tramite l’impressionante boom della “letteratura carceraria”, a cavallo degli anni ’60 e ’70. Il fiume di questo tipo produzione letteraria investì in pieno la cultura popolare, attraverso libri, canzoni, riviste e film, influenzando prepotentemente la vita politica di quell’epoca. La risposta fu una massiccia repressione. La maggior parte degli stati federati approvarono leggi che vietavano ai detenuti-scrittori di ricavare profitti dai loro lavori. Furono tagliati i fondi ai corsi di scrittura creativa nelle prigioni. Quasi tutte le riviste letterarie che solevano pubblicare poesie e racconti scritti dai prigionieri furono annientate. Furono approvati regolamenti federali che stabilivano esplicitamente il “divieto all’accesso ai media” per quei prigionieri le cui opinioni fossero “non convenzionali”. I detenuti furono così del tutto isolati e imbavagliati.Una volta chiusa la bocca ai prigionieri, fu il turno del successivo, allucinante passo. Fu lanciata una campagna frenetica e senza precedenti di costruzione di strutture detentive, presto riempite oltre le loro capacità ricettive grazie all’aiuto di severissime sentenze imperative, leggi tipo three-strikes-and-you’re-out (letteralmente, “tre strike e sei spacciato”: ovvero, la recidiva può costare l’ergastolo) e la cosiddetta “guerra alla droga” - eufemismo dietro al quale si nasconde la repressione ai danni della popolazione povera, tanto subdolo quanto quello odierno della “guerra al terrore”, puro pretesto per invadere Afghanistan e Iraq. Com’è possibile che l’opinione pubblica americana, che si è ribellata alle violenze di Abu Ghraib, sembri accettare – se non, addirittura, appoggiare entusiasticamente – le centinaia di Abu Ghraib di cui si compone il sistema carcerario americano? Intimamente collegato al boom della costruzione di nuove prigioni, si è verificato un boom nell’immaginario della prigione: le segrete mura del carcere rafforzano quel complesso set di fantasie culturali che, in definitiva, fungono da agenti di questa sorta di “negazione collettiva”.Perfino rappresentazioni superficialmente realistiche, come la serie televisiva “Oz”, finiscono per mascherare e normalizzare il vasto complesso della tortura istituzionalizzata. Forse l’immagine dominante, diffusa dai primi sostenitori di quella frenetica prison-building, è quella che raffigura la prigione come una sorta di campeggio estivo per criminali, in cui i detenuti bighellonano placidamente, guardando la TV e facendo ginnastica. Come ricordato, le false rappresentazioni della schiavitù incoraggiarono, negli stati del Sud, la negazione di quella drammatica realtà. Analogamente, le false rappresentazioni delle tante Abu Ghraib americane non solo favoriscono una simile negazione, ma permettono anche la riproposizione di questo modello a Guantanamo, a Baghdad, nel deserto afghano. Di più: ovunque il nostro governo e la nostra cultura decidano di costruire, in futuro, nuove cittadelle della tortura.
H. Bruce Franklin, attivista per i diritti umani, è un'importante storico statunitense. È autore di una ventina di libri e di centinaia di articoli sulle prigioni americane, sulla guerra del Vietnam e su molti altri temi. Attualmente è 'the John Cotton Dana Professor of English and American Studies' all'Università Rutgers, l'ateneo statale dello stato del New Jersey. Il suo sito è http://andromeda.rutgers.edu/~hbf, la sua e-mail hbf@andromeda.rutgers.edu.
Fonte: http://www.historiansagainstwar.org/resources/torture/brucefranklin.htmlTradotto da Paolo Cola per Nuovi Mondi Media

Venerdì, 17 Marzo 2006 - 23:08

oppressione sociale delle Caste italiane

Oppressione sociale delle Caste italiane

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E' finita la pace dei lavoratori durata un paio di decenni, forse più,fino al crollo del Muro di Berlino che liberò il capitalismo occidentale dalla grande paura.

