lunedì 25 ottobre 2010

Gli anni della spoliazione

Gli anni della spoliazione

Finisce l'era di Guglielmo Epifani alla CGIL e si apre quella di Susanna Camusso che, da un paio d'anni, è stata quasi ospite fissa dei Talk Show dove si è distinta per una esposizione soft delle sue ragioni e per l'accortezza nell'evitare lo scontro o le situazioni sgradevoli. La ribalta televisiva le ha permesso di distanziarsi enormemente da tutti i possibili concorrenti.
E' paradossale ma è così : il lascito di Epifani è di una CGIL più forte ma abitata da milioni di lavoratori e pensionati più poveri, socialmente in difficoltà, indeboliti dal continuo ossessivo salasso di diritti. Come si spiega il rafforzamento della organizzazione e l'impoverimento dei suoi iscritti? Epifani è stato scaltro, molto scaltro, nell'oggettivazione delle sconfitte, nel farle derivare o da un cambiamento naturale ed irresistibile della situazione (globalizzazione, crisi industriale..) oppure da una condizione socio-politica sfavorevole (governo di centro-destra) e mai da responsabilità soggettive della CGIL . Il dogma dell'unità sindacale è servito allo scopo. . Il mito della CGIL di Di Vittorio nel cuore dei lavoratori ha fatto il resto. I lavoratori non vogliono ancora credere o riconoscere che la CGIL possa fare qualcosa che non sia a loro favore. Temono di dover constatare di essere soli, di non avere nessuno che li difenda.
In effetti, l'impoverimento e la perdita di peso dei lavoratori è legata alla vittoria del centro destra ma anche alla conversione al liberismo del PD e della stessa CGIL. In qualche modo la CGIL è stata la "dote" che il PD ha portato e porta alla Confindustria per il sostegno che questa vorrà accordargli nel dopo Berlusconi. C'è stata molto sincronia tra PD e CGIL nella inesorabile opera di demolizione dei presidi fondamentali del diritto al lavoro ed al welfare. Gli accordi con il governo Prodi sul precariato e sulle pensioni poi ancora ribaditi con questo governo hanno ridotto di molto i diritti e svuotato la pensione. La riduzione di trecentomila dipendenti dalla pubblica amministrazione non è stata contrastata dal PD e neppure dalla CGIL in nome della efficienza, della produttività e della modernizzazione dell'apparato pubblico. Il licenziamento di duecentomila precari dalla scuola non ha turbato molto né Epifani né Bersani. Certo, gli scioperi ci sono stati ma non sono mai diventati né mai hanno assunto il carattere di una vera difesa della scuola pubblica come é accaduto ed accade in Francia. Il PD ha votato contro il collegato lavoro che riduce a malpartito lo Statuto dei diritti e privatizza la giustizia del lavoro. Ma non ha fatto le barricate che Bersani promette contro il lodo Alfano! La CGIL ha lasciato fare, ha commentato negativamente il testo di legge, ma in due anni di sua permanenza in Parlamento non ha mai fatto realmente nulla di significativoo e di utile per fermarne l'approvazione nonostante i giudizi scandalizzati dei giuslavoristi italiani! Il PD vuole che
la CGIL ritorni all'ovile dopo l'accordo separato Cisl ed UIL sul contratto di lavoro e sulle deroghe. In effetti, la CGIL non ha firmato ma ha pretesto di assistere alla firma (sic!). Ha fatto da palo e poi ha fatto filtrare l'accordo separato attraverso le categorie. Dopo il 16 ottobre si è affrettata a fare l'accordo di Genova e poi a firmare un Patto Sociale non solo con Confindustria ma anche con il Governo (se questo non tira le cuoia prima del tempo).
Il regno di Epifani ha registrato l'avvento della legge Biagi e poi la sua estensione praticamente a tutti i nuovi assunti. Milioni di giovani lavoratori sono stati precarizzati e ridotti in miseria da paghe inferiori ai minimi salariali anche del quaranta per cento. La legge Biagi è applicata all'interno della CGIL a migliaia di suoi dipendenti del cosidetto "apparato tecnico". L'ossatura organizzativa della CGIL e delle sue categorie. Conosco casi di giovani magari con due lauree utilizzati dalla CGIL con 700 euro al mese in incarichi di delicata responsabilità esecutiva. Mai assunti direttamente dalla CGIL ma da compiacenti altri organismi che poi li distaccano. Questa realtà dei salari dei nuovi assunti ha calmierato al ribasso tutta la massa salariale italiana come riconosce la stessa CGIL . Nel decennio 2000/2010 si calcola una perdita di circa 5500 euro sui salari anni, una perdita che ha reso difficile la vita delle famiglie e depresso l'economia italiana.
I lavoratori hanno perso molti dei loro diritti e sono tra i più poveri dell'OCSE. In quanto a diritti oramai siamo in fondo a tutte le classifiche, credo che il diritto del lavoro serbo o
polacco sia già migliore del nostro. A questo bisogna aggiungere il peggioramento dei servizi esterni ed il loro rincaro dovuto in grande parte alle privatizzazioni alle quali la CGIL non si è opposta perchè sostenute anche dal PD. Il grande sindacato che fu di Di Vittorio ha assistito quasi inerte alla riduzione in schiavitù di milioni di immigrati specialmente nelle campagne dove le loro condizioni di vita sono state e sono davvero disumane.
Non ho dubbi che la spoliazione continuerà e si intensificherà con Susanna Camusso. Il diritto di sciopero è nel mirino di personaggi come Bonanni ed Ichino che ne reclamano una regolamentazione che di fatto lo abolisce come diritto individuale. Il fatto che gli scioperi generali sono sostituiti da manifestazioni nazionali che si svolgono solo di sabato
(anche quella recente della Fiom) fa temere di una sorta di tacito accordo di autolimitazione. Continuerà il processo di demolizione del contratto collettivo di lavoro e non a favore di contratti di area europea che pure sarebbero indispensabili per fronteggiare le delocalizzazioni ma di accordi personali o locali tipo Pomigliano. Arriveranno anche sorprese sgradevoli dall'INPS e dall'INAIL per l'uso che farà il governo delle deleghe ottenute con la 1441(collegato lavoro). Cambieranno natura giuridica ed i privati aumenteranno il loro peso.
Naturalmente, negli anni di Epifani la CGIL si è gradualmente ma definitivamente "liberata" della sua cultura pacifista ed antiimperialista. Non partecipa da un pezzo, come il PD, alle manifestazioni per la pace tranne quella del tutto anodina della marcia di Assisi. Ha ridotto il suo impegno a favore della Palestina al sostegno di Abu Mazen ma per il resto è diventata assai filoisraeliana. Si è distanziata di molto dalla esperienza dei no global e dei centri sociali che sono ignorati oppure osservati con diffidenza. E' diventata molto filooccidentale. Sostiene la campagna per la liberazione di Sakineh ma non ha speso una parola per l'uccisione di Teresa Lewis e la prossima esecuzione di altre cinquantadue donne negli USA.
La CGIL non ha alcun rapporto con il sindacalismo di base che pur ha natura profondamente classista e di sinistra ed è costituito da dirigenti che provengono in gran parte dal suo stesso seno.
Oramai è stretta in un reticolo di accordi e di interessi con Cisl UIl ed associazioni padronali. La politica anticlassista della sussidiarietà la sta ponendo gradualmente ma inesorabilmente in una sfera in cui i suoi interessi non coincidono più con quelli dei suoi iscritti.
Pietro Ancona

http://www.cgil.it/ufficiostampa/comunicato.aspx?ID=2912

La CGIL e poi Dilma

Il feticcio di Guglielmo Epifani

Lo sciopero generale non può essere il feticcio intorno a cui tutto ruota e si consuma». Parola di Guglielmo Epifani che, quando proprio non ne può fare a meno lo scarica di significato e ne fa una cannonata a salva...
Questa definizione dello sciopero non è data in un Paese ricco, con una classe lavoratrice serena e pagata dignitosamente, ma in Italia dove si annunziano trecentomila posti di lavoro in meno nella pubblica amministrazione dopo il licenziamento di duecentomila precari, il salario medio considerandovi dentro i precari biagizzati è meno di mille euro al mese ed i diritti dei lavoratori sono stati falciadiati dal recente collegato lavoro con non ha emozionato nè Epifani nè il PD.

La scelta furba della Camusso


la sua prima iniziativa sarà - leggo- un comizio con Cisl ed UIL sulla legalità. Non sulla legalità nelle fabbriche e nelle aziende agricole italiane schiaviste ma contro le mafie del sUD. Una manifestazione che non costa niente alla Confindustria e che vuole ristabilire il contatto con Cisl ed Uil ed accreditarle c...ome forze antimafia e democratiche. Alla Marcegaglia piace molto il "riformismo" della Camusso e non mancherà di approvare una manifestazione che dirotta l'attenzione dei lavoratori distogliendola dal collegato lavoro, dalla illegalità delle deroghe, dalle pensioni di fame...

Sakineh e Dilma

suggerisco a tutti coloro che hanno scelto come avatar l'immagine di Sakineh di sostituirla con quella di Dilma Roussoff Presidente del Brasile, una vera e grande speranza di liberazione, una alternativa alla sanguinaria dominazione dell'imperialismo USA!

spunti e spuntarelli

Una storia da ricordare per non ripetere ancora
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Il 2 febbraio l’agenzia Stefani rese nota una dichiarazione firmata da Carlo Azimonti, Lodovico Calda, Emilio Colombino, Ludovico D’Aragona, Ettore Reina, Giovan Battista Maglione e Rinaldo Rigola che suonava come una vera e propria abiura. La dichiarazione conteneva una esplicita adesione alla politica sindacale del regime che assunse il significato di una definitiva capitolazione: "Il regime fascista è una realtà e la realtà va tenuta in considerazione. Questa realtà è scaturita anche da principi nostri, i quali si sono imposti. La politica sindacale del fascismo, per esempio, si identifica sotto certi riguardi con la nostra. [...] Il regime fascista ha fatto una legge altamente ardita sulla disciplina dei rapporti collettivi di lavoro. In quella legge vediamo accolti dei principi che sono pure nostri.Finché durava lo Stato liberale, da una parte, e finché dall’altra gli operai rimanevano fermi nel loro misconoscimento dello Stato, una legge di tal fatta era improponibile. La Rivoluzione fascista ha tagliato il nodo gordiano, e noi ne dobbiamo prendere atto".

http://www.fondazionedivittorio.it/inside.asp?id=7&idRec=73&Archivio=1&Anno=2007

Ludovico D'Aragona, nato a Cernusco sul Naviglio (Milano) nel 1876, è segretario generale della Cgdl dal 1918 al 1925. Esponente di un riformismo moderato, entra in contrasto con il movimento dei Consigli di Fabbrica durante le fasi calde del biennio rosso. Dopo la svolta del 1925-27 partecipa con Rigola all’esperienza... di “Problemi del lavoro”. Deputato alla Costituente per il Psiup, dal 1947 si unisce a Saragat nella costruzione del Partito Socialdemocratico. Senatore nella prima legislatura, muore a Roma nel 1961. E' stato anche Ministro.
LO CONSIDERO IL PRECEDENTE STORICO DI GUGLIELMO EPIFANI


Povertà e barbarie (brutti,sporchi e cattivi)

non è la povertà che condanna un popolo alla barbarie ma la diseguaglianza e la totale assenza di diritti. Da bambino sono cresciuto ad Agrigento dove la popolazione era tutta o quasi tutta povera ma civilissima e di grandissimi sentimenti.Ad Agrigento non si è verificato un solo fatto di sangue da secoli, Soltanto negli ultimi decenni la mafia e la politica corrotta hanno generato una situazione inquietante.


Risorgimento tra Nord e Sud

Condivido la riflessione e l'invito all'approfondimento. Io sono socialista ed internazionalista e sono portato a ravvisare innanzitutto gli interessi delle classi sociali piuttosto che quelli territoriali. Dopo l'unificazione non è stato T...UTTO il Nord a trarne vantaggio ma soltanto le classi dirigenti e l'emergente borghesia industriale. Milioni di veneti scapparono per il Brasile dove andarono a sostituire gli schiavi appena emancipati nel 1888. Bambini piemontesi sono oggetto ancora di resoconto della Polizia francese che ne descrive le tristissime condizioni di esistenza schiavi con l'organetto che suonavano nelle fiere paesane. In sostanza il dominio non fu assunto dal Nord ma del blocco dominante che era riuscito a fare del Risorgimento un fatto di destra, molto di destra.
Credo che sconfitto non fu tutto il sud ma soltanto le classi che già erano in catene con i Borboni. Mi è capitato di leggere in un recentissimo libro di Umberto Santino documenti che attestano i poteri feudali che le famiglie mafiose erano riusciti a strappare prima ai baroni e poi ai nuovi padroni savoia.
Credo che bisogna andare avanti con la riflessione e riguardare il tratto territoriale con quello sociale. In verità le classi povere hanno bisogno di soluzioni che in primo luogo siano di liberazione per loro.

