domenica 31 luglio 2016

Musulmani buoni e cattivi


La Messa contro il terrorismo

E' stata una manifestazione di unilateralismo colonialista alla quale sono stati invitati con notevoli pressioni ad unirsi i musulmani. Musulmani e cattolici pregano insieme ma soltanto contro il terrorismo. Non contro le guerre con le quali la Nato cioè l'Europa e gli Usa devastano da decenni il medio oriente, non contro la prigionia del popolo palestinese impossibilitato ad entrare ed uscire da Gaza e dalla Gisgiordania senza il permesso degli israeliani, non contro gli affogati del Mediterraneo ed il fenomeno degli sfollati.Soltanto contro il terrorismo.

I musumani hanno partecipato alla giornata di ieri umiliandosi a tacere il conto del dare e dell'avere tra Occidente ed Islam e piegandosi solo alla esecrazione del terrorismo.

I musulmani che l'hanno fatto sono "buoni". Cattivi coloro che hanno considerato l'invito con spirito critico. Questo secondo i pennivendoli. Certo sono ospiti in Italia e si impongono di tacere e di assecondare la volontà dei nostri governi.
Umiliante sottomissione degli islamici che pregano insieme ai cattolici contro il terrorismo. Non dicono una sola parola per invocare la Pace sulle loro nazioni martoriate dall'Occidente e sulle cataste di milioni di morti a causa dei bombardamenti USA Nato.
Opportunisti ricattati psicologicamente dai massmedia e dai governi occidentali
Criminali sono coloro che hanno distrutto la Libia, la Siria, l'Iraq, l'Afghanistan
I capi musulmani che vivono in Occidente alla ricerca di una pacca sulla spalla.. Vergogna e disonore!!

mercoledì 20 luglio 2016

Il lupo e l'agnello


Non c'è un solo paese aggredito dall'Occidente che non sia islamico. L'aggressione è stata spesso motivata da motivi speciosi e da bugie come quelle sostenute dal Segretario di Stato Usa difronte all'ONU sulle armi di distruzione di massa di Sadam Hussein. Nella storia recente l'unico paese non islamico ma ortodosso ad essere aggredito e distrutto è stata la Jugoslavia che infatti non esiste più.
La lettura dei giornali è sconcertante.Sono tutti dediti ad una campagna di avvelenamento della opinione pubblica occidentale arrivando anche a forzature stridenti e puerili per mostrare la matrice religiosa islamica degli atti terroristici che vengono compiuti.
Per quanto stia attento alla lettura dei giornali che viene fatta ogni mattino da varie fonti da radio radicale o da radio tre o da radio 24 o altro non c'è uno uno che si sottrae all'ossessione di instilllare odio verso l'Islam e paura o ribrezzo verso coloro che compiono gli attentati.
Nessuno degli illustri opinionisti si chiede come mai ci siano tanti giovani pronti a donare la vita come Kamikaze per servire la causa nella quale credono. C'è forse un solo cittadino bianco ed europeo disposto a fare da kamikaze a sostegno di una sua causa? Perchè ci sono tanti kamikaze tra gli arabi islamici? Che cosa spinge a perdere la vita in un attentato? Forse la religione o la credenza di andare dopo morto nel paradiso di Allah? Bisognerebbe tentare una analisi più attento e meno prevenuta delle persone che si sono dedicate al terrorismo. Magari sono patrioti o hanno avuto la famiglia e la casa distrutta da una bomba francese o americana,.
Non è Maometto o l'Islam che spinge avanti il terrorismo ma le guerre coloniali dell'Occidente che da oltre un secolo affliggono milioni di persone. L'Occidente ed in particolare la Francia,. gli USA e l'Inghilterra hanno aggredito e devastato una quantità impressionante di popoli dalla Somalia alla Siria alla Libia allo Afghanistan all'Iraq etc...etgcc.. Cataste di morti che si contano a milioni e non a decine o centinaia come avviene negli attentati.
Cessate le guerre coloniali cessa con esse il terrorismo. Terrorismo che è la risposta asimmetrica e disperata di coloro che non accettano il destino di morte o di profugo destinato a vivere tutta la vita in campi lager in Giordania o in Turchia o a morire affogato nel Mediterraneo.
Quello che scrivono i giornali occidentali sembra fotocopiato da cronache e narrazioni precedenti. Tutti si guardano bene dal mettere la guerra a base del terrorismo. Come se il terrorismo facesse parte di una campagna di conquista dei fantomatici sultanati che vengono inventati o creati ad hoc dagli USA come è stato per l'Isis.
Aggiungo che il terrorismo è una ottima scusa per irrigidire in senso autoritario le deboli e corrotte democrazie dell'Occidente e per sospendere diritti fondamentali delle persone come accade con la Patriot Act in Usa e con la legislazione antiterroristica vigente in Europa.