Oramai da quasi venti anni è una continua spoliazione dei diritti precedentemente acquisiti, spoliazione che avviene con il concorso attivo dei Sindacati e magari degli stessi lavoratori.
Infatti, è assai probabile che il referendum dia ragione agli accordi del 23 luglio che cristallizzano l'esistenza della legge Biagi, riducono
il diritto alla pensione, legittimano il precariato. II lavoratori italiani sono più deboli della struttura sindacale delle tre Confederazioni e finiranno con il dare fiducia e suicidarsi.
Oltre ai diritti cancellati, salari di fame. I lavoratori dell'industria italiana (ma in generale tutti) guadagnano poco più della metà dei loro colleghi
tedeschi o francesi e sono costretti
ad un regime di prezzi manovrati da oligopoli che controllano il cosidetto mercato.
Le istituzioni locali come i Comuni
danno prestazioni sempre più care e
dequalificate. Le aziende municipalizzate in regime privatistico impongono bollette sempre più salate. Se salti qualche pagamento ti bloccano l'auto con le ganasce o ti iscrivono una ipoteca sulla casa.
a nuova Ici (provvedimento del tutto sbagliato e demagogico fatto per contentare Rutelli) costringere i Comuni a nuove tasse che si scaricheranno sulla generalità dei cittadini compresi coloro che non hanno la casa di proprietà.
Intanto i figli degli operai non possono più accedere alle Università per via del costo diventato insostenibile della vita e del numero chiuso fatto apposta per garantire soltanto a chi ha alle spalle una forte struttura familiare l'iscrizione agli atenei.

Si è creata una nuova classe di ricconi che comprende il ceto politico. Questa classe vive seviziando i poveri e spingendoli verso il terrorismo o la rivoluzione.
Il mio amico Giuseppe, anni 27,laureato ma disoccupato, ha avuto offerto un lavoro in un call center per 160 euro il promo mese (pudicamente denominato rimborso spese) e lavoro a provvigione nel mesi successivi.
Nel primo governo italiano con tutta la sinistra al potere l'intermediazione di mano d'opera delle agenzie interinali hanno creato una nuova estesa classe di schiavi in un sistema legalizzato dalla legge Biagi,
dal pacchetto Treu, dagli accordi sindacali del 1993.
Presto attaccheranno agli diritti, aboliranno i ccnl, ridurranno le tutele in caso di malattia,
torneranno alla carica per l'art.18, liquideranno l'Inail con la scusa della razionalizzazione del sistema previdenziale.
Stanno esagerando: prima della fine dell'inverno avremo i primi scioperi contro un costo della vita ed una pressione fiscale sui più deboli diventati intollerabili.
Pietro Ancona
blog Medioevo sociale

Veronica e Walter

Veronica Lario usata da Walter Veltroni nella sua campagna propagandistica per catturare l'attenzione del pubblico. L'invito a Veronica di raggiungerlo nel Partito Democratico e magari di votarki nelle primarie non solo è strumentale e cinico ma anche privo di ogni rispetto per la persona
stessa della signora Lario.
Se l'avesse veramente voluta le avrebbe parlato personalmente in occasione del recente incontro al Campidoglio e avrebbe lasciato a lei
di rendere aventualmente pubblica l'accettazione.
Cosi' è il volgare sfruttamento di
una personalità che, nonostante la rozzezza pesante del marito, è riuscita sempre a mantenere alta la dignità ed il decoro personale e che non merita di essere usata per fini di potere politico.
E dire che Veltroni è uno che dice di non considerare la politica tutto e di avere altri valori ed interessi. A me sembra febbricitante come un liceale alla vigilia dell'esame di maturità!!
Pietro Ancona
www.spazioamico.it

lunedì 1 ottobre 2007

una sconfitta definitiva della classe operaia

"Il Presidente si diverte alle spalle dei lavoratori
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" Poi si trova la composizione. E' il mio dovere farlo. Mi diverto anche e la troveremo anche questa volta. Non vedo problemi di rottura». E poi, sulle assemblee dei lavoratori a Mirafiori: «I lavoratori votino pure, ma il protocollo aiuta i poveri».