La morte della povera Claudia ufficiale dei Carabinieri

La tragica morte di Claudia Racciatti tenente dei carabinieri ma identificata dai giornalisti soltanto come ex aspirante miss italia è già scomparsa dal sistema massmediatico.Le circostanze della sua fine probabilmente resteranno sempre ignote. non conosciamo i nomi delle persone che erano nella stanza in cui Claudi...a si è tolta la vita. Questo è il sistema massmediatico italiano che da settimane ci bersaglia di notizie relative all'omicidio di Avetrano e che ha mobilitato centinaia di operatori per presidiarne giorno e notte i luoghi.
Pietro Ancona Gli USA sono sempre in campagna elettorale! E' democrazia? La gente perde le case sequestrate dalle banche, non ha lavoro, non ha diritti, viene incarcerata se sospettata di terrorismo, perde i figli in interminabili guerre all'estero fatte per dare lavoro all'esercito ed all'industria delle armi, conta in ragione di q...uanti dollari ha in tasca o in banca ma è sempre in campagna elettorale.....

Elezione in Brasile
Un grande successo delle forze mondiali della pace e della democrazia: Il Brasile sceglie la continuità con Lula. Non è il socialismo ma soltanto un centro-sinistra però degno di questo nome. Un paese immenso con duecento milioni di abitanti avviato verso il futuro recuperando dalla povertà assoluta milioni e milioni d...i persone. Un Paese a cui gli USA finora hanno impedito di crescere e di contare nel mondo.

una giornata a Facebook

Il cenone di trimalcione

Berlusconi mi sembra a fine corsa. I suoi avidi cortigiani scappano da tutte le parti e sperano di riciclarsi assieme a Fini. Corsi e ricorsi storici. Mussolini finisce tragicamente a piazzale Loreto. Berlusconi nel lettone di Putin oramai squalificato da una Italia che non ne aveva chiesto le dimissioni dopo le cose dette dalle moglie ora divorzianda. Uno scandalo di tolleranza! Bunga Bunga, Papy, ed i festini da trimalcione, sono finalmente visti da coloro che non avrebbero mai dovuti accettarli. Paolo Mieli è veramente di un cinismo ripugnante quando invita a rispettare ed ignorare le orge notturne del premier
Un premier che indica alle giovinette la via del suo letto piuttosto che aiutarle ad inserirsi socialmente nello studio e nel lavoro non può restare al suo posto senza squalificare tutti coloro che lo permettono a cominciare dal Presidente della repubblica

in un dibattito sul Risorgimento

Infatti! Mentre si proclamava lo stato d'assedio in Sicilia per distruggere il movimento dei fasci Bava Baccaris sparava per le vie di Milano e venivano sconfitti con la forza i movimenti sociali in lunigiana ed in altri posti. Insomma, dovremmo prendere coscienza che la vittoria della borghesia industriale del Nord e dei suoi alleati ha costretto la popolazione contadina e povera alla più grande emigrazione della storia d'Italia. Milioni di schiavi reclutati dal Friuli alla Sicilia oppure inquadrati nei feroci eserciti coloniali che l'Italietta inviò nelle Afriche settentrionali.
la mafia è sempre stata "allevata" dai governi nazionali (in grandissima parte nordisti). Ecco una notizia che risale al 1900 (centodieci anni fa)
26 Gennaio. Il deputato siciliano Giuseppe De Felice-Giuffrida, in una interpellanza contro la mafia, accusa il governo di servirsene in occasione delle elezioni.
Condivido moltissima le cose che scrivi sul Tomasi e sui Vicerè e concordo nel riconoscerci nell'analisi di de Roberto piuttosto che nel crepuscolarismo del Tomasi che accetta la successione del potere dai nobili ai sedara come un evento naturale, come la morte...


Sulla morte della Tenente dei Carabinieri Claudia Racciatti

Il silenzio è già sceso sulla morte di Claudia, "suicida" in presenza di due colleghi per motivi che destano enormi perplessità ed in circostanze che vanno chiarite.
La vita di una ragazza bella intelligente colta che si spegne per sempre!
E se non avesse retto alla pressione, alla ossessione di un mobbing assai pesante?
E se le cose che ci sono state dette non fossero vere?
la stampa ha già tolto la notizia e da domani non se ne parlerà più. Si continuerà invece a parlare e molto del delitto di Avetrana...
Il Tempo - Roma - Il segreto di Claudia

I resistenti dei Centri Sociali sempre in fuga perchè sempre sfrattati

restano questi resistenti isolati, schedati, perseguitati, spesso imprigionati a testimoniare l'esistenza di una gioventù che non si è prostituita nel letto di Berlusconi o fatta decerebrare dalla TV di Berlusconi. Giovani che pagano la loro opposizione a questa terribile realtà
disumana della Italia che si è fatta in questi ultimi anni irrisi ed odiati non solo dalla destra ma anche da gente come Letta ed altri personaggi che hanno in mano il PD.IL MANIFESTO
www.ilmanifesto.it

Enalotto oppio dei popoli

una popolazione sempre più povera, spogliata dei suoi diritti, ricattata da un padronato sempre più avido, tradita da sindacati al servizio del governo e della confindustria, indotta a pagare una tassa alla speranza di diventare milionari, di sfuggire per questa via al triste destino stabilito dai potenti.
Ogni settiman...a ognuno versa la sua tangente alla speranza...Mostra tutto
Superenalotto, centrato il sei da record Vince un sistema da 70 quote - Corriere della Sera
www.corriere.it

Yemeniti preda degli Usa

poveri yemeniti! La Cia ha fatto loro il pacco! Presto saranno bombardati con bombe all'uranio, al fosforo, al napalm, di profondità. Perderemo per sempre la bellissima civiltà dei palazzi colorati dello yemen tanto ammirati da Moravia..... Gli USA hanno bisogno di tenere in azione i loro eserciti professionali che son...o diventati la loro principale industria. Come la Fiat ha bisogno di fare auto, il Pentagono ha bisogno sempre di guerre al fine di utilizzare, come si dice, tutta la potenza degli impianti, tutta la capacità "produttiva"
http://www.corriere.it/esteri/10_ottobre_30/ministro-gb-bomba_f17ffaea-e42e-11df-9798-00144f02aabc.shtmlMostra tutto

il partito del sud

Il partito del Sud

Nascono iniziative "sudiste" di diversi tipi suscitate dallo sdegno che la lega Nord ha provocato nell'animo dei meridionali per il secessionismo motivato dalla necessità di restituire ai "padani" le loro risorse saccheggiate da Roma Ladrona e dal Sud fannullone e mafioso. Ci sono iniziative legate all'anniversario dell'unità d'Italia che vogliono mettere in luce una controstoria del Risorgimento che, nel sud, sarebbe stato sopratutto occupazione coloniale con massacri spaventosi occultati dalla storiografia ufficiale. Una parte di queste iniziative sono legate ad una rivalutazione del Regno Borbonico che viene descritto come
migliore ed assai più ricco del Piemonte dei Savoia. A parte la nostalgia per Re Ferdinando e per la sua corte discutibile almeno per l'analfabetismo e la miseria a cui i feudi della nobiltà condannavano la popolazione quasi tutta contadina, questo movimento ha il grande merito di porre il problema della riscrittura della storia d'Italia e della volontà di rimuovere il pregiudizio di una inferiorità della popolazione del Sud ancora largamente diffusa nel Nord. E non mi riferisco soltanto ai leghisti ma anche ad progressisti come Corrado Augias che non molto tempo fa citava Leopardi che attribuiva i difetti dei napoletani al clima, una tesi questa inventata dagli illuministi che ritenevano le popolazioni del sud preda dell'indolenza a causa del caldo. Un po' lo stereotipo del messicano in perenne sonno sotto un sombrero grandissimo che lo ripara e quasi gli fa da tetto. La descrizione dei meridionali come subumani ignoranti ed asociali serviva agli ufficiali dei Savoia per spingere i bersaglieri a massacrare
uomini,donne e bambini durante le loro scorrerie rivolte ad assicurare il monopolio del potere del nuovo Stato unitario contro il "brigantaggio" e le continue rivolte. Se chi si uccide appartiene a qualcosa di infimo di inferiore non si prova rimorso e meno che mai dolore.
Le altre iniziative "separatiste" c he vorrebbero creare ed hanno già creato un partito come l'MPA nascono all'interno del ceto politico governativo della destra ed esprimono malcontento o calcolo per come sono andate le cose. Berlusconi ha privilegiato l'asse con Bossi ed attraverso Tremonti ha bloccato ogni aiuto al Sud tranne quello assicurato dalla UE. Un membro del governo Berlusconi come Miccichè ha fondato un Partito del Sud radunando i rappresentanti del blocco sociale dei "moderati" e della destra siciliana e spingendoli a distinguersi dal PDL nel PDL. Allo stato e fino a quando Berlusconi sarà in sella questa iniziativa non sarà molto di più di una distinzione nell'ambito della stessa fede politica. Una scimmiottatura della DC bavarese. Intanto dopo Lombardo anche Miccichè ha messo il cappello sul progetto di un partito per il sud che diventi speculare alla lega Nord.
Personaggi politici come Miccichè (che si vanta di avere assicurato a Berlusconi 61 seggi su 61 lasciando fuori l'opposizione) e Lombardo non hanno una parola di autocritica per la loro ventennale partecipazione di primo piano a centro destra nazionale di cui portano tutte le responsabilità politiche. Inoltre non dicono una parola sul come è stata amministrata la Sicilia e sul fallimento finanziario della regione.
Non si deve e non si può prescindere dallo stato di terribile prostrazione della Sicilia a causa del concorso della fine del welfare e dello sperpero delle risorse locali. La Sicilia ha avuto disponibilità finanziarie enormi che sono state tutte inghiottite dall'ameba del blocco sociale di centrodestra. Ora è indebitata ed amministrata da un Governo e da una Assemblea che costano in modo scandaloso. Tutto quello che possiede la Sicilia è diviso tra una Oligarchia Politica voracissima e le sue cortigianerie che hanno privatizzato ed ingessato la regione. Lo scandalo di una regione sommersa dalle immondezze deriva da scelte di gestione che ne hanno affidato ai privati la gestione.
Il fallimento della Sicilia non è un fatto isolato: fa parte del fallimento di tutte le esperienze regionalistiche avviate oggi irresponsabilmente al federalismo. Fino a quando ci saranno queste regioni non ci sarà benessere e sviluppo nel sud. La prima cosa che un movimento progressista dovrebbe proporsi è una drastica riforma della politica e l'abolizione di queste regioni che ne mantengono un ceto indecente per privilegi ed incapacità.
Purtroppo i meridionali sono stretti in una morsa: non hanno alcun riferimento serio nei partiti e nei movimenti nazionali e non possono contare su regioni come punti di aggregazione e di sviluppo di una nuova fase che porti a migliorare lo stato delle cose.
Lo sfascio del welfare che in qualche modo garantiva qualche sbocco la soppressione di trecentomila posti di lavoro nella pubblica amministrazione, i licenziamenti nella scuola, la fine dei contratti di lavoro che garantivano minimi salariali, la privatizzazione dei servizi , aggravano la situazione attuale e incubano un malessere sociale che nessuno però è in grado di incanalare verso sbocchi accettabili.
Ma il Partito proposto da Miccichè non riguarda la "nazione" meridionale ma soltanto le clientele scontente del berlusconismo e che si agitano nel tentativo di acchiappare ancora qualcosa o di imbarcarsi in una impresa più redditizia.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

una poesia che dice la verità in versi

Panuccio LE CONDANNATE A MORTE
( SAKINEH E TERESA )

Or ce stanno 'n' par de donne,
che hanno ucciso il lor consorte,
...hanno uguale la condanna:
i tribunali dicon Morte !

Er verdetto me disgusta,
come i giudici Caino,
io ce metterei alla frusta,
chi dell'altrui vita ci ha il destino !

Ancor più me fa vergogna,
una grande differenza:
un paese va alla gogna,
mentre all'altro nessun penza !

Tutti contro l'iraniani,
guerraioli ed arretrati,
er silenzio su l'americani,
pacifisti e emancipati !

Quer ch' è peggio de 'sta storia,
è che la prima fu brutale,
mentre l'altra a mia memoria,
è solo 'na malata ner mentale !

La speranza è che la vita,
alle due sia risparmiata,
la prima sia ben punita,
e la seconda sia curata !

