lunedì 15 aprile 2013
Il Presidente
Il Presidente
Oggi si apre la settimana cruciale della elezione del Presidente della repubblica. Presidente che sarà eletto da una enorme folla di nominati e nelle peggiori condizioni possibili. Non abbiamo un governo e questo condizionerà la elezione del Presidente. Si sceglierà una persona in funzione del governo che si vorrà fare. Il personaggio Berlusconi continua a giocare un ruolo essenziale almeno fino a quando il movimento cinque stelle non deciderà se mettere o no un piede dentro il palazzo. I nomi che circolano sono tutt'altro che entusiasmanti. Amato è noto per la sua ingratitudine verso Craxi di cui era il ciambellano, per avere una pensione di 31 mila euro mensili, per avere introdotto in Italia la confisca forzosa dei conti correnti. Prodi è ricordato per le privatizzazioni avvenute dopo l'incontro sul Britannia, ha allargato l'Europa ai paese ex comunisti introducendo un fattore di squilibrio enorme funzionale però alle economie ricche.Ha introdotto una concorrenza ai salari operai che li ha decurtati dappertutto.E' difficile che un giurista come Rodotà venga eletto alla Presidenza perchè non porta acqua nè al partito PD-PDL ed è troppo esterno alle camarille dei palazzi. Insomma, l'ipoteca del governo peserà sulla scelta del presidente.
Probabilmente sarà l'ultimo Presidente della repubblica eletto dalle Camere. Il prossimo sarà scelto dall'elettorato italiano visto lo scivolamento dell'Italia verso il presidenzialismo.
Può darsi che appena eletto il Presidente sarà costretto a sciogliere le Camere. Può darsi che presto dovremo tornare a votare.
Il voto difficilmente cambierà qualcosa. L'Italia ha cancellato dalla sua politica la socialdemocrazia ed il comunismo. I partiti in concorrenza sono tutti di destra o moderati. Quindi non cambierà quasi niente. Che differenza fa se vince il PD al posto del PDL? E che significato avrebbe la vittoria di 5stelle che vorrebbe abolire la CIG per dare un sussidio ai giovani disoccupati cioè fare zizzania tra i lavoratori ed i poveri? La politica italiana ha opzioni che sono tutte di destre e non c'è altro. Questa è una anomalia rispetto la "normalità" europea in cui si fronteggiano popolari e socialdemocratici anche se ancora non per molto perchè i socialdemocratici debbono solo cedere un residuato di socialismo e poi saranno del tutto liberisti.
Speranze di cambiamenti positivi non ce ne sono. L'attuale assetto di forze non sarà toccato e si rafforzerà. L'Europa sta diventando una dittatura del capitale finanziario. Ci sono tante Cipro dietro l'angolo. Il welfare presto sarà un ricordo del passato, di un passato civile in cui avevamo ancora una identità ed un futuro. Abbiamo perso il diritto alla felicità.
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