che il Presidente del Consiglio si diverta a negare ai lavoratori quanto era stato loro promesso nel programma di governo è davvero desolante! Divertirsi alle spalle di chi è precario e dovrà restarlo a vita è veramente indecente!!
Questo individuo che anche io ho contribuito ad eleggere vuole la sconfitta definitiva della classe operaia. Una sconfitta del genere di quella che mise in ginocchio all'inizio del secolo scorso i lavoratori americani e fece dei sindacati aziende della mafia.
E' molto scaltro: preferisce sperperare quattro miliardi in elargizioni di elemosine ai pensionati ed agli incapienti, piuttosto che ripristinare uno dei tanti diritti tolti (esempio: il fiscal drag)-
Quando questo Governo cadrà, non mi importa ad opera di chi, farò festa!!
Pietro Ancona
associazione umanitaria

in risposta all'art.del prof.pasquino

Caro Professore,Nel suo articolo apparso sulla unità di oggi

lei dispensa buoni consigli ai politici su come stare in televisione. E' del tutto inutile. L'anno scorso ho scritto diecine di lettere indignate di protesta ai Presidenti delle due Camere e agli interessati per la partecipazione bipartisan e bicamerale dei programma il Bagaglino di mediaset. Una cosa sconcia con il copione per i deputati scritti da Pungitore. Non ho mai avuto alcuna risposta e lo scandalo fini con l'esaurimento del programma!!Detto questo, penso che lo scandalo di una RaiTV che incassa tremiliardi e mezzo (due da canoni) e ne spende di più deve cessare al più presto. La RaiTV è presieduto da un Consiglio di Amministrazione che costa quanto diverse facoltà universitarie con emolumenti scandalosi unici al mondo.La RaitV è un esercito pieno di generalissimi, generali e graduati di ogni risma. Chi è leggermente diversodalla banda viene emarginato. Ha più visto Carmel La Sorella? La cosa migliore è affidare la Rai ad una Cooperativa di dipendenti e lasciarla alla sua autogestione. Attualmente non c'è più niente da salvare. Cari saluti.Pietro Anconawww.spazioamico.it

ps: il professore si è dichiarato d'accordo!!!

la ragazza anoressica di Oliviero Toscani

Sono contro la mercificazione del corpo umano sia nella bellezza che nella bruttezza repellente. Nel caso specifico c'è una umiliazione alle ammalate di anoressia inaccettabile!! Solo la destra fascista può accettare simile "oggettivazione" del corpo!!Pietro


La ragazza anoressica di OLiviero Toscano divide gli italiani. C'è chi approva e la ritiene un utile avvertimento contro le conseguenze terribili della malattia e c'è invece chi pensa che si tratta di un inaccettabile oltraggio alla dignità dell'essere umano. Io penso che si tratti di una trovata cinica, traumatizzante, in linea con la cultura della violenza che attraversa il nostro tempo. Se l'anoressia fosse una scelta approverei il manifesto di Toscano.Ma l'anoressia è una malattia grave con conseguenze gravi. Se è tale è come se io mostrassi al pubblico il corpo piagato di un diabetico o deformato dall'artrosi. Insomma la magrezza spaventosa della ragazza fa parte della privacy della sua malattia che non può essere violentata. Pietro Ancona

LA CAUSA DEL RAZZISMO E' NELL'INVIDIA DEL PENE?

recenti studi su diciottenni di sesso maschile condotti dall'Università di Padova hanno rilevato che c'è una notevole attenuazione dei caratteri della virilità rispetto le generazioni precedenti. Il corpo tenderebbe a rotondeggiare, le ossa a farsi più minute il pelo a diradarsi ed il pene pare che si sia rimpicciolito sensibilmente.
Possiamo ritenere che l'esplosione di razzismo che investe in particolare la regione padana sia in parte dovuto ad invidia del pene verso gli immigrati che hanno tuttora caratteristiche di virilità da noi quasi scomparse?
E' possibile che i Naziskin nascondano dietro vestimenti da guerriero, giubbotti di cuoio, bracciali
di ferro con punte acuminate, una sostanziale paura per la loro virilità in pericolo?
Quando Bossi dice che la Lega l'ha duro non vuole forse esorcizzare nei suoi fedeli la paura di non essere abbastanza "uomini"?
E' notorio come i bianchi americani odiassero gli schiavi neri perchè disponevano di apparati genitali di gran lunga maggiori e temessero che le loro donne potessero risultarne più attratte.
Intanto studi antropometrici provano come il pene occidentale sia più piccolo di quello dei popoli poveri ed in via di sviluppo e particolarmente di quello degli africani.
http://www.fenice.info/start.asp?p=/...o/penisize.aspPietro Ancona
associazione Umanitari di Palermo
www.spazioamico.it