Pe' chi specula sull'onda,
facendo er finto paladino,
abbia 'na visione più profonda,
e nun limitasse ar saladino !!!

( Bruno Panuccio 08/09/2010 )

Allegria e tristezza della destra e della sinistra

Stasera da Lilly Gruber a La 7, un tale Ciccioli, deputato marchigiano del PDL e psichiatra, in discussione con il professore Rodotà sul caso Ruby, la minorenne coinvolta in un giro di "feste" nelle fastosissime ville di Berlusconi, contrapponeva l'allegria, la gioia di vivere, la propensione al divertimento della destra italiana alla tristezza, alla noia, al grigiore della sinistra. Mi domando se è davvero così e in che cosa consiste l'allegria di Berlusconi. Sembra che un vegliardo ottantenne suo procacciatore di donne e donnine che si appoggia ad una agenzia in bilico tra le attricette e le accompagnatrici gli procuri una quantità enorme di ragazzine disposte alla prostituzione a farsi smaneggiare o a copulare nel lettone di Putin o in altre alcove dopo la visualizzazione di filmini sulle attività del Capo, importante uomo politico e statista di livello mondiale.Mi domando quanta allegria e gioia di vivere ci possa essere nel sesso a pagamento in una persona che usa una quantità davvero industriale di donne attratte dal suo enorme potere e della sua immensa ricchezza e che agognano di essere collocate in una delle sue TV pubbliche e private Diceva stasera Berlusconi: io amo la vita e mi piace rilassarmi un poco dopo avere tanto lavorato Ma andare con la D'Addario ed altre escort o prostitute o professioniste del sesso è davvero amore per la vita? Non è invece un surrogato, una sorta di droga, qualcosa che si fa per non stare un minuto solo con se stesso, per non prendere atto di una solitudine e di un deserto morale e sentimentale senza limiti?

Usare questa enorme quantità di donne disponibili a fare sesso o magari soltanto a sentire le sue barzellette a pagamento spinte dalla molla del bisogno o del desiderio di fare carriera o di avere comunque un posticino ha molto in comune con la quantità enorme di residenze sparse per l'Italia ed il mondo. Ha detto di avere venti case. Venti immense ville, piene di mobili e quadri preziose che tuttavia non sembra facciano una sola casa, il rifugio che ognuno di noi ha su questa terra, anche il più povero, il luogo dove si ritorna da qualsiasi punto del mondo, l'Itaca di Ulisse o il povero basso sognato dall'emigrante napoletano in America, o la terra degli ulivi di cui parla un personaggio di Rocco ed i suoi fratelli< Lo psichiatra deputato del PD ha tentato, dopo avere dipinto la sinistra come i piagnoni seguaci di Savanarola o una compagnia di sfigati angosciati, catastrofisti, noiosi, moralisti, incapaci di godersi la vita come fanno Berlusconi, Bertolaso e tanti altri della destra, di depistarci. Ha assimilato il modus vivendi di Berlusconi a quello di Clinton e di Togliatti. Togliatti sarebbe stato un libertino perchè "conviveva " con Nilde Jotti pur essendo sposato ad altra donna. Ora il paragone oltre che non reggere è offensivo per la comune intelligenza della gente e per la memoria di Togliatti e di Nilde Jotti che non era una escort ma una forte e grande donna della resistenza e del movimento comunista, ricca di valori morali profondamente radicati nella tradizione della famiglia e dell'Italia dei forti sentimenti che non ha nulla a che spartire con i postriboli lussuosissimi e squallidi di Berlusconi di Arcore, Villa certosa e Palazzo Grazioli e poi l'altro 'argomento del Ciccioli, frutto di evidente ignoranza è : ma voi sinistra che avete fatto il 68 ed avete predicato il libero amore perchè vi stupite di quello che fa Berlusconi con Ruby, con Noemi, e con le centinaia di professioniste del sesso o aspiranti alla ricchezza o solo ad una opportunità che lo circuiscono e gli tengono compagnia nei dopocena? Non credo proprio che l'idea dell'amore scaturito dal 68 possa essere usato dal Ciccioli o da altri per dimostrare la presunta incoerenza della sinistra. L'idea dell'amore del 68 è basata sulla parità scaturita dalla emancipazione della donna, si nutre di motivi del movimento femminista (una delle più grandi rivoluzioni del Novecento e della storia della società umana), che fa del rapporto amoroso e sessuale tra due esseri non l'uso di uno sull'altra che può arrivare ad essere financo a pagamento come succede a Berlusconi ma una simbiosi. L'idea dell'amore della sinistra è della piena comunione fisica e mentale tra due persone che prima di tutto si rispettano e non si considerano oggetti l'uno dell'altro Io credo profondamente che non sia la sinistra ad essere triste e noiosa se si accosta con serietà, consapevolezza, rispetto ai rapporti interpersonali. Quando Berlusconi ha pagato cinque mila euro una ragazzina per vederla nuda o averla nel letto per ritrovarsi solo con l'odore lasciato nelle lenzuola da una estranea che magari non rivedrà domani perchè vorrà provarne un'altra e poi ancora un'altra non sarà più felice di un ragazzo dei centri sociali che ha grandi difficoltà a sopravvivvere ma che ha la ricchezza sconfinata l'amore della sua ragazza. Insomma, la sinistra non è triste. E' soltanto seria e continua a credere nei sentimenti. C'è tantissima allegria e gioia in quello che alla destra sembra tristezza. E' triste la destra che riduce tutto a merce e che mercifica tutto quello che tocca e che scambia lo sfrenato consumo sessuale delle orge di palazzo come gioia di vivere!

Pietro




http://www.ilpost.it/2010/10/29/concita-degregorio-berlusconi-bunga-bunga/

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Allegria e tristezza della destra e della sinistra








Stasera da Lilly Gruber a La 7, un tale Ciccioli, deputato marchigiano del PDL e psichiatra, in discussione con il professore Rodotà sul caso Ruby, la minorenne coinvolta in un giro di "feste" nelle fastosissime ville di Berlusconi, contrapponeva l'allegria, la gioia di vivere, la propensione al divertimento della destra italiana alla tristezza, alla noia, al grigiore della sinistra. Mi domando se è davvero così e in che cosa consiste l'allegria di Berlusconi. Sembra che un vegliardo ottantenne suo procacciatore di donne e donnine che si appoggia ad una agenzia in bilico tra le attricette e le accompagnatrici gli procuri una quantità enorme di ragazzine disposte alla prostituzione a farsi smaneggiare o a copulare nel lettone di Putin o in altre alcove dopo la visualizzazione di filmini sulle attività del Capo, importante uomo politico e statista di livello mondiale.Mi domando quanta allegria e gioia di vivere ci possa essere nel sesso a pagamento in una persona che usa una quantità davvero industriale di donne attratte dal suo enorme potere e della sua immensa ricchezza e che agognano di essere collocate in una delle sue TV pubbliche e private Diceva stasera Berlusconi: io amo la vita e mi piace rilassarmi un poco dopo avere tanto lavorato Ma andare con la D'Addario ed altre escort o prostitute o professioniste del sesso è davvero amore per la vita? Non è invece un surrogato, una sorta di droga, qualcosa che si fa per non stare un minuto solo con se stesso, per non prendere atto di una solitudine e di un deserto morale e sentimentale senza limiti?

Usare questa enorme quantità di donne disponibili a fare sesso o magari soltanto a sentire le sue barzellette a pagamento spinte dalla molla del bisogno o del desiderio di fare carriera o di avere comunque un posticino ha molto in comune con la quantità enorme di residenze sparse per l'Italia ed il mondo. Ha detto di avere venti case. Venti immense ville, piene di mobili e quadri preziose che tuttavia non sembra facciano una sola casa, il rifugio che ognuno di noi ha su questa terra, anche il più povero, il luogo dove si ritorna da qualsiasi punto del mondo, l'Itaca di Ulisse o il povero basso sognato dall'emigrante napoletano in America, o la terra degli ulivi di cui parla un personaggio di Rocco ed i suoi fratelli<>

lo sciopero generale diventa patto sociale con Bunga Bunga

Lo sciopero generale diventa patto sociale

Ad un mese dall'intesa di massima fatta a Genova tra una Marcegaglia raggiante ed un Epifani su di giri, ieri è stata comunicata la conclusione di una prima fase di accordi per il Patto Sociale. Si tratta di un miglioramento degli ammortizzatori sociali, di interventi per il sud e l'innovazione (soldi alle imprese) della semplificazione della pa. Una intesa è stata raggiunta anche per una riforma dell'apprendistato che, non dubito, considererà "minorenni" ed in formazione persone fino a ventinove anni di età. Un escamotage giuridico per giustificare decurtazioni di salario e di diritti.

Questa intesa comunicata con toni trionfalistici e con accenti di grande positività alla stampa interviene all'indomani dell'annunzio del Ministro Brunetta della soppressione di trecento mila posti nella pubblica amministrazione e del varo della legge sul collegato lavoro , durante le agitazioni dei lavoratori della scuola minacciati di licenziamento, subito dopo le pesanti ed urtanti dichiarazioni di Marchionne sulla Fiat e sulla Fabbrica Italia, nello scenario desolato della crisi che ha falcidiato l'occupazione in diverse regioni d'Italia con punte di estrema pesantezza in Sardegna ed in genere nel Sud.
L'influenza dei lavoratori italiani nel Patto già siglato dalle Confederazioni è eguale a zero. Nessun miglioramento della condizione dei precari magari con una limitazione del ventaglio delle possibilità di elusione offerte dalla legge Biagi al padronato, nessuno accenno al miglioramento necessario dei salari e delle pensioni richiesto financo dal governatore della Banca d'Italia che vengono congelati a tempo indefinito, nessun alt al processo di cancellazione rapida dei diritti specialmente per i nuovi assunti. Per i lavoratori stranieri presenti in Italia e trattati come bestiame umano nessuna misura di salvaguardia, nessun intervento per assicurare a loro ed ai loro disgraziati fratelli italiani del precariato, il rispetto dei ccnl. Nessun accenno e nessuna voglia di istituire il Salario Minimo Garantito e di rivedere il sistema pensionistico dimagrito dalle leggi da Dini a Berlusconi fino a diventare quasi inconsistente e specchio di una popolazione impoverita e ridotta in miseria che è stata condannata a vivere una vecchiaia di stenti ed in certi casi anche di fame.
Il Patto Sociale si realizza tra soggetti ed organizzazioni (banche, associazioni imprenditoriali e di lavoratori, governo) che si rifiutano di registrare esprimere e rappresentare il conflitto sociale e le profonde insoddisfazioni che percorrono il Paese.
All'indomani della vibrante manifestazione dei meccanici del 16 ottobre che proponeva lo stato di insoddisfazione di collera e di disperazione dei lavoratori italiani, la risposta sta in un insieme di atti condivisi o tacitamente accettati dalla Cgil e dal PD che accelerano la disintegrazione del mondo del lavoro attaccato nei suoi diritti e nella sua stessa consistenza fisica. I trecento mila posti di lavoro che vengono soppressi nella pubblica amministrazione chiudono la speranza ad altrettanti giovani ed alle loro famiglie senza alcun beneficio per lo Stato. Non ci sarà una diminuzione proporzionale dei costi dal momento che molti dei servizi verranno privatizzati ad amici della cricca che sta al governo e si introdurranno altre figure di managers e di dirigenti con un costo per ognuna pari a quello di molti posti soppressi.
Mi domando come la CGIL non provi vergogna, in questo contesto sociale, di stipulare un patto che accredita questo Governo in Europa e nel mondo proprio nel momento in cui infligge durissimi colpi ai lavoratori che non esita a diffamare assieme a Marchionne ed alla Marcegaglia ed a privare di diritti e di decenti condizioni di vita.
Questo Patto sociale serve subito ad una cosa sola: a dare una base per i soldi che la Confindustria spillerà al governo. Servirà anche a chiudere per sempre la stagione delle lotte e degli scioperi. Come potrà la CGIL fare uno sciopero contro un Governo ed un Padronato con i quali ha stipulato il patto sociale che i sindacati europei non concessero mai neppure ai governi socialdemocratici?
Bisogna dire che Berlusconi è fortunato. Sarkozy masticherà amaro dopo le dure proteste che ha dovuto subire. Non credo che ci sia qualcuno in Europa che come Berlusconi possa vantare un successo così grande. Ad ogni colpo di staffile che il suo governo infligge ai lavoratori i sindacati rispondono con grandi salamelecchi. Più picchia e più consenso e sottomissione ottiene!! Mussolini si liberò delle Camere del Lavoro che fece incendiare dalle sue squadracce prima di costruire il suo modello di Stato Corporativo. Berlusconi non ha bisogno di ridurre alla ragione nessuno. Bonanni, Angelletti ed ora Epifani sono pronti a seguirlo dappertutto, anche in capo al mondo....I sindacati servono, come in USA, da campieri del padrone e del governo.
La manifestazione che la CGIL ha indetto a Roma per il 27 novembre sarà una rassegna
di forze per mostrare il peso e l'influenza della CGIL. Lo sciopero che Landini continua a chiedere appare, come dice Sacconi, una richiesta "anacronistica, uscita dagli anni settanta". Gli anni dei diritti e della ascesa sociale della classe operaia.
Ed è vero. Non siamo più in una democrazia nella quale i sindacati rappresentano i lavoratori, ma in un regime in cui i sindacati rappresentano propri interessi che non coincidono più con quelli dei loro iscritti. Come in USA.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it


http://www.rassegna.it/articoli/2010/10/28/68082/patto-sociale-prima-intesa-su-4-punti

