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Boston
stavo guardando la trasmissione su Sandro Pertini appena cominciata quando c'è stata una interruzione. E' apparsa la scritta Edizione Straordinaria e subito dopo Mannoni ha cominciato a far vedere i servizi sull'attentato alla maratona di Boston. Le immagini che abbiamo visto sono quelle di una folla di persone che si agita e scappa da tutte le parti e sullo sfondo si vede il fumo di una esplosione. Il tono del giornalista era di grande allarme.
Da quel momento abbiamo visto le stesse inquadrature per ore ed ore. Le notizie che sono state date sono davvero molto scarse. Hanno parlato di due o tre morti e centinaia di feriti, dell'intervento di Obama che non ha mai pronunziato la parola "terrorismo" della presenza di maratoneti italiani che erano 277 persone. Poi ci hanno sapere delle eccezionali misure di sicurezza assunte dalle autorità americane. Praticamente uno stato di allarme scattato nelle città americane a cominciare da Washington.
I giornalisti che i si sono alternati nei vari telegiornali che da ieri sera richiamano tutti invariabilmente l'11 dicembre ed il terrorismo. Naturalmente quando parlano di terrorismo si riferiscono soltanto a quello islamico. Così come le TV del 2001 ci fecero vedere migliaia e migliaia di volte l'immagine dello impatto degli aerei sui grattacieli
i ora vediamo è più o meno sempre la stessa scena della grande strada di Boston che viene ripetuta all'infinito.
Spero che sapremo la verità su questa strage che poteva essere molto più grave ma il fatto che venga richiamato il terrorismo dell'undici settembre alimenta qualche dubbio. Non si accusa apertamente il terrorismo islamico ma si è creato un clima di grandissimo allarme e di scontro ideologico.
Sono portato a pensare che non si tratti di un attentato terroristico di natura internazionale. La maratona è un evento cosmopolita al quale hanno partecipato persone provenienti da 52 nazioni. E' un evento di festa e di pace in cui la cosa che conta di più è la partecipazione. Non c'è leaderismo ed è lo sport meno commerciale che esista. La maratona come obiettivo terroristico è certamente sbagliato ed inaccettabile.
Bisogna capire quale mani hanno posato gli ordigni che hanno stroncato tre vite e tra queste quella di un bambino di otto anni e fatto tanti feriti alcuni dei quali molto gravi.
Speriamo che la verità ci verrà detta. Vorrei fare due considerazioni finali. La prima riguarda l'importanza attribuita a questo attentato rispetto ad altre grandi terribili stragi. In Iraq da quanto gli USA lo hanno occupato destabilizzato e hanno imposto un governo di loro fiducia si può dire che non possa giorno senza una strage con diecine e diecine di morti e centinaia di feriti. Le stragi sono state innumerevoli con migliaia di vittime e diecine di migliaia di mutilati. I massmedia ne hanno parlato pochissimo spesso per pochi secondi. Due modi diversi di manipolare l'informazione.
Hanno intervistato ieri sera una signora di Belluno che diceva di essersi recata a Boston con tutta la famiglia a sostegno di maratoneti italiani. Pare che in Italia la crisi non sia eguale per tutti. Oltre un migliaio di persone hanno i mezzi per recarsi a Boston ad un evento di festa. Nelle stesse ore sentivamo
in TV l'appello di un uomo di 56 anni anni che metteva in vendita un rene per potersi sfamare e sfamare la sua compagna. Due imprenditori si toglievano la vita travolti dalle difficoltà. Insomma in Italia non tutti siamo nella stessa barca.
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