domenica 28 aprile 2013
percezione di solitudine. Sindacati collaborazionisti
Percezione di solitudine. 1 Maggio lontano dai Sindacati Collaborazionisti.
Una responsabilità grave della condizione di disperazione che attanaglia milioni di lavoratori disoccupati è da attribuire alle politiche subalterne e governativiste di CGIL-CISL-UIL che sono state di pieno assecondamento di tutte le manovre che hanno indotto il gravissimo stato di recessione in cui si trova l'Italia. Una persona che a 49 anni è disoccupata e non è aiutata da una rete di protezione sociale se pensa che dovrebbe arrivare a 67 anni per avere di nuovo con la pensione un minimo di reddito diventa pazza o inselvagisce.
In Italia abbiamo sindacati confederali ricchissimi che riscuotono enormi somme di denaro dalle deleghe dei lavoratori e dei pensionati e che non investono un solo euro in solidarietà. Non dico che la solidarietà dei sindacati potrebbe essere risolutiva. Sarà magari soltanto simbolica ma aiuterebbe psicologicamente i lavoratori e le loro famiglie. Ma da CGIL, CISL, UIL non viene niente, proprio niente!!
Sono anni che la Sardegna è attraversata da una profonda crisi sociale senza che ci sia mai stato un gesto di umana solidarietà della CGIL o dei partiti che ricevono quantità enorme di soldi dalla pubblica amministrazione. Anche la Calabria e le periferie urbani delle grandi città del Nord sono in difficoltà.
La mancanza di gesti di solidarietà aggrava la percezione di solitudine di chi è in difficoltà e lo spinge o al suicidio o a gesti come quello compiuto oggi.
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