domenica 10 luglio 2016

Dallas cinquanta anni dopo

Dallas,

oggi come oltre cinquanta anni fa è il punto focale della società americana. Nel 1963 si fu ucciso Kennedy ed oggi vi sono caduti cinque agenti di polizia colpiti da un vendicatore armato oggi solitario ma non si sa ancora per quanto dei 135 neri ammazzati per le strade americane dagli agenti che sparano e poi si inventano scuse meschine come " mi aveva puntato contro un arma" ma tutti sappiamo che trattasi di menzogne che servono ai tribunali per assolverli e rimandarli in servizio con una pacca sulle spalle.

Obama primo presidente nero degli USA domani sarà a Dallas per la cerimonia funebre dei cinque agenti che l'establiscment USA ha fatto diventare una sorta di manifesto della questione nera e delle armi. Non cambierà proprio niente. Gli agenti continueranno ad essere armati e continueranno a sparare a vista sui neri sebbene la morte di alcuni di loro li ha profondamente turbati ed impauriti.

Obama si reca al funerale di Stato degli agenti ma ignora i funerali dei suoi fratelli di colore uccisi dalla polizia. Rende visibile all'America ed al mondo una scelta di campo che lui ha compiuto da un pezzo. E' con questa America che discrimina e uccide la sua minoranza nera.La polizia non sarà disarmata perchè serve a proteggere non la popolazione ma la borghesia ed i miliardari ricchi perchè cittadini di censo degni di attenzione e di rispetto,

Domani milioni di americani di colore nero sapranno ufficialmente con chi stanno il Presidente il Congresso la casta politica che dirige l'America. Gli Usa non cambiano linea perchè alla scelta di tenere sottomessa con il terrore la popolazione nera corrispondono scelte criminali di politica estera che riguardano il mondo e tanti piccoli stati dallo Yemen alla Libia all'Afghanistan devastati dai bombardamenti USA ed occupati da truppe USA e Nato senza alcuna logica spiegazione se non la menzogna del "terrorismo".

Ma gli Usa sono sull'orlo di una guerra civile e rischiano di saltare in aria. Obama dice che l'America è unita. La lingua batte dove il dente duole. L'America è divisa e potrebbe fratturarsi. Inoltre il modo come si vuole risolvere la questione interna senza niente cambiare delle modalità di comportamento della polizia lascia perplessa la opinione pubblica mondiale compresa quella per definizione filo americana senza se e senza ma dell'Occidente,

Cinque Stelle e Palestina


Cinque Stelle Israele e Palestina


alla delegazione di Cinque Stelle che sta visitando israele è stato vietato di visitare la striscia di Gaza, La motivazione è stata speciosa: pertchè controllata da una organizzazione terrorista come Hamas. Naturalmente si è trattato di un abuso perpetrato contro la popolazione palestinese di Gaza e contro una importante delegazione di parlamentari italiani.

La delegazione pentastellata ha detto che quando arriverà al governo in Italia riconoscerà lo Stato Palestinese sulla base della dottrina: due popoli due Stati.

Mi fa molto piacere la collocazione che Cinque Stelle ha assunto sulla questione palestinese. Il PD è diventato in questi anni partito apertamente filoisraeliano ed ha eletto parlamentari della comunità ebraica italiana una delle più sioniste intransigenti e mangiapalestinesi del mondo.

La posizione assunta da Di Maio e dagli altri parlamentar schiarisce la buia situazione politica italiana tutta infeudata dai sionisti diventati molto importanti per molti gtruppi politici italiani a cominciare dal PD che è il Partito di Gerusalemme in Italia.

martedì 5 luglio 2016

Enrico Mattei a Dacca



Enrico Mattei a Dacca


la tragedia di Dacca ha scoperchiato la terribile realtà del punto estremo della globalizzazione nel quale l'esistenza umana è condannata a sopravvivere ad un dollaro al giorno per dieci o dodici ore di lavoro senza altro a pretendere di diritti.