La lotta per la giustizia e la libertà di Arundathi roy

Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
CP



Dichiarazione di Arundathi Roy



Scrivo questo da Srinagar, nel Kashmir. I giornali di questa mattina dicono che potrei essere arrestata con l’accusa di sedizione per quello che ho detto nelle ultime assemblee pubbliche sul Kashmir. Ho detto quello che milioni di persone qui dicono ogni giorno. Ho detto quello che io e altri commentatori dicono e scrivono da anni. Chiunque si preoccupi di leggere le trascrizioni dei miei discorsi vedrà che fondamentalmente erano appelli per la giustizia. Io ho parlato per la giustizia del popolo del Kashmir che vive sotto una delle dittature militari più brutali del mondo; per i Pandit del Kashmir che vivono la tragedia di essere stati scacciati dalla loro terra natale; per i soldati Dalit uccisi in Kashmir le cui tombe io ho visitato sui mucchi di spazzatura nei loro villaggi a Cuddalore; per i poveri indiani che pagano materialmente il prezzo dell’occupazione e stanno imparando a vivere nel terrore di quello che sta diventando uno stato di polizia.

Ieri andavo a Shopian, la città delle mele del Kashmir del Sud, che è rimasta chiusa per 47 giorni lo scorso anno, per protesta contro il brutale stupro e assassinio di Asiya e Nilofer, le due giovani i cui corpi furono trovati nelle acque basse del ruscello sotto casa loro, e i cui assassini non sono ancora stati portati di fronte ai giudici. Ho incontrato Shakeel, marito di Nilofer e fratello di Asiya. Ci siamo seduti in un circolo di persone pazze di dolore e rabbia, che avevano perso ogni speranza di avere “insaf” – giustizia – dall’India, ed erano convinte che ora “Azadi” – la libertà – era la loro unica speranza. Ho visto giovani che tiravano pietre a cui avevano sparato negli occhi. Ero con un giovane che mi raccontava di tre suoi amici, adolescenti del distretto di Anantnag, che erano stati imprigionati e a cui erano state strappate le unghie come punizione perché avevano lanciato pietre.

Nei giornali c’è chi mi accusa di fare “discorsi d’odio”, di voler mandare a pezzi l’India. Quello che dico, invece, nasce dall’amore e dall’orgoglio. Nasce dal fatto che non voglio che le persone siano uccise, stuprate, imprigionate, che vengano loro strappate le unghie per costringerli a dire che sono indiani. Viene dal fatto che voglio vivere in una società che si sforza di essere giusta. Pietà per la nazione che deve mettere a tacere gli scrittori che dicono quello che pensano. Pietà per la nazione che ha bisogno di mettere in prigione chi chiede giustizia, mentre gli assassini comuni, gli assassini di massa, i truffatori delle corporazioni, i saccheggiatori, gli stupratori e tutti quelli che depredano i più poveri dei poveri viaggiano liberi.



Arundathi Roy

26 ottobre 2010.







Da L’avatar urbano dell'operazione Green Hunt

di Arundhati Roy.



(The Dawn-Operation Green Hunt' s Urban Avatar)



(....). La stessa sera (il 4 giugno), verso le sette, due uomini in moto si sono avvicinati alla mia casa di Nuova Delhi e hanno cominciano a lanciare pietre contro la mia finestra. Una pietra ha mancato di poco un bambino piccolo che giocava nella via. Alcune persone incollerite si sono raccolte e gli uomini sono fuggiti. Negli istanti successivi, è sopraggiunta una Tata Indica con a bordo un uomo che affermando di essere un giornalista di Zee TV, ha chiesto se si trattava “della casa di Arundhati Roy” e se c’erano stati problemi. Ovviamente si voleva mandare in scena “la rabbia popolare” per alimentare i nostri canali televisivi che sono dei veri e propri pescecani. Fortunatamente per me, in questa occasione non gli è andata bene. Ma è successo dell’altro.

Il 5 giugno il Dainik Bhaskar a Raipur ha pubblicato una nuovo articolo dal titolo “Himmat ho to AC kamra chhod kar jungle aaye Arundhati” (Se ne ha il coraggio, Arundhati lasci la sua camera climatizzata e venga nella giungla), nel quale Vishwaranjan, il Direttore generale della polizia del Chhattisgarh, mi sfidava ad affrontare la polizia riunendomi ai maoisti nella foresta.

Immaginate: la DGP ed io, da uomo a uomo.

Per non essere da meno, il laeder del Bharatiya Janata Party di Chhattisgarh, la signora Poonam Chaturvedi ha annunciato alla stampa che io meriterei di essere uccisa in mezzo ad un incrocio, e che qualsiasi altro traditore del mio stampo dovrebbe essere condannato a morte. (Forse qualcuno dovrebbe dirle che questo tipo di incitamento diretto alla violenza costituisce un reato per il codice penale indiano).

Mahendra Karma, capo della sanguinaria milizia “popolare” Salwa Judum, responsabile di innumerevoli stupri ed assassini, ha avviato un’azione penale contro di me.

Martedì 8, il quotidiano hindi Nayi Duniya, ha riportato la notizia che alcune denunce nei miei confronti sono state presentate in due diversi commissariati nel Chhattisgarh, a Bhata Pada e Teli Bandha, da privati cittadini contrari al mio “dichiarato sostegno ai maoisti”.

Si tratta di quello che i servizi segreti militari chiamano psyops (operazioni psicologiche)? O dell'avatar urbano dell’operazione Green Hunt?

Da quando un'agenzia di stampa governativa aiuta il Ministero dell'Interno a costruire un dossier su coloro che esso intende eliminare, inventando prove, quando le prove non esistono? Che forse PTI stia provando a consegnare i più noti tra noi al pubblico linciaggio in modo che il governo non debba rischiare la sua reputazione internazionale arrestandoci o eliminandoci?

O è una maniera per produrre forzatamente una grossolana polarizzazione e per abbassare in maniera ridicola il livello del dibattito: se tu non sei con “noi” , allora sei un maoista! E non sei soltanto un maoista, ma un maoista stupido, arrogante e chiassoso.

Qualunque cosa sia, è pericoloso e vergognoso, ma questa non è una novità. Chiedete a qualunque abitante del Kasmir o ad un qualunque giovane musulmano che è stato imprigionato come “terrorista”, senz’altra prova che le rivelazioni infondate dei mass media. Chiedete a Mohammed Afzal, condannato a morte “per soddisfare la coscienza collettiva della società”.

Adesso che l’operazione Green Hunt ha iniziato a battere alle porte di gente come me, immaginate quel che arriva a fare a militanti e ai lavoratori politicizzati che al contrario di noi sono dei perfetti sconosciuti. Alle centinaia di persone imprigionate, torturate ed eliminate.(....)

Invidia per la Francia combattente!

Oggi la Francia si ferma ancora per salvare le sue pensioni. In Italia l'ultima riforma è stata fatta in segreto da Sacconi,Tremonti,Epifani,Bonanni ed Angeletti con un "refuso" che ha spostato l'età pensionabile a settanta anni!
L'Italia ha la disgrazia di avere sindacati alleati del Governo e della Confindustria che
impongono ai lavoratori scelte terribili!
Ritiriamo subito un milione di deleghe a queste Confederazioni!
http://it.euronews.net/2010/10/28/francia-nuovo-sciopero-generale-/

Pietro Ancona

salviamo la vita di tereq Azis

Salviamo la vita di Tereq Azis che un tribunale asservito all'Impero USA ha condannato a morte. Tereq Azis è stato grande statista e collaboratore del martire dell'imperialismo Sadam Hussein, impiccato e vilipeso dopo la morte. Bisognerebbe condannare invece Bush padre e figlio, Clinton ed Obama per i milioni di morti e le sofferenze atroci inflitte alla gente indifesa che hanno sulla coscienza. l'Iraq di Sadam e di tereq Azis era prospero, pacifico, pieno di laureati, con welfare e salari decenti e lavoro per tutti. Ora è un inferno infestato dai contractors killers che vengono dal texas

Tereq Azis sarà impiccato

Il grande statista e ministro degli esteri della grande nazione irakena diretta da Sadam Hussein è stato condannato a morte da un tribunale di killers al servizio dell'Impero. Presto Obama potrà appenderne lo scalpo nel salone di caccia della Casa Bianca e compiacervi di avere anche lui il suo bottino di guerra.
Gli USA che hanno devastato e devastano l'Iran ucciso e torturato oltre centomila persone, ammalorato le generazioni future con il fosforo e l'uranio, hanno la tracotanza di condannare Tareq Azis di crimini contro l'umanità !!!!!
pietro ancona

lettera a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

Caro Fazio,

ha commesso un grossissimo errore ad intervistare in ginocchio il signor Marchionne, un personaggio insolente e con lo staffile in mano, pronto a bacchettare tutti, uno che, oltretutto, non paga le tasse in Italia essendo residente in un cantone svizzero (spero non lo abbia suggerito pure a lei) particolarmente accogliente.

Lei ha optato per l'Italia dei prepotenti alla Marchionne. Ma l'Italia ha venti milioni di lavoratori che soffrono e che mal tollerano coloro che hanno il cattivo gusto di sparlare dei propri dipendenti in tv come lei ha permesso di fare a Marchionne senza reagire.

Lei guadagna troppo per conservare una giusta percezione della realtà. Anche lei come Marchionne vive distante dalla comune umanità.
Lei ha dato una immagine del giornalismo italiano embedded, servile con i potenti e arcigno con gli altri.
pietro ancona



lettera a Luciana littizzetto

Cara Signora,

meno male che c'è qualcuno con il sale in zucca. Lei con la sua battuta su Marchionne ha in qualche modo recuperato l'immagine di una TV inginocchiata che ne aveva dato Fazio. "Che tempo che fa" ne esce malissimo e squalificata ma non a causa del suo sensato intervento su Termini Imerese.

Mi complimento con lei!

