giovedì 4 aprile 2013

Bonino Emma


 Bonino Presidente

 Emma Bonino ed i radicali scodinzolano fortemente la coda ed hanno l'acqualina  in bocca per la possibile nomina di Emma Bonino a Presidente della Repubblica. Trattasi del più grosso pezzo da carniere che sarebbe conquistato da una rara sagace portentosa carrierista che ha avuto quanto di meglio poteva offrire la politica alla esponente di un partito che raramente ha superato il 2 per cento di consensi. La signora è stata, tra le tante cariche che ha avuto, v.presidente del Senato e commissaria alla Unione Europea. E' inutile che aggiunga quanto lautamente siano state retribuite le cariche che la signora ha occupato facendosi la fama di persona seria, con una fortissima caratura liberista. La signora Bonino ha approvato quanto ha fatto la signora Fornero contro i lavoratori ed i pensionati italiani anche se lei l'avrebbe fatto con più garbo e meno brutalità formale.
 L'unico ostacolo che potrebbe avere la signora verrebbe  dal Vaticano e qui si vedrà in quale mare nuota papa Bergoglio. Se è molto legato allo stesso establischment della signora Bonino, mi riferisco alla trilaterale, a Bilderberg, agli USA, insomma alla cabina di comando dell'Occidente farà finta di non vedere il laicismo ed il femminismo della radicale. Darà la sua apostolica benedizione.  Se ascolterà le voci più restie della Curia Romana può darsi che si opporrà. In Italia non si può eleggere un Presidente della repubblica con la ostilità della Chiesa Cattolica.  Questo forse si poteva fare in passato quando in Parlamento c'erano forze progressiste che sono purtroppo state cancellate.

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