un film amaro da vedere

lunedì, settembre 3

Ken Loach Intervista In Questo Mondo Libero a Venezia 64 It's a Free World
In Questo Mondo Libero - It's a Free World... di Ken Loach è stato presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.Ken Loach e Paul Laverty (Sceneggiatore) hanno concesso una breve intervista, parlando della protagonista del loro ultimo film e svelando il loro punto di vista in merito alle tematiche affrontate.IN QUESTO MONDO LIBERO: LA TRAMA DEL FILM DI KEN LOACHAngie (Kierston Wareing) è una donna nel fiore degli anni, che non ha ricevuto un’istruzione di tipo tradizionale, ma che trabocca energia, spirito e ambizione. In passato ha avuto delle difficoltà, ma adesso intende rifarsi e dimostrare ciò che vale. Questo è il suo momento.Insieme alla sua coinquilina Rose (Juliet Ellis), Angie decide di aprire un’agenzia per la selezione del personale, ma ben presto dovrà fare i conti con una realtà surreale, popolata dai boss di strada, dalle agenzie per l’impiego e dagli immigrati in cerca di lavoro.In Questo Mondo Libero... è una storia ambientata nell’odierna realtà anglosassone, caratterizzata dal “miracolo” del lavoro flessibile, dalla globalizzazione, dai doppi turni, e dai tanti, tanti felici consumatori: noi.INTERVISTA A KEN LOACHIn merito alla protagonista del film.Abbiamo pensato che questa volta sarebbe stato interessante rivolgere lo sguardo ai comportamenti e alla mentalità degli sfruttatori invece che a quella degli sfruttati, come spesso avviene nei film. Pensavamo che scegliere qualcuno come la protagonista del film, Angie, avrebbe mostrato come anche una persona capace, intelligente e amabile, possa ritrovarsi alla fine costretta a prendere determinate decisioni. Questo è il motivo per cui non ci piace fare film su psicopatici che fanno cose folli; amiamo affrontare una storia dalla posizione di una persona come tante...Angie è un personaggio interessante, complesso, che suscita simpatia e che percorre una strada: comincia con l’essere lei stessa una lavoratrice appartenente alla classe operaia. E’ anche una madre single, ha subito molestie sessuali sul lavoro e viene ingiustamente licenziata e passo dopo passo scopre qual è il modo migliore per lei di fare soldi. Quello che successivamente lei fa non è altro che la logica sequenza di quello che fa peraltro il grande capo di una grossa azienda, ovvero cercare di massimizzare i profitti.Non è solo un discorso logico ma centrale e fondamentale nella nostra società. Questo è il modo in cui la nostra società funziona.La società odierna.Crediamo che davanti ai nostri occhi si stiano verificando dei massicci cambiamenti, basti pensare al fatto che in Gran Bretagna abbiamo 3 milioni di lavoratori provenienti dall’Europa dell’est, per non parlare di quelli che vengono dall’Asia, dall’Africa e da altri Paesi. Venticinque anni fa questo non era concepibile, quindi è scioccante vedere come sta cambiando la società e anche la posizione stessa della donna. Ora tutte le donne cercano di lavorare, di entrare sul mercato. Il più delle volte sono donne che hanno dei figli, per cui oltre a lavorare devono comunque mantenere una famiglia.A tal proposito, abbiamo voluto usare per questo film una locandina che colpisce: una bionda attraente che sceglie gli uomini che andranno a lavorare.Riguardo gli immigrati.I giornalisti che affrontano il problema degli immigrati sono ormai pochi. La stampa di sinistra è quella che di solito lo fa. I giornali principali, che sono quasi tutti di destra, tendono a non parlarne o a farlo con ostilità, dicendo che ci portano via il lavoro, che non pagano le tasse e cose di questo genere, fomentando quindi odio contro gli immigrati.Il mondo del lavoro.Oltre al problema degli immigrati c’è quello del precariato. Il lavoro ed il modo in cui si lavora è cambiato. Una volta si diceva “Impara un mestiere e potrai lavorare per il resto della tua vita”. Oggi non è più così: contratti a termine, lavoro occasionale, lavoro interinale. I lavoratori vengono aperti e chiusi come fossero rubinetti. L’ipocrisia sta nel fatto che sentiamo i politici parlare continuamente di difendere la famiglia, ma come lo si può fare se non si da neanche la possibilità di crearne una o di mantenerla?