Pietro Ancona

il patriottismo di meno diritti e bassi salari

Il patriottismo di meno diritti e bassi salari

Si lascia fare a governo e padronato tutto quello che vogliono. Senza reagire nei tempi e nei modi che renderebbero utile e produttiva l'azione. Sembra che i sindacati italiani, come diceva qualcuno in tv, siano prigionieri degli interessi imprenditoriali e debbano fare necessariamente cose che ne consentano la realizzazione degli obiettivi.
I tempi di reazione della CGIL, non parlo di Cisl ed Uil che si sono schierati con Confindustria e Governo, sono anacronistici. I modi sono puramente dimostrativi. Una manifestazione viene annunziata con due mesi di anticipo per il 27 novembre, un sabato, su una piattaforma generica che chiede tutto ma di fatto non chiede niente perchè non indica
una sola cosa specifica: "a difesa del lavoro e della contrattazione, per la tutela dei diritti dei lavoratori, per chiedere sviluppo, equita' e giustizia sociale''. Come e dove ed attraverso che cosa si tutelano i diritti appena lesionati in modo irreparabile dal collegato lavoro non è dato sapere e quasi niente è dato sapere su tutti gli altri punti.
Il Parlamento ha approvato, dopo due anni di lavoro incontrastato una legge contestata a suo tempo soltanto dal Presidente della Repubblica per la sua evidente incostituzionalità che indebolisce moltissimo il lavoratore a vantaggio del datore di lavoro e dello stesso sindacato che acquisisce nuovi e pericolosi poteri con l'arbitrato. La CGIL ha mandato qualche gruppetto di manifestanti in un paio di momenti dell'iter parlamentare. Si è limitata a commentare educatamente il testo approvato assieme al PD che in verità ha votato contro ma ha lasciato passare senza fare le barricate che Bersani promette per il lodo Alfano. In sostanza
sembra che la CGIL abbia già metabolizzato il collegato lavoro come a suo tempo ha metabolizzato la legge trenta o Biagi e come ha digerito l'accordo separato sul contratto attraverso i rinnovi di categoria.
L'azione della CGIL sembra deliberatamente congegnata a consentire la realizzazione e l'irreversibilità di scelte rivolte a limitare i diritti ed a sfasciare
l'impianto dei rapporti attuali di lavoro. I tempi sono sfasati rispetto lo sviluppo della realtà che è in accelerato sviluppo. Di quello che stanno perdendo i lavoratori difficilmente si recupererà qualcosa in caso di svolta politica. Forse il governo Prodi ha cambiato qualcosa del suo predecessore? Una linea sembra unire destra e "sinistra" parlamentare ed è quella dettata dalla Confindustria. A questa linea si adeguano sfacciatamente la Cisl e l'Uil
e la CGIL finge di opporsi programmando reazioni prive di sostanziale contenuto e lontane nel tempo.
Naturalmente la manifestazione della CGIL si farà di sabato come vuole Bonanni che indica questo giorno non lavorativo come il più adatto per gli scioperi (sic!) e come vuole Ichino che non ama lo sciopero e ne discute il diritto di esercitarlo ai lavoratori riservandolo ai sindacati (il corporativismo fascista ogni tanto risorge dove neppure te lo aspetti).
La Fiom chiede a gran voce lo sciopero generale. In verità non ha le carte in regola per farlo dal momento che si è comportata esattamente come la CGIL. Il 16 ottobre è stato soltanto una manifestazione, un grande comizio convocato a Roma, un momento bello e magnifico di mobilitazione democratica ma niente di più. Anche il 16 ottobre era un sabato.
Sembra esserci un accordo per non scioperare in Italia tranne che per le situazioni che esplodono spontaneamente e che non ci sia questione abbastanza grossa per smuovere la CGIL. Ci sono stati tantissimi scioperi per la scuola ma non hanno mai avuto un momento di unificazione nazionale. In Francia si è fatto uno o più scioperi nazionali per la scuola. In Italia le agitazioni presenti in tutto il Paese non hanno mai avuto una guida, una direzione nazionale.
Negli ultimi due anni ci sono stati tre scioperi generali della CGIL. Tutti sul fisco. Nessuno sintonizzato su quanto stava realmente accadendo nel Paese.
Anche il prossimo sciopero generale accettato a denti stretti da Epifani al comizio dei metalmeccanici non è detto che non sarà finto. Una cannonata a salve. Non basta fare lo sciopero generale se non si mettono in discussione le scelte del padronato e del governo.
Il miope collaborazionismo dei sindacati e della opposizione al padronato porta soltanto frutti avvelenati o marci. Venti milioni di lavoratori stanno male e guadagnano la metà di quello che guadagnano i francesi o i tedeschi. Sei milioni di questi sono precari e con salari sotto i seicento euro (sic|!) Ma tutto questo non solo non basta per rimettere in piedi l'economia italiana ma è addirittura controproducente: genera depressione, insicurezza, stress, assenza di futuro. Bassi salari ed assenza di diritti sono tutt'altro che patriottici e affossano assieme ai lavoratori il Paese.
Pietro Ancona

domenica 24 ottobre 2010

all'indomani del congresso sel

io che sono radicalsocialista..
All'indomani del Congresso SEL che riduce la sinistra ad un spot pubblicitario sempre più adattato alla seduzione della borghesia parassitaria, un linguaggio scintillante di ampollosità e bolle immaginifiche, mi ristoro nella prosa grigia ed un poco triste di Paolo Ferrero come in un luogo che mi ricorda casa natia,... la buona e vecchia sinistra che lotta per il salario ed i diritti che non vengono solo evocati ma chiesti per davvero.
Pietro ancona

Marchionne da Fabio Fazio

Un personaggio supponente che si crede Padreterno
intervistato in ginocchio di Fabio Fazio. Attacca gli operai che sfrutta( e che lo arricchiscono assieme alla famiglia Agnelli) di assenteismo denunziando cali di presenze in caso di partite di calcio. Un nostalgico dei lagers che non ha rispetto per il prossimo e che, a causa dello immenso potere che il sistema capitalistico gli concede, si sente investito della missione di sottomettere e ridurre al silenzio ed alla galera i lavoratori italiani.
Uno che vorrebbe i sindacati italiani spie e guardiani dei lavoratori (come quelli americani da lui tanto lodati)
Uno che dice di lavorare diciotto opre al giorno (ma non ci credo) e mentre lo dice pensa agli operai e sospira magari perchè lavorarano "soltanto" otto ore!

(si è dovuto aspettare l'arrivo della Littizzetto per dare una risposta mordace a Marchionne. La nostra simpatica comica gli ha chiesto come mai tra le sue tante aziende salvate nel mondo non ci fosse Termini Imerese!)

note su FB

Un'altra scheggia perduta dalla sinistra


Sel esce da Firenze come un PD mascherato e rivestito di un linguaggio immaginifico con scintillii e bagliori di sinistra e qualche rara volta di socialismo. Il linguaggio è tra il dannunziano ed il papiniano e tutto galleggia su tante tantissime bolle e bollicine. La dichiarazione di Vendola che si dichiara cattolica è una cosa seria ed inaccettabile perchè la professione di religione deve essere un fatto privato ed un politico che può diventare capo di governo non può fare una simile professione a vantaggio del Vaticano

Strizzata d'occhio a Bagnasco e Fisichella

avrei potuto capire se avesse detto: sono cristiano e non intendo nasconderlo. Ma dire "sono cattolico" è dare una precisa collocazione ai suoi rapporti con il Vaticano che, come è noto, tramite il cardinale Fisichella, commissaria il Parlamentop italiano

Il Partito al servizio di un suolo uomo

le primarie sono l'altra faccia del leaderismo, il contrario della democrazia, il massimo di passivizzazione del popolo oltre la televisione.....
silenzio agghiacciante di tutta la "sinistra" e dei sindacati per la nuova legge che stringe le manette ai lavoratori e li riduce al potere del padronato e degli stessi sindacati con l'arbitrato. Silenzio di tutti ed anche della stampa. Una conferma del fatto che tutte le istituzioni politiche e sindacali italiane sono... di destra e spesso di estrema destra

I Carri Armati di Stalin e Le Bombe al Fosforo della Clinton

Dalla sinistra ammalorata dal cancro liberista e la corruzione parlamentaristica nasce un nuovo partito anticomunista che parla oggi dei carri armati russi nel giorno in cui si scoprono oltrecentomila morti irakeni uccisi dagli eserciti dell'Occidente! Sinistra e Libertà e un'altra edizione di DS di Occhetto!


Annunzio per "Ucraina solo andata"
alle 18 a Rai storia un bellissimo documentario sull'Ucraina felicissima di Stalin e quella infelice della Libertà e della democrazia made in USA ed Europa di oggi. Da vedere

Ucraina ieri ed oggi

Ucraina-Italia solo andata


Crash - impatto, contatto, convivenza (Rai Storia)

24/10/2010 19:00

Un documentario-servizio di Rai Storia sulla ucraina di oggi degli schiavi che si vendono in Occidente, dei bambini degli orfanotrofi ceduti in adozione internazionale e sull'ucraina felicissima parte della famiglia URSS di ieri, una popolazione felice e serena che aveva fatto della sua regione il luogo di villeggiatura della immensa repubblica comunista amministrata con grande saggezza e rispetto per le persone da PCUS, da Stalin e dai suoi successori
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(sito crash) - Con la profonda crisi economica che sta attraversando, l'Ucraina assiste da anni ad una massiccia emigrazione di una consistente parte della sua popolazione. Si tratta soprattutto di donne che vengono in Italia, si prendono cura dei nostri anziani e svolgono così una funzione sociale per noi fondamentale. Paolo Zagari ha seguito alcune di queste donne durante un lungo viaggio durato 35 ore dall'Ucraina all'Italia. Vi raccontiamo le loro storie e quella di Victor, uno dei 300mila bambini abbandonati ogni anno in Ucraina: un dramma che negli anni è diventato un'emergenza nazionale perchè le donne che emigrano sono spesso costrette ad abbandonare i propri figli. A Roma intanto in via Tiburtina ogni domenica mattina gli ucraini si ritrovano, ricevono e mandano pacchi a casa, cercano un lavoro e non è raro trovare chi possiede una laurea. E anche in questa puntata di Crash Storia mettiamo a confonto le immagini di oggi con quelle di ieri, attraverso documenti forniti dalle Teche Rai. E dall'Ucraina di oggi ci spostiamo alla Crimea di ieri. Una puntata di Tv7 del 1963, dal titolo "Il sovietico dei bagni", descrive il clima spensierato che si respirava in quegli anni in Crimea quando la regione apparteneva all'Urss e vi trascorrevano le vacanze i turisti sovietici.

> Autori:

Valeria Coiante, Marzia Marzolla, Paolo Zagari

> Interpreti:

Valeria Coiante

> Origine:

Italia

sabato 23 ottobre 2010

una carneficina dopo l'impiccagione di Sadam Hussein

La pubblicazione di questa notizia su La Repubblica un giornale occidentale allineato con la grande stampa anglosassone può anche essere guidata dal Pentagono e dalla Cia, essere un modo per metabolizzare la crudeltà estrema delle guerre per tappe e blocchi di informazione successivi sicuri di contare su una attenzione piuttosto distratta. Attenzione che viene invece concentrata su certi eventi o certe icone come Sakineh per la quale l'Occidente ha prodotto migliaia di gigantografie e realizzato migliaia e migliaia di ore di trasmissione e di informazione.
Pietro Ancona






IRAQ/USA
WikiLeaks, 400 mila file shock
"In Iraq un bagno di sangue"
Le nuove rivelazioni sul sito di Assange. "Vogliamo correggere gli attacchi alla verità. Stragi e abusi coperti, 109 mila morti di cui oltre la metà civili". Bagdad: "Nessuna sorpresa". Washington: "Si mette a rischio la vita di cittadini americani"

LONDRA - Un "bagno di sangue" con oltre centomila morti di cui oltre la metà civili. Di questi diverse migliaia hanno perso la vita in incidenti di cui finora non si sapeva nulla e che nella maggior parte dei casi sono ascrivibili ai militari iracheni. Sei anni di orrori testimoniati da 400 mila nuovi documenti sul conflitto iracheno ora pubblicati sul sito WikiLeaks. "Vogliamo correggere gli attacchi alla verità" ha dichiarato il fondatore del sito, Julian Assange, in una conferenza stampa organizzata a Londra subito dopo la diffusione. "Questi documenti rivelano sei anni di guerra in Iraq con dettagli dal terreno, le truppe sul territorio, ciò che vedevano, facevano e dicevano". "Nessuna sorpresa" è la prima reazione ufficiale del governo di Bagdad, affidata al ministero dei Diritti umani. "Avevamo già dato notizia di molte cose che sono accadute, compresi gli abusi nella prigione di Abu Ghraib, e di molti casi che hanno coinvolto le forze Usa", ha riferito il portavoce del ministero. Washington ha invece condannato la divulgazione di qualsiasi documento che metta a rischio la vita di soldati o civili americani.

Assange: "Correggiamo attacchi a verità". "Si dice che la prima vittima della guerra sia la verità. Così è stato ed è ancora oggi", ha detto Assange, annunciando che presto saranno pubblicati altri 15 mila documenti sulla guerra in Afghanistan. Le nostre fonti rischiano grosso, ha aggiunto, spiegando che il materiale raccolto è il frutto "del lavoro coordinato" tra Wikileaks e numerosi media, come il New York Times o il Washington Post e altri gruppi, come Iraq Body Count il cui rappresentante, John Sloboda, presente all'incontro stampa, ha riferito che i soldati dell'esercito Usa tennero un registro delle vittime civili della guerra in Iraq, ma questo registro fino a oggi è rimasto segreto. I documenti pubblicati consentono ora di dare un'identità alle persone uccise, ha aggiunto Sloboda: "Abbiamo trovato i nomi dei morti. Non era mai successo prima. Ora abbiamo l'elenco completo delle vittime, anche quelle nelle fosse comuni".

Documenti serviranno per azioni legali. Il materiale servirà ad avvocati per aprire azioni legali in Gran Bretagna. "I torturatori saranno individuati e perseguiti", ha detto Phil Shiner, rappresentante dell'organizzazione Public Interest Lawywers, intervenendo alla conferenza stampa a Londra. "Abbiamo verificato la violazione dei diritti umani in numerosi casi. Ci sono abusi di ogni tipo, e i prigionieri venivano costretti a dire una verità già scritta - ha aggiunto - vogliamo aprire le inchieste, sulla base delle modalità di interrogatorio che abbiamo scoperto".

Migliaia di morti di cui non si sapeva nulla. Dai documenti usciti dopo che al Jazeera ha rotto l'embargo 1 e ne ha anticipato la pubblicazione - attualmente non consultabili su WikiLeaks 2 per problemi di connessione causa un eccesso di collegamenti - è emerso che tra il 2003 e il 2009 in Iraq ci sono stati più di 109mila morti, di cui oltre 66 mila civili. In particolare si apprende di 15 mila persone che hanno perso la vita in incidenti di cui finora non si era saputo nulla e per i quali nella maggior parte dei casi la responsabilità ricade sulle truppe irachene. Documentate anche torture sistematiche sui detenuti da parte dei militari di Bagdad, senza che ci fosse un intervento degli Usa, e uccisioni di civili inermi. Nel materiale anche alcune rivelazioni riguardanti la morte di Nicola Calipari 3.

"Un bagno di sangue paragonato all'Afghanistan". Per Assange questi documenti militari segreti offrono una fotografia molto più nitida rispetto al materiale pubblicato sull'Afghanistan che aveva documentato la morte di 20 mila persone. "In Iraq parliamo di un livello di uccisioni cinque volte superiore, un bagno di sangue paragonato all'Afghanistan - afferma il fondatore di Wikileaks - ora di quei morti vediamo non solo il totale, ma anche come è avvenuto il decesso di ogni singola persona, abbiamo le precise coordinate geografiche e l'operazione in cui hanno perso la vita, non si tratta più di anonimi". Per Assange "il risultato di questo materiale è potente e un po' più facile da comprendere rispetto alla complessa situazione in Afghanistan".

Pentagono minimizza: "Episodi già noti". Nel racconto della guerra emergono storie imbarazzanti per gli Usa che potrebbero avere effetti imprevedibili sulle elezioni di Mid-Term 4 del 2 novembre. Anzitutto la copertura delle torture praticate dai militari iracheni, ma anche le tantissime uccisioni di civili ai posti di blocco Usa, 681, tra cui donne in gravidanza e bambini. Il Pentagono ha minimizzato osservando che molti episodi "erano stati a suo tempo ampiamente riportati in servizi di cronaca", ma il danno resta potenzialmente enorme. Il segretario di Stato, Hillary Clinton, condanna la divulgazione di qualsiasi documento che metta a rischio la vita degli americani.

Le torture inflitte ai prigionieri. Nei file desecretati, c'è il racconto delle torture inflitte ai prigionieri da parte dei soldati iracheni (abusi fisici di ogni tipo, con particolari raccapriccianti, comprovati dai referti sanitari) e sistematicamente ignorati dagli americani, tranne un intervento isolato nel 2005. Sistemi simili a quelli impiegati durante il regime di Saddam Hussein: detenuti frustati con cavi pesanti, appesi a ganci o che ricevevano scosse elettriche sul corpo, violenze sessuali. Almeno sei sono morti per le violenze. I militari Usa scoprirono migliaia di vittime di esecuzioni sommarie senza che questo venisse denunciato. C'è poi il caso di un elicottero Apache, quello già coinvolto nell'uccisione di due giornalisti della Reuters documentata da WikiLeaks, che avrebbe sparato a due miliziani che volevano arrendersi. E si scopre che nel 2005 al Qaeda voleva attaccare il carcere iracheno di Abu Graib, la "prigione delle torture" chiusa dall'amministrazione Obama.

Lo "scoop" di WikiLeaks. WikiLeaks scatenò un putiferio mesi fa 5, rendendo pubblici 77mila documenti sulla guerra in Afghanistan, e annunciando di averne nel cassetto altri 15mila altrettanto esplosivi. Lo "scoop", incentrato sui rapporti riservati dei comandi Usa che hanno rivelato numerosi punti oscuri ha fatto piovere sulla testa di Assange moltissime critiche, seguite dalle accuse di stupro in Svezia 6 in un'inchiesta dai contorni oscuri, e un mandato di arresto spiccato e poi ritirato. "E' uno sporco trucco", accusò l'australiano puntando l'indice contro l'intelligence statunitense.
(23 ottobre 2010) © Riproduzione riservata


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Indice dei link
1. al Jazeera ha rotto l'embargo 1 — http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/22/news/wikileaks_nuovi_documenti-8348757/?ref=HRER2-1
2. WikiLeaks 2 — http://wikileaks.org/
3. morte di Nicola Calipari 3 — http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/23/news/wikileaks_calipari-8352927/?ref=HRER2-1
4. elezioni di Mid-Term 4 — http://www.repubblica.it/esteri/2010/10/18/news/barack_voto_nero-8205998
5. scatenò un putiferio mesi fa 5 — http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/26/news/wikileaks_svela_la_vera_guerra_in_afganistan_la_casa_bianca_fuga_di_notizie_una_minaccia-5830553/index.html?ref=search
6. accuse di stupro in Svezia 6 — http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/01/news/svezia_i_giudici_ci_ripensano_assange_indagato_per_stupro-6678896/index.html?ref=search




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Direct Line: 2 mesi gratis di polizza auto e moto

Commenti in Facebook

I diritti dei lavoratori svenduti al padronato italiano

Nessun commento dalla CGIL e dal PD per l'avvenuta approvazione del collegato lavoro che riduce e quasi azzera diritti dei lavoratori. Questa legge, sommata alla legge Biagi, alla legge sulle pensioni, alla riforma del contratto, riporta indietro nel tempo ed umilia i lavoratori. Anche la FIOM che aveva suscitato tante speranze con la manifestazione del 16 ottobre tace. I lavoratori sono stati consegnati dal PD e dai sindacati al padronato che potrà fare di loro quello che vorrà.
Intanto in Francia prosegue la lotta anche se il Parlamento ha già deciso secondo la volontà della destra

Il Mezzogiorno presto in fiamme?

quanto sta accadendo a terzigno in Campania potrebbe essere il preludio di una rivolta generalizzata ed estesa a tutto il Mezzogiorno per le gravi condizioni in cui sta affondando a seguito del fallimento clientelare e mafioso delle Regioni e della privatizzazione di quasi tutti servizi nonchè dello sfruttamento spiet...ato degli agricoltori, dei pastori, degli operai. La cosidetta sinistra è come un pugile suonato e vede il mondo con gli occhiali delle istituzioni dentro le quali stanno i suoi uomini con sostanziosi stipendi che ne ottundono l'intelletto critico.
Tutti i punti di forza dell'industria meridionali sono in discussione o pronti alla chiusura come la Fiat di Termini Imerese mentre si falcidiano diecine di migliaia di posti nella scuola.
Nessuno è in grado di offrire una prospettiva diversa. Nessuno fa un gesto di incoraggiamento vero della popolazione. I politici di "sinistra" non rinunziano ai loro emolumenti e spendono solo paroline di comprensione per il malessere della gente....

Oltre centomila uccisi, torture, sofferenze infinite inflitte per pura ferocia

Orrori della barbarie della occupazione militare dell'Irak di un potere feroce, sanguinario, assassino. La reazione della signora Clinton è solo infastidita. Non chiede perdono agli irakeni ed al mondo per le atrocità commesse (e che continuano) ma minaccia chi le ha rese note....
Così vogliono ridurre anche l'Iran.... A questo serve la campagna "umanitaria" pro Sakinek

Il colera ad Haiti uccide migliaia di persone

Questi i risultati dell'impegno di Obama di Clinton e di Bush assunti subito dopo il terremoto. L'abbandono totale della popolazione e la assoluta mancanza di aiuti tranne le amputazioni a tappeto praticata per ferite che si sarebbero potuto curare hanno generato le condizioni per lo sviluppo del colera. I soldi racco...lti in tutto il mondo non sono mai giunti ai terremotati. Non è stato permesso agli aerei cubani e di altri paesi di arrecare aiuto. Questa è la civiltà USA che vorrebbe ridurre anche Cuba sotto la sua influenza e ridurla come Haiti, un inferno per essere umani da sempre...

venerdì 22 ottobre 2010

art,31 Commissioni Arbitrali

L'introduzione dell'arbitrato attribuisce nuovo potere alla burocrazia sindacale dei sindacati padronali e di quelli dei lavoratori. Non si può escludere che questo abbia indebolito la lotta che si sarebbe potuto e dovuto fare contro un organismo che allarga la strada della privatizzazione della giustizia
leggere l'art.31 del testo integrale che pubblico qui sotto
http://www.dplmodena.it/leggi/Collegato%20lavoro.pdf

appunti di giornata in facebook

Saviano e i trecentomila euro della Rai
trecentomila euro per quattro sermoni di antimafia surreale ed iperrealista come certi film di Tarantino....... quanto guadagnerà mio figlio in venticinque anni ammesso che non perda mai il posto di lavoro.
Voglio che le icone della sinistra... siano della stessa sostanza e della stessa condizione dei lavoratori. A meno che non siano ricchi di famiglia ed abbiamo scelto per idealità di stare con i deboli...... Ma miliardari come Santoro,
Fazio, Saviano ed altri no...
pa


ferrero chiede lo sciopero generale (come in francia)

faremo anche lo sciopero generale che chiede ferrero ma sarà gestito da forze che lo neutralizzano e lo rendono un mero sfogatoio delle masse.
Ricordiamo che anche la FIOM non ha fatto uno sciopero generale. In fondo il 16 ottobre è stato un comizio fatto in giorno non lavorativo.
L'Italia è anomala da tutte le parti
La classe operaia è viva ma non interessa davvero a nessuno tranne che per le deleghe ed i voti
pa


Compensi & compensi!!!!

Mi sento offeso e mortificato come essere umano dal fatto che Vespa o Fazio guadagnino due milioni di euro all'anno, che Marchionne ne guadagni circa dieci milioni e che Saviano faccia il gradasso con la rai perchè non gli concede mille euro al minuto! Dovrebbe guadagnare trecentomila euro per quattro prediche di circa... quaranta minuto l'una...
Non credo di potere accettare che si contino i bocconi in bocca a coloro che guadagnano meno di mille euro al mese mentre una parte di professionisti o managers protetti da una Oligarchia che ingrassa a spese dello Stato pretenda sempre di più
pa


tutti straccioni

Obiettivo del liberismo è l'impoverimento delle popolazioni europee ed il loro livellamento a quelle americane. Oggi In Italia l'ottantantacinque per cento delle famiglie ha casa di proprietà. Costringeranno a venderle ed a svenderle mettendo la gente nella condizione di non poter pagare neppure le spese condominiali
T...utti straccioni come le popolazioni medievali che vivevano attorno alle Signorie...

Succede in Inghilterra: Cameron licenzia mezzo milione di statali
potente attacco alle classi lavoratrici inglesi sferrato dal governo di destra. La destra europea si adegua al progetto di eliminazione del ceto medio e del welfare per americanizzare l'europa e rendere omogeneo tutto l'Occidente. Tutti i diritti ai ricchi ed alle imprese, nessun diritto e pezze al culo a tutti gli altri....

giovedì 21 ottobre 2010

la classe operaia è viva ma non conta niente!

La classe operaia é viva ma non conta niente!

Il 16 ottobre la classe operaia italiana ha dato vita ad una delle più grandi manifestazioni
degli ultimi anni paragonabile soltanto a quella organizzata dalla CGIL di Cofferati in difesa dell'art.18 durante il governo D'Alema nel 2002. Lavoro, diritti e democrazia sono state al centro della mobilitazione suscitata dagli attacchi anche sul piano morale che la destra al governo e la Confindustria hanno portato alla condizione salariale e giuridica dei lavoratori. Il retroterra della manifestazione è stato costituito da centinaia e centinaia di scioperi ed agitazioni legate ai licenziamenti nella scuola e nelle industria. I lavoratori sono stati tacciati dai lividi ministri del governo Berlusconi come "fannulloni" e la stessa signora Marcegaglia si è unita ai latrati ingiuriando a suo volta, assieme a Marchionne ed altri illustri capitani d'industria, i lavoratori. Esemplare al riguardo la reazione di Marchionne deluso dai risultati del referendum di Pomigliano che avrebbe voluto plebiscitari. Non si aspettava che difronte al suo ricatto il quaranta per cento delle maestranze avrebbe risposto di no e si è lasciato andare a violenze verbali contro gli irresponsabili che non capiscono la grande modernità delle sue idee!
La "piazza" del 16 ottobre ha chiesto a gran voce lo sciopero generale. La risposta di Epifani è stata reticente e scoraggiante: lo sciopero si farà se le risposte del governo saranno insufficienti! Non si capisce di quale risposte parli dal momento che non esistono richieste della CGIL tranne quella di una manciata di spiccioli e di una tantum per il fisco.
In ogni caso non sarà la scelta dello sciopero generale in sè che deciderà. Altri tre scioperi generali sono stati indetti e realizzati dalla CGIL durante gli ultimi due anni con richieste
insignificanti al governo e nessuna al padronato italiano! Bisognerebbe che la CGIL decidesse di affrontare alcune fondamentali questioni con rivendicazioni precise. Abrogazione della legge Biagi, abrogazione delle leggi sulle pensioni a cominciare dalla legge Dini, restituzione alla scuola degli otto miliardi sottratti dalla Gelmini, aumento generalizzato dei salari, istituzione del Salario Minimo Garantito. Ma la CGIL se farà uno sciopero generale si limiterà a chiedere assieme alla Confindustria una politica economica più adatta a fronteggiare la crisi e la riforma fiscale.
Tre giorni dopo il 16 ottobre una pesantissima randellata è stata data dal Parlamento ai lavoratori con il varo definitivo, dopo due anni di incubazione, del collegato lavoro. Una legge che introduce l'arbitrato e riduce i poteri del giudice in caso di licenziamento.Il giudice dovrà tenere conto di una serie di cose che non hanno niente a che fare con la giusta causa e che praticamente lo guidano a riconoscere le ragioni del datore di lavoro! Dalla giusta causa dei lavoratori alla giusta causa dei padroni! Basta leggere la legge approvata per rendersi conto dell'odio di classe verso i lavoratori che la impregna dalla primo all'ultimo capoverso. Sarà difficile per quello che il giuslavorismo riconosceva come la parte debole far valere i suoi diritti e dovrà avere una assistenza legale che pochissimi si possono permettere. Basti pensare a quanto costerà la semplice redazione di un ricorso
contro un licenziamento da depositare in Tribunale. Il collegato lavoro dà al governo una serie di deleghe che saranno usate contro gli impiegati pubblici ed il "riordino" degli enti previdenziali. Non dubito che si va verso la privatizzazione di Inps ed Inail enti che da tempo fanno gola alla imprenditoria italiana per le riserve finanziarie consistenti di cui dispongono.
Questa terribile mazzata che spezza per sempre le reni dei lavoratori, (non dubito che se il centro-sinistra vincerà le elezioni confermerà tutto come ha fatto in passato di tutte le leggi dei governi di destra), è stata possibile per l'atteggiamento di vera e propria complicità della CGIL e del PD. La CGIL durante i due anni di incubazione del provvedimento si è limitata a qualche flebile lamento "dopo" l'approvazione nei vari passaggi camera-senato. Ha ritrovato voce dopo il blocco del Capo dello Stato e poi ha organizzato di malavoglia un paio di sitin davanti al Parlamento.
Il PD è stato molto collaborativo. In due giorni la Camera dei Deputati ha approvato tutto certo con il voto contrario del PD ma si tratta di una opposizione del tutto formale e dovuta che non ha neppure cercato di ritardare il varo del micidiale provvedimento.
Questo è stato "l'ascolto" di Bersani che promette barricate contro la legge scudo di Berlusconi.
La "sinistra" strilla per le difficoltà che la Rai frappone agli emolumenti richiesti da Saviano Benigni ed altri. Trattasi di centinaia di migliaia di euro, cifre che sarebbero giustificate dagli incassi della pubblicità ma che suonano mostruose alle orecchie di chi guadagna meno di mille euro al mese e si tratta di milioni e milioni di famiglie.
La CGIL e neppure la Fiom non potranno fare più niente contro il collegato lavoro tranne che ricorrere alla Corte Costituzionale. Ci dovevano pensare prima e organizzare una lotta adeguata. La Corte è sotto assedio da anni e non riesce più a difendere la Costituzione da un assalto sempre più violento e travolgente.
Nei periodi di crisi si possono cedere quote di salario ma non si debbono mai cedere diritti. La cessione di diritti indebolisce le classi lavoratrici moralmente e crea una situazione sociale di squilibrio non solo economico ma anche di cittadinanza. I cittadini operai conteranno molto meno e non potranno far valere le loro ragioni. Non saranno più eguali a tutti gli altri. Se un giudice volesse intervenire in loro soccorso, la legge glielo impedisce! Non si è esitato a limitare i poteri della magistratura del lavoro.
Se questo è quanto ci portiamo a casa dopo il 16 ottobre c'è davvero da disperare sul futuro a cominciare dai prossimi giorni!
Avevo scritto nei giorni scorsi, dopo la grande manifestazione del 16, che la classe operaia é viva. E' vero, ma non conta proprio niente!

Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-10-21/larbitrato-diventa-vincolante-064056.shtml?uuid=AY6uMLcC#continue

mercoledì 20 ottobre 2010

approvato l'art.18 dei padroni (con altre regalie)

Varato alla Camera il testo definitivo del collegato Lavoro

Iter lunghissimo ma non contrastato. Il rilievo del Capo dello Stato aggirato da furbizie legulee degne di topi di Tribunali. Evocata giustamente da Brunetta Sacconi e Cazzola la figura di Biagi, Attila del diritto al lavoro venerato dal padronato scroccone italiano e dai suoi lacchè politici... Non ci sono state barricate ma una opposizione manierata ed insincera in un Parlamento tutto di destra dal PDL al PD di Ichino e Colannino. Da domani l'art.18 non proteggerà più i lavoratori ma i padroni



Via libera definitivo all'arbitrato - Il Sole 24 ORE
www.ilsole24ore.com
Il parlamento ha scritto la parola fine al lunghissimo iter del ddl lavoro, approvato ieri sera in via definitiva al termine della settima lettura

martedì 19 ottobre 2010

Ucraini ieri ed oggi

Terribile confronto con il passato ieri sera a Rai Storia. Il programma crash (che sarà replicato il 24 ottobre prossimo alle ore 19) ha mostrato cittadini ucraini che si vendono come schiavi in Italia dietro un filo bianco e le loro qualifiche personali lauree o altro senza alcun valore per gli acquirenti e le bellissime immagini di Soci, Ialta ed altre località della Crimea piene di villeggianti felici dell'era della gloriosa Unione Sovietica che garantiva a tutti in primo luogo dignità e rispetto e poi tutti i diritti di una società che distribuiva le sue risorse tra tutti i suoi cittadini...
http://www.crash.rai.it/
Mostra tuttoCRASH
www.crash.rai.it

interventi in Facebook

lo stesso governo quisling di Kabul invoca dall'Italia aiuti e non bombe! Ma il Parlamento dominato da destre atlantiste in tutti i settori destina altri uomini ed altre risorse finanziarie per la guerra (bombardieri, elicotteri apaches, carri armati, artiglieria pesante) E questo mentre le scuole italiane cadono a pezzi e chiudono per mancanza di manutenzione.


La Francia lotta per restare civile con leggi civili un welfare civile. Non vuole la pensione a 62 anni e si è mobilitata come nazione.
In Italia si sono fatti tre scioperi generali "finti" della CGIL per chiedere qualche spicciolo al fisco. La pensione è stata portata a settanta anni, i precari di Biagi non l'avranno ......mai e chi l'avrà potrà andare a chiedere l'elemosina o lavorare a ottanta o novanta anni come accede agli anziani negli USA costretti a lavorare con l'artrosi ed altre malattie della vecchiaia per potere comprare le medicine e pagarsi un poco di cibo.
Questo per tre possenti confederazioni ricche di dieci milioni di deleghe che fanno gli interessi del governo e dei padroni e se ne fottono dei loro rappresentati


Un'altra rumena uccisa dal datore di lavoro al quale aveva rifiutato prestazioni sessuali. Si cerca di deviare l'attenzione sulla condizione delle donne islamiche per minimizzare gli episodi di violenza sempre più frequenti di chi profitta del suo potere sugli altri per fare i suoi comodi. Magari ora si imbastirà la storia del ricatto....

‎"ammazzane un'altra!! gridava l'orda di bravacci razzisti della Roma di Alemanno che applaudival'assassino della infermiera rumena e spintonava i carabinieri venuti per portarlo in carcere. Il giovane eroe se la rideva sotto il cappuccio come fosse comunque di farla franca.,.
Questo abbrutimento, questa furia assassin...a verso i diversi da noi fosse solo per nazionalità è frutto anche del clima di odio di "cattivismo" creato da Governo e dalla destra leghista e berlusconiana che lo sostiene.... Maroni dovrebbe riflettere sulle sue responsabilità, sui segnali che lancia...


Il Vaticano è più laico della politica ruffiana italiana. Si dovrebbero vergognare i lobbyzzati dalla comunità ebraica di Roma
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/18/news/vaticano_negazionismo-8194117/?ref=HREC1-9


Basta con la criminalizzazione dei centri sociali con la persecuzione e schedatura dei giovani che li frequentano con la calunnia questurina di Maroni nei loro confronti. I centri sociali sono una presenza positiva nei quartieri italiani oramai storica e vanno incoraggiati nella loro opera di aggregazione sociale delle comunità

Bisogna dare alla infelice classe lavoratrice una alternativa alla fame ed al suicidio: uno strumento di lotta e di mobilitazione! I sindacati francesi sono con i loro lavoratori, noi siamo riusciti al massimo a fare non uno sciopero generale che sarebbe necessario ma soltanto una manifestazione di sabato seppur vibran...te ed importante. La gente deve sentire la CGIL come madre protettrice nei marosi che rischiano di inghiottirla e sentire la possibilità di una prospettiva. Ma questa non c'è perchè la CGIL è stata punta
dal veleno PD che l'ha paralizzata, impietrita e condotta ad assistere alle malefatte di Cisl ed UIL

la popolazione difende il suo diritto alla vita a non morire di cancro. E' iniziata la guerra nella società asociale in cui i ricchi pretendono financo di sommergere i poveri con i loro rifiuti....

operai di tutto il mondo, unitevi!

E' necessario recuperare la grande intuizione dei padri del socialismo sulla vocazione internazionalista del movimento operaio. "Operai di tutto il mondo unitevi" Mai queste parole del Manifesto sono state tanto dense di significato e di necessità. Contratti di lavoro europei, diritti per tutti dai serbi ai polacchi a noi...... Non diamo a Marchionne ed altri negrieri moderni la possibilità di giocare sulle diseguaglianze del mercato del lavoro.
Pietro Ancona

lunedì 18 ottobre 2010

ingabbiare dentro una lampada il genio della Fiom

Ingabbiare dentro una lampada il genio della Fiom


I dirigenti del PD hanno maneggiato l'esito della manifestazione del 16 come dinamite o roba da trattare stando attenti a non scottarsi le dita, a non farsi contaminare. La parola d'ordine dei maggiori boss da Bersani a D'Alema è : bisogna ascoltare quella piazza. Ma

questa attenzione, questo ascolto non mi sembrano benevoli. La preoccupazione maggiore mi sembra quella di neutralizzare, disinnescare la carica democratica positiva dei cortei romani. Il 16 Maggio è stato come se un decennio di destrutturazione ideologica e politica del movimento operaio non ci fossero stati e fossimo tornati al suo punto di forza ascensionale degli anni delle grandi lotte per le riforme e per il socialismo. Si è riaperto uno scenario che molti speravano non dovesse mai più ritornare: il ritorno della classe e della sua lotta di classe! Il PD sembra a disagio a scegliere tra la Fiom e la CGIL, tra la CGIL e la Cisl e l'Uil, ma in definitiva ha scelto da un pezzo da che parte stare: sta dalla parte della Cisl e dell'UIL che a loro volta stanno dalla parte di Marchionne. Cisl e dell'UIL al loro corteo hanno gridato: dieci, cento, mille Pomigliano e cioè massima disponibilità masochistica per lo scambio lavoro-diritti. "Fateci lavorare e noi siamo pronti a farlo a qualsiasi condizione perché abbiamo famiglia, un mutuo da pagare, dei figli da mandare a scuola". Un ricatto! La Confindustria cavalca la crisi che il capitalismo ha generato per distruggere il ceto medio e fare una immensa classe di infelici precari e disperati

nelle fabbriche, nelle scuole, negli uffici mentre i suoi cavalieri di ventura, i suoi managers guadagnano cinquecento, settecento volte la paga dei loro dipendenti e si liquidano di tanto in tanto tangenti sostanziosissime con le quali comprare panfili di lusso o le ville che Berlusconi tratta nelle isole dei mari del paradiso di Antigua dei Caraibi. Insomma quello che una volta, con nome e politiche diverse, era il grande partito della classe operaia, il partito di Gramsci e di Berlinguer, ora quasi si mette in ombra per barcamenarsi. Sta con Marchionne e la Marcegaglia, ma non vorrebbe prendere posizione apertamente contro la grande richiesta di giustizia sociale e di libertà che ha preso corpo e slancio il 16 a Roma e che ha portato con sé una parte importante della intellighentia italiana, quella che non si è fatta corrompere ideologicamente e culturalmente dalla sbornia liberista e dal modernismo di coloro che vorrebbero tornare ai primordi della industrializzazione (sic!)-

La CGIL si è lasciata andare ad una ambigua e stentata promessa di sciopero generale "se non ci saranno risposte". Ma quali risposte ci debbono essere se non chiede niente e ci si lamenta della Fiat che non ha accettato la disponibilità ad accettare 13 punti su 15? Chiede forse la CGIL l'abrogazione della legge Biagi per combattere il precariato? Chiede forse

una revisione del sistema pensionistico giunto all'estremo della negazione di se stesso se è vero che molti non avranno mai la pensione? Chiede forse un aumento generalizzato dei salari? O la restituzione degli otto miliardi sottratti alla scuola che si sta facendo deperire per mancanza di professori e di cura degli edifici? Quante scuole stanno chiudendo come lo storico ed ultimo superstite Istituto d’arte della Sicilia, quello di Monreale? Quali risposte la Cgil aspetta da questo governo per fare lo sciopero?

Sono malpensante se penso che implora Tremonti per una piccola mancia di sgravio fiscale alla quale aggrapparsi per incitare i lavoratori ad essere grati e patriottici, ad accettare di stare tutti nella stessa barca (non certo nello stesso panfilo) e remare per fare uscire l'Italia dalla crisi con un fortissimo incremento di produttività e di competitività.

Ma la crisi non finirà mai dal momento che fa comodo al padronato occidentale che sta drenando risorse dal lavoro al profitto come mai era riuscito a fare. La crisi è il nuovo modo di essere del capitalismo che usa e getta le risorse umane viste soltanto come ingranaggi del proprio lucro.

Domani sapremo fino a che punto il PD ha ascoltato e come ha ascoltato piazza San Giovanni. Si apre la discussione finale sul collegato lavoro che non risponde bene ai rilievi del Presidente della Repubblica ed inoltre rende difficile l'accesso ad un giudice. Il mugnaio di Dresda disse al suo Re: ci deve essere pure un Giudice a Berlino! Il collegato lavoro cancella il giudice di Berlino. Un arbitrato a pagamento interverrà nelle vicende del lavoro e Lo Statuto dei diritti viene in parte cancellato.

Il giudice sarà obbligato a considerare la giusta causa alla luce di nuovi fattori che vengono introdotti surrettiziamente. Se il PD farà una seria opposizione al varo di questa terribile spoliazione di diritti lo vedremo nei prossimi giorni. Io ne dubito molto. Penso che si accontenterà di cambiare qualche virgoletta per tutelare meglio interessi di bottega sollevati da Damiano come la composizione delle commissioni. Farà una mera lotta di potere che ignora gli interessi dei lavoratori e di tutti coloro che non hanno sindacati ai quali rivolgersi.

Intanto, per ingabbiare dentro una lampada il genio della Fiom e tenerlo prigioniero per sempre costruiranno al più presto un sindacato unitario sulla base della dottrina Bonanni-Ichino della totale deregolazione

dei rapporti di produzione e di lavoro. Aboliranno come propongono Bonanni e Ichino il diritto di sciopero come diritto costituzionale ed individuale. Si potrà manifestare e scioperare soltanto di sabato. Poi verrà il resto che io immagino nella privatizzazione dell'Inps e dell'Inail.

Esiste ed è ancora intatta una immensa forza di classe nella classe lavoratrice. Basta assecondarla. Bisognerebbe che la FIOM ed i sindacati di base dessero il via ad un processo di unificazione dei lavoratori e per i lavoratori in contrapposizione all'unificazione delle Confederazioni fatto nell'interesse della Confindustria e del governativismo del PD.

Pietro Ancona

già sindacalista CGIL

già membro del CNEL





http://www.repubblica.it/economia/2010/03/03/news/reazioni_art_18-2489704/

lotta dura, durissima e non suicidio!!

Bisogna dare alla infelice classe lavoratrice una alternativa alla fame ed al suicidio: uno strumento di lotta e di mobilitazione! I sindacati francesi sono con i loro lavoratori, noi siamo riusciti al massimo a fare non uno sciopero generale che sarebbe necessario ma soltanto una manifestazione di sabato seppur vibrante ed importante. La gente deve sentire la CGIL come madre protettrice nei marosi che rischiano di inghiottirla e sentire la possibilità di una prospettiva. Ma questa non c'è perchè la CGIL è stata punta
dal veleno PD che l'ha paralizzata, impietrita e condotta ad assistere passivamente alle malefatte di Cisl ed UIL
Pietro Ancona
http://www.liberazione.it/news-file/Licenziata-tenta-darsi-fuoco-a-Catania---Istituzioni-mi-aiutino----LIBERAZIONE-IT.htm

D'Alema che si accinge a governare con Casini

Provo a smorfiare la dichiarazione di D'Alema che chiede di ascoltare la piazza ma per marciare in direzione opposta ad essa.. Azzardo la previsione che presto si farà l'unità sindacale ma contro i lavoratori e contro la manifestazione di ieri.
I liberisti del PD hanno capito che la CGIL da sola rischia di essere risucchiata dall'ondata "rivoluzionaria" della Fiom e di altre categorie. Quindi chiederanno alla Camusso di realizzare con Bonanni e Angelletti l'unità organica. Diciamo, entro due anni?
Pietro Ancona


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Metalmeccanici-DAlema-ascoltare-protesta-sbagliato-dividere-sindacati_311118612223.html

domenica 17 ottobre 2010

Collegato Lavoro in arrivo

Domani inizia alla Camera dei Deputati la discussione finale sul collegato lavoro che abbatterà lo Statuto dei Diritti e renderà quasi impossibile il ricorso dei lavoratori al Giudice ed allo stesso Giudice di intervenire. Non ci sarà nessuno a contrastarlo. Il PD farà una opposizione collaborativa, di facciata, ma aderirà al progetto di Berlusconi.
Il lavoratore diventerà usa e getta. In balia totale dei padroni.
Posto l'ultima nota della CGIL al riguardo. Insufficiente.


http://www.rassegna.it/articoli/2010/09/21/66688/crisi-fammoni-cgil-in-atto-controriforma-del-lavoro

sabato 16 ottobre 2010

la classe operaia è viva!

LA CLASSE OPERAIA È VIVA

Corradino Mineo aveva preannunziato stamane la diretta su Rainew24 della manifestazione della FIOM. La manifestazione non è stata soltanto dei metalmeccanici ma ha trascinato con se tanta parte del mondo del lavoro a cominciare dai professori e dai disoccupati e dell'intellighenzia italiana turbata dal declino e dall'incupimento del nostro Paese, intellighenzia che è stata svillaneggiata, come oggi purtroppo si usa fare, da un esponente del PD, un tale Boccia sconfitto da Niki Vendola in Puglia e da allora con il dente avvelenato per tutto quello che sta alla sua sinistra.
Mi sono messo comodo davanti la TV sin dalle due e mezzo e per un paio d'ore non mi è mai capitato di vedere i cortei che attraversavano Roma. C'erano soltanto interviste e venivano inquadrati al massimo due personaggi. Inoltre la trasmissione si spostava ogni dieci minuti su Torino per riferire di non so quale iniziativa pubblicizzata nei giorni scorsi da un sacerdote di non so quale mirabolante contenuto. Il giornalista che intervistava qualcuno dei partecipanti di Torino si sforzava anche di mettere in contrapposizione i "giovani" sereni e pacifici di quella riunione differenti dai convenuti a Roma. Non diceva "violenti" e pronti a menare le mani ma lo lasciava capire.
Esasperato e deluso per non aver visto quasi niente per un evidente oscuramento ho acceso il computer e finalmente ho potuto seguire dal sito di "Repubblica" la manifestazione ed ho potuto vedere la grandissima straordinaria umanità che riempiva lo schermo. Mi sono commosso fino alle lacrime. E' stato come ritrovare me stesso, la mia storia, la storia del movimento operaio italiano e della sua straordinaria civile combattività dopo anni di smarrimento, di sofferenza, di sconfitte.
Allora non è vero che la classe operaia è scomparsa! Non è vero che non esisteva più, non aveva più identità, non era più la classe generale di cui parlavano i nostri padri capaci di guidare un movimento non solo di lotte di resistenza ma anche di trasformazione della società in senso socialista....
La classe operaia esiste e rivendica i suoi diritti. Non è ancora ridotta a subire le condizioni imposte dal "padrone".Ed è questa la ragione per la quale l'obiettivo di Confindustria e dei suoi gregari Cisl ed UIL con l'assenso del PD è l'abolizione del contratto nazionale di lavoro, strumento fondamentale identitario e collettivo che fa dei dipendenti di una azienda un gruppo culturalmente e politicamente vivo ed agente.
Certo, i lavoratori e le migliaia di professori, di giovani studenti, disoccupati, ragazzi dei centri sociali criminalizzati dal poliziotto Maroni ma che io amo e rispetto per quello che fanno nei quartieri dai quali si tenta di sfrattarli, non sono più come i loro padri. I loro padri stavano meglio, molto meglio. Un metalmeccanico italiano riusciva a mantenere dignitosamente la famiglia e magari, con molti sacrifici, a laureare un figlio. Ora la sua paga non basta alla sopravvivenza della famiglia. Il metalmeccanico di ieri si concedeva un poco di ferie, qualche gita fuori porta. Ogni tanto qualche fetta di carne buona. Ora non ha i soldi per comprare il giornale e per prendere un caffè al bar se deve comprare la merendina per il suo bambino.
La classe operaia di oggi è sotto attacco. Viene brutalizzata da esponenti del governo e del padronato. Brunetta e la Marcegaglia si uniscono nell'insulto e Marchionne vorrebbe in Italia i sindacati guardiaspalle USA che spiano i lavoratori. Sacconi odia la CGIL ed ancora di più la Fiom. Si era lasciato andare, dopo la manifestazione Cisl ed UIL a considerare queste il nuovo primo sindacato italiano. Non aveva visto il fiume di esseri umani della Fiom e cioè della sinistra italiana confluire verso la grande piazza del comizio. Mastica amaro e da domani organizzerà, magari con l’aiuto di Ichino, la sua vendetta alla Camera dei Deputati con il varo del collegato lavoro che vorrebbe distruggere lo Statuto dei Diritti ed inibire ai lavoratori di ricorrere al giudice ed allo stesso giudice di intervenire anche in presenza di enormi violazioni del diritto.
Dalla classe operaia di oggi (che per me comprende tutti anche i professori e gli ingegneri e gli scienziati che si vorrebbe umiliare nelle Università italiane) è venuta una reazione al processo di disgregazione dei diritti, all'impoverimento forzato di generazioni di precari della malvagia legge Biagi. L'Italia rifiuta di ridursi come la Tunisia, come la Serbia, come la Romania. Vuole raggiungere la Germania, lasciare il fanalino di coda dei salari OCSE.
Mi hanno commosso e coinvolto emotivamente gli interventi sulla scuola, sull'acqua, sulla pace della figlia di Gino Strada, l'intervento di Paolo Flores D'Arcais che ha capito il legame che c’è tra fascismo nelle fabbriche, fascismo nella società e berlusconismo, l'intervento di Maurizio Landini che lo ha oggi laureato dirigente di spessore nazionale, un dirigente capace, prudente, deciso ed appassionato. Come si diceva una volta, "un compagno quadrato".
Contrariamente a quanto ha velenosamente chiosato Sacconi la manifestazione di oggi non è uscita dagli anni settanta. Viene dal futuro! Un futuro in cui il lavoro in tutto l'Occidente è sottratto al processo di sfruttamento ed alla crescente sperequazione con le rendite e le retribuzioni dei dirigenti tutte nell'ordine di milioni di euro a fronte della media di quindicimila euro della maggior parte delle famiglie italiane.
Ma la manifestazione ha bisogno di avere una CGIL che ritrovi se stessa e che non sia quella di Epifani che rinvia a dicembre uno sciopero indispensabile subito e un grande partito socialista che costituisca il suo referente in Parlamento. Il PD non è il referente della classe lavoratrice anche se gran parte di questa lo vota. Ha la testa altrove, vorrebbe conquistare il blocco sociale moderato e fascisteggiante di Berlusconi. Non escludo che cercherà un compromesso sul collegato lavoro e che tornerà ad insistere sulla FIOM perché accetti le condizioni del nuovo padrone delle ferriere. Nelle prossime settimane comprenderemo se sarà possibile tradurre in risultati politici e sociali la grandissima giornata che ci ha regalato la generosa classe lavoratrice italiana.
La classe operaia è viva, più viva che mai ed ha bisogno di un suo partito che ne rappresenti gli interessi in Parlamento. Il grande lascito del Socialismo del Novecento non è morto!
Pietro Ancona