Io piango la morte non solo delle vittime del terrorismo ma anche degli stessi terroristi ragazzi che hanno deciso certo non ispirati da odio religioso come piace pensare in Occidente ma dalla dolorosa consapevolezza di essere creature umane e non schiavi per sempre di gente che viene da paesi lontani migliaia di chilometri per succhiarti ilsangue e la vita.

A Dacca il terrorismo recupera ragioni umane e sociali che ne legittimano l'esistenza. Le lotte sindacali e sociali che pur ci sono state in Bangladesch come in tutti i paesi sfruittati non sono servite a niente. Non hanno spinto il governo locale e l'occidente a riconoscere il diritto a vivere in condizione di anche minimo riconoscimento dei diritti.

A Dacca il terrorismo compie un salto di qualità nella chiarificazione delle ragioni che gli danno vita.

Nelle commemorazioni ufficiali che si sono svolte in Italia neppure una parola sulle ragioni che avevano trascinato i nostri connazionali a Dacca e della loro lunga consuetudine con una realtà della quale come tutti gli altri imprenditori stranieri sono stati fruitori-sfruttatori

Sono abbastanza vecchio per ricordare che l'Italia non è stata sempre questa Italia vile e disonesta di Mattarella e Renzi che esecra come assassini i terroristi e non ha niente da dire sui perchè e sulle ragioni che avevano trascinato tanto lontano da casa gli imprenditori uccisi. Ricordo bene l'Italia di Enrico Mattei che quando le Sette Sorelle avevano il monopolio delle sfruttamento coloniale quasi gratuito del petrolio offrì ai paesi produttori condizioni civili di parità, offri la partecipazione a tutti gli utili ritagliando per l'Eni quanto era ragionevole e giusto. Certo le Sette Sorelle e lo zio Sam fecero pagare con la vita a Enrico Mattei la rottura rivoluzionaria che aveva apportato al rapporto tra paesi consumatori e produttori di petrolio ma la storia con lui fece un balzo in avanti verso la civiltà e l'Italia segnò il ssuo nome del grande libro della civiltà umana.

La reazione della classe dirigente italiana di oggi difronte alla questione morale politica e sociale della globalizzazione è di segno criminale basato sulla indifferenza delle cause e sulla condanna senza se e senza ma del terrorismo. Essendo come ha detto Mentana gli uccisori "bestie rabbiose" non c'è alcun motivo di cambiare linea e comportamento. L'Italia non assumerà nessuna iniziativa per promuovere una intesa sui salari che avvii la liberazione milioni di schiavi. Il governo fascista del Bangladesch ritiene di non fare nulla per proteggere i suoi lavoratori ma garantisce la persistenza di condizioni allucinanti di salari e condizioni di lavoro abominevoli. Questo all'Italia sta bene, molto bene.

Il mondo di oggi in Afghanistan come in Siria come in Somalia come in Bangladesh la gente è sola con il suo dolore di fronte alla occupazione militare o alla occupazione economica. A Dacca non si uccide con i bombardamenti ma si ruba la vita a cento milioni di persone facendo pagare il costo più alto per la sopravvivenza in questo mondo in cui le istituzioni internazionali a cominciare dallo ONU sono al servizio della criminalità economica sociale e politica dei paesi capitalistici più forti.





fallimento dell'Euro



Parlare a vanvera del fallimento dell'euro è sconsiderato pericoloso e frutto di pazzia politica. Il fallimento della moneta sconvolgerebbe peggio che di una guerra mondiale e creerebbe una situazione catastrofica da fine del mondo.
Coloro che ritengono che l'Euro finirà per fallire o non si ritrovano nella sua invenzione propongano un processo di rientro nelle monete nazionali oppure in altra valuta.
Ma dire mattina mezzogiorno e sera che l'Euro è fallito è da mentecatti irresponsabili. Anche se lo dicono sapendo di dire cosa che non produrrà alcun effetto concreto. Ma scherzano con il fuoco.

domenica 3 luglio 2016

"cani rabbiosi"


"Cani rabbiosi!"

Così Mentana, direttore di Tg5, ha definito sprezzantemente i ragazzi bengalesi che si sono fatti saltare in aria nell'attentato di Dacca.
Un giudizio morale e politico sbagliato che non aiuta a capire il fenomeno del terrorismo e sopratutto non vuole comprendere le ragioni profonde serie e vere che spingono tanti giovani a sacrificare la loro vita per una causa che è insieme politica e religiosa.
Il tono di tutta la stampa italiana ed occidentale nei commenti su Dacca è più o meno quello di Mentana. Invettiva stupida ignorante o in malafede che non porterà lontano..Nessuna autocritica.

L'annunzio degli Usa di prolungare dopo 16 anni la loro permamenza in Afghanistan nel quale si trova illecitamente come forza di occupazione non è stato oggetto della benchè minima critica della intellighentia occidentale. Il colonialismo imperialista
tende ad espandersi piuttosto che a ritirarsi e dovunque vada il disordine sanguinario regna sovrano. Vedi Somalia a trenta anni dai primi bombardamenti Usa.
Perchè dovrebbe cessare il terrorismo se l'Occidente non cambia linea ma anzi tende a renderla più pesante ed opprimente?

Bossetti

Bossetti

ora fino al processo di appello nessuno parlerà più di Bossetti chiuso in un ergastolo accusato ingiustamente di avere ucciso la povera Yara che non conosceva. Nessuna indagine è stata svolta e si svolge in altra direzione ed il tempo che passa aiuta il vero assassino (a).

Forse la famiglia Bossetti non ha i mezzi per continuare a reggere l'immane guerra giudiziaria scatenata dalla procura che ha messo in campo mezzi stupefacenti come l'analisi di 18 mila DNA e di 25 mila tabulati telefonici.

Nel processo penale riformato peggio che in quello di prima se non c'è Pery Mason a difenderti sei un uomo morto. La Procura ha mezzi illimitati per costruire la sua tesi accusatoria. Mezzi che possono essere fronteggiati soltanto da gente denarosa e magari miliardaria.

Un innocente in galera e un assassino in libertà. Una ragazzina uccisa e lasciata a terra come spazzatura.

venerdì 1 luglio 2016

condanna a Bergamo


Condanna a Bergamo

I massmedia hanno le loro responsabilità morali

una pesantissima condanna all'ergastolo per Bossetti con pene accessorie come la perdita della patria potestà. Un processo senza prove costruito su una indagine che piuttosto che cercare la verità cercava soltanto un capro espiatorio.

So è fatto su Bossetti un esperimento di ricerca sui DNA. Ne sono stati fatti 18 mila e quello che si è trovato su Bossetti non è neanche il suo ma quello paterno.

La civiltà giuridica dice: in caso di dubbio assolvete! Questo processo segna l'inizio di una era giudiziaria in cui in caso di dubbio si condanna.,

http://www.corriere.it/cronache/16_luglio_02/delitto-yara-l-ergastolo-bossetti-silenzi-madre-dubbi-moglie-5-donne-chiave-dell-inchiesta-0e4bb0a0-3fce-11e6-83d3-27b43c152609.shtml

Previsioni catastrofiche




Confindustria
Se al referendum prevarrà il No sarà recessione. (sic!!)
Come farà la produzione a ridursi perchè nelle cabine elettorale prevale il No bisognerebbe davvero farselo spiegare da questi magna magna che periodicamente fanno fallire il sistema bancario italiano e tocca a noi metterci i soldi per evitare la catastrofe

Condanneranno Bossetti

Oggi condannano Bossetti
la vittima predestinata dell'orribile delitto della povera Yara, Basterebbe la circostanza di nove coltellate inferte alla povera ragazzina senza uccidere per capire che non è stato un uomo vigoroso abituato alla fatica ad uccidere ma persona diversa magari una donna o un ragazzo dell'ambiente della palestra.
Ma oramai il povero Bossetti è stato prescelto come capro espiatorio. Passerà il resto della sua vita in galera. Quanto aveva fatto per migliorare la sua vita con un duro lavoro di muratore è già finito in spese legali. Morirà povero e pazzo in qualche carcere-.