Il trionfo di Berlusconi e la morte del centro-sinistra
L'Europa e gli USA hanno spinto nei giorni scorsi per il governo di larghe intese. Hanno vinto con la riconferma di Napolitano a Capo dello Stato. Hanno bisogno di avere in Italia un governo docile alle indicazioni "lacrime e sangue" che verranno da Bruxelles e che riguarderanno esclusivamente o quasi le classi lavoratrici ed il welfare. Inoltre la destra è la migliore garanzia per il capitalismo ed anche per le banche. Berlusconi ha capito fino in fondo che poteva giocarsi fino in fondo una partita che poteva riportarlo ad essere il dominus dell'Italia solo se avesse offerto al PD ed a Monti la possibilità di un governo "di responsabilità nazionale". Ha offerto a Bersani la direzione di tale governo . Ma Bersani è rimasto vittima dei suoi stessi dubbi ed è stato fatto fuori assieme a Prodi. La mancata elezione di Prodi segna il punto di fuoriuscita definitiva del PD da ogni politica di centro.-sinistra. Napolitano, interprete di ciò che i poteri mondiali vogliono dall'Italia, è la persona più idonea a garantire una decisa svolta a destra, ancora più a destra di Monti, della politica italiana. Ha accettato di continuare a fare il Capo dello Stato avendo ottenuto prima da Bersani, Alfano, Monti e Maroni l'impegno a fare un governo subito. Governo che sarà presieduto da Letta oppure da Amato. Bersani si è bruciato. Ma il capo del governo sarà scelto nell'area dei personaggi graditi alla Casa Bianca ed a Bruxelles.
Con molta onestà Vendola non ha appoggiato fino in fondo questo disegno pur avendo fatto dichiarazioni che potevano indurre a pensare il contrario quando ha detto che non si ritorna alla casella di partenza che è un campo di macerie e che bisogna guardare al futuro. Quale futuro? Comunque Vendola non ha votato Napolitano ed è stato importante che non abbia lasciato a 5 Stelle il monopolio della opposizione al governo di larghe intese, al cosidetto inciucio.Non votando Napolitano Vendola costituisce ancora una speranza per la sinistra italiana. Spero che la Nomenclatura del SEL non lo spinga all'accordo con il PD ed a rientrare nei ranghi.
Ma, se dobbiamo essere veritieri dobbiamo dire che anche se Grillo avesse dato la più ampia disponibilità a collaborare con il PD per una soluzione della Presidenza della repubblica, anche se avesse mollato la candidatura di Rodotà, la maggioranza del PD non avrebbe mai, dico mai, fatto un accordo con lui. Oramai la maggioranza del PD ha compiuto fino in fondo la sua scelta. Una scelta che avrà seguito in tutto il partito che si sta in queste ore ricompattando su posizioni di centro-destra. La scissione non sarà fatta da Renzi e se qualcuno nel PD assumerà l'iniziativa di una scissione di sinistra tutto il quadro politico italiano tenterà di strangolarla fin dalla culla. Le forze che spingono a destra sono oggi di gran lunga più forti ed hanno in mano le istituzioni ed il potere economico.
Napolitano si sta scusando con Berlusconi per la parentesi Monti. Napolitano aveva sostenuto per cinque anni il centro-destra avallando tutte le sue porcherie. POi aveva dovuto cedere alle pressioni esterne che volevano Monti al Governo. La rottura tra Napolitano e la Procura di Palermo e l'esilio ad Aosta di Ingroia sono stati un primo pezzo della riconciliazione con Berlusconi dopo il golpe del governo "tecnico".Ora si apre la immensa prateria del governo di larghe intese del quale Berlusconi sarà il dominus. Si temprerà in questo governo la nuova-vecchia classe dirigente fatta di persone rappresentative del PDL e del PD.
Quale maggiore soddisfazione del Cavaliere quella di avere un governo assieme a Bersani che fino all'altro ieri diceva ai suoi " Vi immaginate io assieme a Brunetta ed a Gasparri?". Ebbene ora i suoi non se lo immagineranno ma vedranno Bersani a braccetto dei due sotto lo sguardo paterno e compiaciuto del Cavaliere che ha vinto e stravinto la sua partita essendo l'unico politico di questa fase storica ad avere una cosa che gli altrui hanno stupidamente dismesso: l'Ideologia! IL pensiero forte! Un pensiero forte fa una strategia forte ed una strategia forte fa tattiche forti. Per questo Berlusconi ha fottuto tutti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento