domenica 29 aprile 2012

boicottare il 1 maggio unitario

Boicottare il 1° maggio unitario
Trovo sconcertante la decisione della CGIL di celebrare il 1 maggio, festa sacra ai lavoratori di tutto il mondo, assieme a Cisl ed Uil. I tre segretari generali parleranno a Rieti. Ancora non associano l'UGL che fu della Polverini, ma la linea di tendenza muove nel senso di un triunvirato che diventa quadrunvirato per un processo di crescita "unitaria" non realizzato nel paese e con le lotte, ma nelle trattative e nei Palazzi. Mi sono domandato che cosa spinge la CGIL ad una scelta che non è apprezzata dai lavoratori e che getta una ombra sulla stessa sincerità della diversa politica fatta sull'art.18 e su tantissime altre cose rispetto a Cisl ed UIL. Si è trattato forse di una diversità tattica per tenere comunque i lavoratori dentro una linea di sostanziale adesione alle scelte del governo e del padronato e poi capitolare al momento opportuno?
C'è molta scaltrezza ed una raffinata e consumata abilità politica nel modo in cui si "costringe" la CGIL ad aderire alle scelte di politica sociale del governo e del padronato. L'ultima strepitosa novità è che non si firmano più accordi perchè il governo non riconosce alle parti legittimità per trattare e decidere su materie che riguardano il "bene" del Paese! Questa novità (che è l'atto di nascita dell'autoritarismo liberista) è stata accettata come "naturale" dalle confederazioni che si sentono sollevate dal dovere di spiegare ai lavoratori il perchè hanno firmato certi accordi regressivi per la loro condizione giuridica o salariale. Questo scaltro accorgimento serve a cancellare le tracce e mascherare le capitolazioni che si compiono nottetempo. Questa linea è stata aperta in Italia da Marchionne a Pomigliano e poi estesa dalla Fiat e dalla Confindustria in moltissime aziende. La linea di una "proposta" che nel caso della Fiat fu sottoposta ad un referendum fatto sotto la spada di Damocle: o questo oppure si chiude la fabbrica! Per le decisioni che prende il governo è previsto un passaggio soltanto in sede parlamentare. Non ho dubbi che il testo sulla riforma del mercato del lavoro sarà peggiorato da un Parlamendo in cui PDL e PD e Terzo Polo fanno a gara a chi è più a destra dell'altro.
La celebrazione unitaria del 1 Maggio è la conferma che la proposta della Fornero sul mercato del lavoro accettata da Cisl ed Uil non sarà contrastata dalla CGIL che fa balenare in un orizzonte piuttosto lontano l'ipotesi di uno sciopero generale che sarà fatto a scelte compiute e che sarà dedicato alle questioni della occupazione e della "crescita" dove è possibile dire ovvietà che non fanno male a nessuno e non mettono in discussione l'esecuzione della linea ideologica del governo.
Non c'è naturalmente una proposta capace di portare un qualche ristoro alla tristissima condizione dei lavoratori italiani. Non si parla di scala mobile che è stata demonizzata negli ultimi venti anni da quando fu cancellata da un accordo sottoscritto anche da Bruno Trentin; non si parla di introdurre il SMG, salario minimo garantito, per evitare continui splafonamenti verso il basso dei livelli salariali, specialmente degli atipici; non si parla di salario di cittadinanza per aiutare gli inoccupati a sopravvivere. Ci si limita a chiedere sempre più flebilmente una diminuzione delle tasse che pesano sui salari. Non è stato chiesto niente per l'IMU che non dovrebbe gravare sulla prima casa ed in subordine si potrebbe applicare come hanno fatto in Irlanda (100 euro) oppure rapportandola al reddito del possessore.
Queste Confederazioni portano la grave responsabilità di una riforma delle pensioni diventate le peggiori d'Europa ed anche le più povere.
Insomma l'unità tra le confederazioni del comizio di questo 1 maggio è contro i lavoratori. Si realizza nel quadro del sostegno del PD al governo Monti e dei nuovi rapporti tra PD-PDL e Terzo Polo. I lavoratori italiani sono stati posati, i loro diritti vengono misconosciuti. Non dubito che la prossima Costituzione che si sta realizzando cancellerà il lavoro come fondamento della Repubblica.
Il comizio unitario del primo maggio serve a Camusso ed alla sua maggioranza per schiacciare assieme a Cisl ed Uil la minoranza della CGIL e costringere la Fiom a "moderarsi", a cambiare linea. Come può la minoranza della CGIL resistere ad un blocco politico che riguarda il 90 per cento del Parlamento ed ad un blocco sociale che riguarda il 90 per cento dei sindacati e tutte le associazioni padronali?
Spero che gli "isolati" trovino sempre la forza di resistere e di indicare ai lavoratori l'esistenza di una scelta diversa da quella di coloro che li hanno consegnati nella mani del nemico.
Pietro Ancona









Boicottare il 1° maggio unitario
Trovo sconcertante la decisione della CGIL di celebrare il 1 maggio, festa sacra ai lavoratori di tutto il mondo, assieme a Cisl ed Uil. I tre segretari generali parleranno a Rieti. Ancora non associano l'UGL che fu della Polverini, ma la linea di tendenza muove nel senso di un triunvirato che diventa quadrunvirato per un processo di crescita "unitaria" non realizzato nel paese e con le lotte, ma nelle trattative e nei Palazzi. Mi sono domandato che cosa spinge la CGIL ad una scelta che non è apprezzata dai lavoratori e che getta una ombra sulla stessa sincerità della diversa politica fatta sull'art.18 e su tantissime altre cose rispetto a Cisl ed UIL. Si è trattato forse di una diversità tattica per tenere comunque i lavoratori dentro una linea di sostanziale adesione alle scelte del governo e del padronato e poi capitolare al momento opportuno?
C'è molta scaltrezza ed una raffinata e consumata abilità politica nel modo in cui si "costringe" la CGIL ad aderire alle scelte di politica sociale del governo e del padronato. L'ultima strepitosa novità è che non si firmano più accordi perchè il governo non riconosce alle parti legittimità per trattare e decidere su materie che riguardano il "bene" del Paese! Questa novità (che è l'atto di nascita dell'autoritarismo liberista) è stata accettata come "naturale" dalle confederazioni che si sentono sollevate dal dovere di spiegare ai lavoratori il perchè hanno firmato certi accordi regressivi per la loro condizione giuridica o salariale. Questo scaltro accorgimento serve a cancellare le tracce e mascherare le capitolazioni che si compiono nottetempo. Questa linea è stata aperta in Italia da Marchionne a Pomigliano e poi estesa dalla Fiat e dalla Confindustria in moltissime aziende. La linea di una "proposta" che nel caso della Fiat fu sottoposta ad un referendum fatto sotto la spada di Damocle: o questo oppure si chiude la fabbrica! Per le decisioni che prende il governo è previsto un passaggio soltanto in sede parlamentare. Non ho dubbi che il testo sulla riforma del mercato del lavoro sarà peggiorato da un Parlamendo in cui PDL e PD e Terzo Polo fanno a gara a chi è più a destra dell'altro.
La celebrazione unitaria del 1 Maggio è la conferma che la proposta della Fornero sul mercato del lavoro accettata da Cisl ed Uil non sarà contrastata dalla CGIL che fa balenare in un orizzonte piuttosto lontano l'ipotesi di uno sciopero generale che sarà fatto a scelte compiute e che sarà dedicato alle questioni della occupazione e della "crescita" dove è possibile dire ovvietà che non fanno male a nessuno e non mettono in discussione l'esecuzione della linea ideologica del governo.
Non c'è naturalmente una proposta capace di portare un qualche ristoro alla tristissima condizione dei lavoratori italiani. Non si parla di scala mobile che è stata demonizzata negli ultimi venti anni da quando fu cancellata da un accordo sottoscritto anche da Bruno Trentin; non si parla di introdurre il SMG, salario minimo garantito, per evitare continui splafonamenti verso il basso dei livelli salariali, specialmente degli atipici; non si parla di salario di cittadinanza per aiutare gli inoccupati a sopravvivere. Ci si limita a chiedere sempre più flebilmente una diminuzione delle tasse che pesano sui salari. Non è stato chiesto niente per l'IMU che non dovrebbe gravare sulla prima casa ed in subordine si potrebbe applicare come hanno fatto in Irlanda (100 euro) oppure rapportandola al reddito del possessore.
Queste Confederazioni portano la grave responsabilità di una riforma delle pensioni diventate le peggiori d'Europa ed anche le più povere.
Insomma l'unità tra le confederazioni del comizio di questo 1 maggio è contro i lavoratori. Si realizza nel quadro del sostegno del PD al governo Monti e dei nuovi rapporti tra PD-PDL e Terzo Polo. I lavoratori italiani sono stati posati, i loro diritti vengono misconosciuti. Non dubito che la prossima Costituzione che si sta realizzando cancellerà il lavoro come fondamento della Repubblica.
Il comizio unitario del primo maggio serve a Camusso ed alla sua maggioranza per schiacciare assieme a Cisl ed Uil la minoranza della CGIL e costringere la Fiom a "moderarsi", a cambiare linea. Come può la minoranza della CGIL resistere ad un blocco politico che riguarda il 90 per cento del Parlamento ed ad un blocco sociale che riguarda il 90 per cento dei sindacati e tutte le associazioni padronali?
Spero che gli "isolati" trovino sempre la forza di resistere e di indicare ai lavoratori l'esistenza di una scelta diversa da quella di coloro che li hanno consegnati nella mani del nemico.
Pietro Ancona

boicottare il 1 maggio unitario

Boicottare il 1° maggio unitario
Trovo sconcertante la decisione della CGIL di celebrare il 1 maggio, festa sacra ai lavoratori di tutto il mondo, assieme a Cisl ed Uil. I tre segretari generali parleranno a Rieti. Ancora non associano l'UGL che fu della Polverini, ma la linea di tendenza muove nel senso di un triunvirato che diventa quadrunvirato per un processo di crescita "unitaria" non realizzato nel paese e con le lotte, ma nelle trattative e nei Palazzi. Mi sono domandato che cosa spinge la CGIL ad una scelta che non è apprezzata dai lavoratori e che getta una ombra sulla stessa sincerità della diversa politica fatta sull'art.18 e su tantissime altre cose rispetto a Cisl ed UIL. Si è trattato forse di una diversità tattica per tenere comunque i lavoratori dentro una linea di sostanziale adesione alle scelte del governo e del padronato e poi capitolare al momento opportuno?
C'è molta scaltrezza ed una raffinata e consumata abilità politica nel modo in cui si "costringe" la CGIL ad aderire alle scelte di politica sociale del governo e del padronato. L'ultima strepitosa novità è che non si firmano più accordi perchè il governo non riconosce alle parti legittimità per trattare e decidere su materie che riguardano il "bene" del Paese! Questa novità (che è l'atto di nascita dell'autoritarismo liberista) è stata accettata come "naturale" dalle confederazioni che si sentono sollevate dal dovere di spiegare ai lavoratori il perchè hanno firmato certi accordi regressivi per la loro condizione giuridica o salariale. Questo scaltro accorgimento serve a cancellare le tracce e mascherare le capitolazioni che si compiono nottetempo. Questa linea è stata aperta in Italia da Marchionne a Pomigliano e poi estesa dalla Fiat e dalla Confindustria in moltissime aziende. La linea di una "proposta" che nel caso della Fiat fu sottoposta ad un referendum fatto sotto la spada di Damocle: o questo oppure si chiude la fabbrica! Per le decisioni che prende il governo è previsto un passaggio soltanto in sede parlamentare. Non ho dubbi che il testo sulla riforma del mercato del lavoro sarà peggiorato da un Parlamendo in cui PDL e PD e Terzo Polo fanno a gara a chi è più a destra dell'altro.
La celebrazione unitaria del 1 Maggio è la conferma che la proposta della Fornero sul mercato del lavoro accettata da Cisl ed Uil non sarà contrastata dalla CGIL che fa balenare in un orizzonte piuttosto lontano l'ipotesi di uno sciopero generale che sarà fatto a scelte compiute e che sarà dedicato alle questioni della occupazione e della "crescita" dove è possibile dire ovvietà che non fanno male a nessuno e non mettono in discussione l'esecuzione della linea ideologica del governo.
Non c'è naturalmente una proposta capace di portare un qualche ristoro alla tristissima condizione dei lavoratori italiani. Non si parla di scala mobile che è stata demonizzata negli ultimi venti anni da quando fu cancellata da un accordo sottoscritto anche da Bruno Trentin; non si parla di introdurre il SMG, salario minimo garantito, per evitare continui splafonamenti verso il basso dei livelli salariali, specialmente degli atipici; non si parla di salario di cittadinanza per aiutare gli inoccupati a sopravvivere. Ci si limita a chiedere sempre più flebilmente una diminuzione delle tasse che pesano sui salari. Non è stato chiesto niente per l'IMU che non dovrebbe gravare sulla prima casa ed in subordine si potrebbe applicare come hanno fatto in Irlanda (100 euro) oppure rapportandola al reddito del possessore.
Queste Confederazioni portano la grave responsabilità di una riforma delle pensioni diventate le peggiori d'Europa ed anche le più povere.
Insomma l'unità tra le confederazioni del comizio di questo 1 maggio è contro i lavoratori. Si realizza nel quadro del sostegno del PD al governo Monti e dei nuovi rapporti tra PD-PDL e Terzo Polo. I lavoratori italiani sono stati posati, i loro diritti vengono misconosciuti. Non dubito che la prossima Costituzione che si sta realizzando cancellerà il lavoro come fondamento della Repubblica.
Il comizio unitario del primo maggio serve a Camusso ed alla sua maggioranza per schiacciare assieme a Cisl ed Uil la minoranza della CGIL e costringere la Fiom a "moderarsi", a cambiare linea. Come può la minoranza della CGIL resistere ad un blocco politico che riguarda il 90 per cento del Parlamento ed ad un blocco sociale che riguarda il 90 per cento dei sindacati e tutte le associazioni padronali?
Spero che gli "isolati" trovino sempre la forza di resistere e di indicare ai lavoratori l'esistenza di una scelta diversa da quella di coloro che li hanno consegnati nella mani del nemico.
Pietro Ancona

boicottare il 1 maggio unitario

Boicottare il 1° maggio unitario
Trovo sconcertante la decisione della CGIL di celebrare il 1 maggio, festa sacra ai lavoratori di tutto il mondo, assieme a Cisl ed Uil. I tre segretari generali parleranno a Rieti. Ancora non associano l'UGL che fu della Polverini, ma la linea di tendenza muove nel senso di un triunvirato che diventa quadrunvirato per un processo di crescita "unitaria" non realizzato nel paese e con le lotte, ma nelle trattative e nei Palazzi. Mi sono domandato che cosa spinge la CGIL ad una scelta che non è apprezzata dai lavoratori e che getta una ombra sulla stessa sincerità della diversa politica fatta sull'art.18 e su tantissime altre cose rispetto a Cisl ed UIL. Si è trattato forse di una diversità tattica per tenere comunque i lavoratori dentro una linea di sostanziale adesione alle scelte del governo e del padronato e poi capitolare al momento opportuno?
C'è molta scaltrezza ed una raffinata e consumata abilità politica nel modo in cui si "costringe" la CGIL ad aderire alle scelte di politica sociale del governo e del padronato. L'ultima strepitosa novità è che non si firmano più accordi perchè il governo non riconosce alle parti legittimità per trattare e decidere su materie che riguardano il "bene" del Paese! Questa novità (che è l'atto di nascita dell'autoritarismo liberista) è stata accettata come "naturale" dalle confederazioni che si sentono sollevate dal dovere di spiegare ai lavoratori il perchè hanno firmato certi accordi regressivi per la loro condizione giuridica o salariale. Questo scaltro accorgimento serve a cancellare le tracce e mascherare le capitolazioni che si compiono nottetempo. Questa linea è stata aperta in Italia da Marchionne a Pomigliano e poi estesa dalla Fiat e dalla Confindustria in moltissime aziende. La linea di una "proposta" che nel caso della Fiat fu sottoposta ad un referendum fatto sotto la spada di Damocle: o questo oppure si chiude la fabbrica! Per le decisioni che prende il governo è previsto un passaggio soltanto in sede parlamentare. Non ho dubbi che il testo sulla riforma del mercato del lavoro sarà peggiorato da un Parlamendo in cui PDL e PD e Terzo Polo fanno a gara a chi è più a destra dell'altro.
La celebrazione unitaria del 1 Maggio è la conferma che la proposta della Fornero sul mercato del lavoro accettata da Cisl ed Uil non sarà contrastata dalla CGIL che fa balenare in un orizzonte piuttosto lontano l'ipotesi di uno sciopero generale che sarà fatto a scelte compiute e che sarà dedicato alle questioni della occupazione e della "crescita" dove è possibile dire ovvietà che non fanno male a nessuno e non mettono in discussione l'esecuzione della linea ideologica del governo.
Non c'è naturalmente una proposta capace di portare un qualche ristoro alla tristissima condizione dei lavoratori italiani. Non si parla di scala mobile che è stata demonizzata negli ultimi venti anni da quando fu cancellata da un accordo sottoscritto anche da Bruno Trentin; non si parla di introdurre il SMG, salario minimo garantito, per evitare continui splafonamenti verso il basso dei livelli salariali, specialmente degli atipici; non si parla di salario di cittadinanza per aiutare gli inoccupati a sopravvivere. Ci si limita a chiedere sempre più flebilmente una diminuzione delle tasse che pesano sui salari. Non è stato chiesto niente per l'IMU che non dovrebbe gravare sulla prima casa ed in subordine si potrebbe applicare come hanno fatto in Irlanda (100 euro) oppure rapportandola al reddito del possessore.
Queste Confederazioni portano la grave responsabilità di una riforma delle pensioni diventate le peggiori d'Europa ed anche le più povere.
Insomma l'unità tra le confederazioni del comizio di questo 1 maggio è contro i lavoratori. Si realizza nel quadro del sostegno del PD al governo Monti e dei nuovi rapporti tra PD-PDL e Terzo Polo. I lavoratori italiani sono stati posati, i loro diritti vengono misconosciuti. Non dubito che la prossima Costituzione che si sta realizzando cancellerà il lavoro come fondamento della Repubblica.
Il comizio unitario del primo maggio serve a Camusso ed alla sua maggioranza per schiacciare assieme a Cisl ed Uil la minoranza della CGIL e costringere la Fiom a "moderarsi", a cambiare linea. Come può la minoranza della CGIL resistere ad un blocco politico che riguarda il 90 per cento del Parlamento ed ad un blocco sociale che riguarda il 90 per cento dei sindacati e tutte le associazioni padronali?
Spero che gli "isolati" trovino sempre la forza di resistere e di indicare ai lavoratori l'esistenza di una scelta diversa da quella di coloro che li hanno consegnati nella mani del nemico.
Pietro Ancona

sabato 28 aprile 2012

Trent'anni dopo

.Trent'anni dopo.
Vidi per l'ultimo volta Pio La Torre il pomeriggio prima della sua uccisione. Ci siamo trovati ai funerali della mamma di un compagno. Come sempre era naturalmente sorridente e pieno di vitalità. Niente lasciava presagire la morte che già aveva steso su di lui una terribile ombra. Il suo programma era: pace, lotta alla mafia e sviluppo e lo portava avanti con grandissima tenacia e ottimismo contagioso. Nei pochi mesi che era stato alla direzione del PCI aveva messo sottosopra la Sicilia, aveva svegliato in ognuno di noi, in diecine di migliaia di compagne e compagni, le pulsioni profonde che ci portiamo dentro e che a suo tempo decisero della nostra scelta politica. I siciliani che, come scrisse Engels hanno un'anima rivoluzionaria che dorme ma non muore mai sotto quella che si acconcia ai tempi (caliti iungu ca passa la china) lo capirono ed accorsero a diecine di migliaia a Comiso . Pio scosse l'albero della Sicilia e copiosi frutti rotolarono ai nostri piedi. Migliaia di ragazze e ragazze avevano visto nella lotta contro i missili, contro la mafia e per lo sviluppo la strada per cambiare davvero e nel profondo lo stato della nostra infelice regione. A Comiso reincontrai compagni socialisti che non vedevo più nelle sezioni da molto tempo e che venivano perchè avevano intuito che finalmente avevamo una guida certa nella lotta politica, un compagno di cui potersi fidare. Un sentimento simile a quello che dovevano provare i descamisados messicani quando stavano con Zapata.
Questa lotta contro i missili non era condivisa dalla Direzione del PCI di cui La Torre era autorevole membro. Non ci fu mai un forte documento di appoggio alle innumerevoli manifestazioni che si fecero a Comiso. A quanto ne so, lo lasciarono fare ma senza appoggiarlo nè condividerlo. L'enorme agitazione antimissili in Sicilia era certamente fonte di grande imbarazzo per il processo di occidentalizzazione del PCI. Lo stesso Berlinguer dichiarava di sentirsi assai più al sicuro aldiqua della cortina di ferro e sotto l'ombrello della Nato.
L'altra pagina dell'agenda di Pio era la lotta alla mafia nella quale ha dato un contributo che resterà nella storia del Paese. Con quella che poi divenne la legge Rognoni-La Torre introdusse il reato di associazione mafiosa che fino allora non era riconosciuto e la confisca dei beni posseduti dai mafiosi. Togliamo "la roba" alle famiglie mafiose e perderanno la ragione della loro attività criminale. Questa legge ha dato l'avvio ad una importante legislazione antimafia sulla quale si sono forgiati magistrati di grandissimo valore come Ingroa, Scarpinato e tantissimi altri che sarebbe troppo lungo elencare.
Nella lotta per la pace, contro la mafia e per lo sviluppo, Pio assegnava un ruolo fondamentale alle organizzazioni di massa. CGIL, CISL ed UIL percossero un lungo tratto di strada con Pio. I socialisti con Salvatore Lauricella Presidente dell'Ars ed Anselmo Guaraci segretario del partito collaborarono nonostante le diffide che arrivavano da Roma financo con corsivi di Craxi sull'Avanti!
La bella stagione politica animata dalle lotte organizzate da Pio finì con il suo assassinio che certamente è maturato in ambienti mafiosi ed internazionali disturbati dalla sua inosservanza della dottrina di Jalta. Chi tocca il filo-spinato dello equilibrio muore! Così è stato per Pio La Torre che non si piegò alla real politik e con la generosità straordinaria che lo animava mise in discussione il diritto degli USA di installare una base in Sicilia, la pretesa della mafia di governare il processo politico ed economico sostenendo il diritto ad uno sviluppo economico non colonialistico.
A distanza di trenta anni dal suo martirio condiviso dal suo fedele compagno Rosario Di Salvo, l'Italia è lardellata da 113 basi militari USA, in Sicilia oltre Sigonella abbiamo il mostruoso orecchio elettronico di Niscemi che spia il mondo, dai nostri aeroporti si dipartono i Drone, i terribili aerei sprovvisti di pilota che vanno a seminare il terrore e la morte in lontani e sperduti villaggi abitati da povera gente ma agognati dagli USA per il loro impero planetario.
A distanza di trenta anni gli epigoni del PCI di Pio La torre collaborano con un presidente della regione accusato di contiguità con la mafia dai giudici di Catania, ma che non si dimette perchè come Monti ha l'appoggio di tutta l'assemblea legislativa.
La cerimonia di ricordo di Pio è stata ritualizzata e con ciò stesso svuotata di contenuto. Nessuno confronta la Sicilia che voleva e stava costruendo Pio con quella di Lombardo e dell'attuale gruppo dirigente del PD. Siamo andati molto oltre il consociativismo. Siamo all'aggregazione di un unico blocco sociale e politico a difesa degli interessi del capitale e della rendita.
Pietro Ancona

Trent'anni dopo

.







Trent'anni dopo.
Vidi per l'ultimo volta Pio La Torre il pomeriggio prima della sua uccisione. Ci siamo trovati ai funerali della mamma di un compagno. Come sempre era naturalmente sorridente e pieno di vitalità. Niente lasciava presagire la morte che già aveva steso su di lui una terribile ombra. Il suo programma era: pace, lotta alla mafia e sviluppo e lo portava avanti con grandissima tenacia e ottimismo contagioso. Nei pochi mesi che era stato alla direzione del PCI aveva messo sottosopra la Sicilia, aveva svegliato in ognuno di noi, in diecine di migliaia di compagne e compagni, le pulsioni profonde che ci portiamo dentro e che a suo tempo decisero della nostra scelta politica. I siciliani che, come scrisse Engels hanno un'anima rivoluzionaria che dorme ma non muore mai sotto quella che si acconcia ai tempi (caliti iungu ca passa la china) lo capirono ed accorsero a diecine di migliaia a Comiso . Pio scosse l'albero della Sicilia e copiosi frutti rotolarono ai nostri piedi. Migliaia di ragazze e ragazze avevano visto nella lotta contro i missili, contro la mafia e per lo sviluppo la strada per cambiare davvero e nel profondo lo stato della nostra infelice regione. A Comiso reincontrai compagni socialisti che non vedevo più nelle sezioni da molto tempo e che venivano perchè avevano intuito che finalmente avevamo una guida certa nella lotta politica, un compagno di cui potersi fidare. Un sentimento simile a quello che dovevano provare i descamisados messicani quando stavano con Zapata.
Questa lotta contro i missili non era condivisa dalla Direzione del PCI di cui La Torre era autorevole membro. Non ci fu mai un forte documento di appoggio alle innumerevoli manifestazioni che si fecero a Comiso. A quanto ne so, lo lasciarono fare ma senza appoggiarlo nè condividerlo. L'enorme agitazione antimissili in Sicilia era certamente fonte di grande imbarazzo per il processo di occidentalizzazione del PCI. Lo stesso Berlinguer dichiarava di sentirsi assai più al sicuro aldiqua della cortina di ferro e sotto l'ombrello della Nato.
L'altra pagina dell'agenda di Pio era la lotta alla mafia nella quale ha dato un contributo che resterà nella storia del Paese. Con quella che poi divenne la legge Rognoni-La Torre introdusse il reato di associazione mafiosa che fino allora non era riconosciuto e la confisca dei beni posseduti dai mafiosi. Togliamo "la roba" alle famiglie mafiose e perderanno la ragione della loro attività criminale. Questa legge ha dato l'avvio ad una importante legislazione antimafia sulla quale si sono forgiati magistrati di grandissimo valore come Ingroa, Scarpinato e tantissimi altri che sarebbe troppo lungo elencare.
Nella lotta per la pace, contro la mafia e per lo sviluppo, Pio assegnava un ruolo fondamentale alle organizzazioni di massa. CGIL, CISL ed UIL percossero un lungo tratto di strada con Pio. I socialisti con Salvatore Lauricella Presidente dell'Ars ed Anselmo Guaraci segretario del partito collaborarono nonostante le diffide che arrivavano da Roma financo con corsivi di Craxi sull'Avanti!
La bella stagione politica animata dalle lotte organizzate da Pio finì con il suo assassinio che certamente è maturato in ambienti mafiosi ed internazionali disturbati dalla sua inosservanza della dottrina di Jalta. Chi tocca il filo-spinato dello equilibrio muore! Così è stato per Pio La Torre che non si piegò alla real politik e con la generosità straordinaria che lo animava mise in discussione il diritto degli USA di installare una base in Sicilia, la pretesa della mafia di governare il processo politico ed economico sostenendo il diritto ad uno sviluppo economico non colonialistico.
A distanza di trenta anni dal suo martirio condiviso dal suo fedele compagno Rosario Di Salvo, l'Italia è lardellata da 113 basi militari USA, in Sicilia oltre Sigonella abbiamo il mostruoso orecchio elettronico di Niscemi che spia il mondo, dai nostri aeroporti si dipartono i Drone, i terribili aerei sprovvisti di pilota che vanno a seminare il terrore e la morte in lontani e sperduti villaggi abitati da povera gente ma agognati dagli USA per il loro impero planetario.
A distanza di trenta anni gli epigoni del PCI di Pio La torre collaborano con un presidente della regione accusato di contiguità con la mafia dai giudici di Catania, ma che non si dimette perchè come Monti ha l'appoggio di tutta l'assemblea legislativa.
La cerimonia di ricordo di Pio è stata ritualizzata e con ciò stesso svuotata di contenuto. Nessuno confronta la Sicilia che voleva e stava costruendo Pio con quella di Lombardo e dell'attuale gruppo dirigente del PD. Siamo andati molto oltre il consociativismo. Siamo all'aggregazione di un unico blocco sociale e politico a difesa degli interessi del capitale e della rendita.
Pietro Ancona

venerdì 27 aprile 2012

la pedagogia della destra liberista

Nell'accanimento di Monti e della sua squadra nel perseguimento di una pressione fiscale diventata intollerabile per i ceti popolari ed anche per parte del ceto medio non c'è solo la necessità di spremere il massimo per tirare fuori l'Italia dalla crisi ma un perverso disegno pedagogico di modellare la società secondo i dettami del fondamentalismo liberista. Una società asolidale costituita da individui che sono in competizione tra di loro il cui valore assoluto è il profitto. Il governo Monti non è un governo tecnico che rischiando l'impopolarità deve salvare l'Italia dal default ma un governo politico- ideologico che protegge i ricchi e gli oligarchi e che non intende cambiare un sistema iniquo, non vuole restringere la forbice sociale. E' provato che si possono ricavare diecine di miliardi di euro non solo dalla tassazione dei patrimoni ma anche dalla riduzione degli stipendi dei managers e degli amministratori e dalla soppressione di migliaia di consigli di amministrazione pubblico-privato che costano miliardi su miliardi. Quella che individuiamo come iniquità delle misure governative in effetti sono il prodotto di una scelta ideologica che attribuisce a determinate elites diritti e privilegi che vengono negati alla generalità delle persone. Le scelte che vengono compiute non sono quindi tecniche o meramente economiche ma ideologiche. Si vuole plasmare la società italiana in anglosassone distruggendone il fondo di solidarietà che deriva dalla Costituzione e da quella che fu la cultura politica dei cattolici dei comunisti e dei socialisti. Il fatto che quasi tutto il Parlamento ed il Presidente della repubblica appoggino le decisioni di questo governo è un colpo di Stato che stiamo subendo.

giovedì 26 aprile 2012

dalla strage di Breivich ad Hollande

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AltroPietro Ancona
circa un'ora fa ·
.Dalla strage di Breivich ad Hollande

Non posso fare a meno di pensare alla strage dei cento giovani socialisti norvegesi falciati a colpi di mitra mentre erano radunati in un loro convegno estivo inseguiti ed uccisi nel fiore della primissima giovinezza. Avevano il torto di essere socialisti di credere in una società basata sulla giustizia e sull'eguaglianza. Chi li ha uccisi senza alcuna pietà non si dichiara pentito ed è attualmente sotto processo.
La legge norvegese non prevede la pena di morte e neppure l'ergastolo. Può darsi che se la caverà con 21 anni di reclusione o con l'internamento in un manicomio criminale.
Sono portato a credere che questa strage non sia opera di un pazzo forsennato di estrema destra anche se Breivich fa di tutto per farcelo credere . Credo che questo assassino sia il terminale di una cospirazione internazionale rivolta ad impedire che la socialdemocrazia o il comunismo abbiamo delle possibilità di successo in Europa. Vorrei ricordare l'uccisione di Oscar Palme in Svezia, le dimissioni imposte a Papandreu, il terrorismo finanziario fatto all'indomani del successo seppur limitato di Hollande in Francia. Sono convinto che i governi di destra sono l'unica possibilità che ci viene concessa dagli USA e dal capitalismo finanziario. Hollande, Papandreu o gli altri socialisti europei non sono per niente alternativi e diversi dai liberisti. Bersani in Italia farebbe e fa la stessa politica di Monti e di Berlusconi. Eppure non viene concesso alcun credito e non sarà consentito un loro governo del Paese. C'è una sorta di chiamata alle armi del capitalismo che probabilmente non risparmierà lo stesso Obama anche se costui è stato la continuazione di Bush nei progetti di colonizzazione del mondo e di imperio economico.
Sono molto colpito della scarsa reattività dei socialisti nei quali prevale la tendenza ad assimilarsi alle politiche liberiste, a mimetizzarsi, a subire le politiche di spoliazione dei diritti della classe operaia e del ceto medio. I comunisti di Melanchon, di La Fontaine, di Ferrero anche se combattono con maggiore vivacità le politiche antisociali ed antioperaie in politica estera sono allineati ai giudizi ed alle iniziative militari della Nato e votano nei Parlamenti i crediti di guerra.
Insomma l'offensiva capitalistica che va dalla strage dei giovani norvegesi al terrore finanziario contro Hollande non viene contrastata. Non possiamo aspettarci niente di buono. Dalla politica europea non arriva nessun segnale. La cometa che dovrebbe guidarci non è ancora apparsa.
Insomma non credo proprio che Hollande sarà eletto anche se i francesi disprezzano la politica filotedesca di Sarcozy.

Gramsci, Camusso, Occupy Wall Street

Gramsci

Leggevo ieri sera in Risorgimento di Gramsci considerazioni sulla limitata autonomia dell'Italia rispetto la Francia e l'Inghilterra e come le sue politiche fossero già allora subalterne. Pare che non solo la Resistenza ma neppure il Risorgimento avesse affrancato l'Italia rendendola autonoma e non pedina di altrui politiche. Insomma c'è una sorta di difetto genetico che come nazione ci portiamo appresso e che deriva dalla inadeguatezza delle classi dirigenti e dai loro rapporti opportunistici internazional


Riflessione critica 25 aprile e 1 maggio

Bisognerebbe riflettere sullo svuotamento e sulla banalizzazione delle due due importanti feste della sinistra italiana: il 25 aprile ed il 1 maggio. Il 25 aprile celebra una liberazione che però ha dato vita ad un'altra occupazione che asfissia l'Italia. Siamo stati liberati dai tedeschi ed occupati dagli americani ed ora anche dalla BCE e dal FMI. Il 1 Maggio viene celebrato da Bonanni Angeletti e Camusso insieme e già questo sconcerta e rende assai discutibili i contenuti e le scelte della festa. Che cosa dobbiamo fare? Celebrare il 1 Maggio lontano da CGIL CISL ed UIL, celebrare il 25 aprile attorno alle 113 basi militari USA in Italia chiedendone lo smantellamento. Questo dovremmo fare!

1 Maggio di Occupy Wall Street
Il 1 maggio sarà celebrato, come al solito, dai tre segretari generali cgil cisl uil quest'anno a Rieti, Avrebbero potuto invitare la Marcegaglia e la Fornero ed avrebbero insieme potuto ricordare tutta la loro recente storia di lotta ai diritti dei lavoratori. C'è molta manfrina quando Bonanni ed Angeletti dicono si e la Camusso finge di dire no per tenere a bada la base recalcitrante della CGIL e della Fiom che tanto non va via perchè non sa dove sbattere la testa. A Roma ci sarà il solito appuntamento ipercommerciale del concerto che drogherà per ore centinaia di migliaia di giovani che appunto vogliono stordirsi e drogarsi per non pensare a 2 o al 3 di maggio. Meglio che ci dedichiamo al 1 maggio in USA e seguire i giovani che hanno fatto la guerra a WallStreet affrontando anche disagi fisici notevoli come dormire all'addiaccio con la neve alta attorno.

mercoledì 25 aprile 2012

Napolitano, Preve ed i dieci piccoli indiani di Agata christie

Una posizione dalla quale diffidare: il filosofo Preve che sembrava di area marxista dichiara che se fosse francese voterebbe Le Pen. Lo dice per voglia di stupire o per una acrobatica piroetta della sua posizione antiglobalista? Certo è che il nazionalismo di Le Pen come il localismo di Bossi non hanno niente a che spartire con la difesa della identità e dei valori dei popoli. L'identità di LaPen fa violenza alla identità degli altri e specialmente a quella musulmana. E' una identità suprematista. Invito gli amici a diffidare da pensatori che pensano di sbalordirci con la originalità della loro elaborazione e poi finiscono con l'avere posizioni più più vecchie della cucca arcinote nella storia europea. Sono le posizioni dello sciovinismo fascista e nazista.
http://www.antimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2020%3Afrancia-votare-per-il-front-national&catid=125%3Afrancia
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Dieci piccoli indiani

Sono troppo sospettoso o addirittura paranoico se penso che anche la Germania finirà male come tutti noi? Mi pare di scorgere il gioco dei dieci piccoli indiani di Agata Christie. Ad uno ad uno siamo destinati a scomparire. Dopo di noi la ricca Olanda e la Francia compagna di avventure coloniali sanguinarie degli USA e della Gran Bretagna. Ma chi può davvero dirci che la Germania sarà risparmiata? E come potrà essere risparmiata se in Europa i suoi prodotti in pochi saranno in grado di continuare a comperarli? Quante auto tedesche si venderanno ancora in Italia? Il progetto dei Grandi Squali di WallStreet e della Casa Bianca non mi pare quello di una Europa a due o tre velocità ma di una Europa con il culo per terra......



Napolitano eed i Palazzi della Politica
Le posizioni di Napolitano sono sempre più inaccettabili. Difende i Palazzi della Politica e bolla per antipolitica ogni critica. La realtà dei guasti operati dalla politica in Italia superano ogni immaginazione. Ieri sera, a Ballarò, è stato affermato e non è stato smentito ma anzi documentato che le istituzioni locali come i comuni hanno dato vita a migliaia e migliaia di società che pagano stipendi favolosi ai lori amministratori. Uno, ieri sera, ha affermato che guadagna "soltanto" 230 mila euro l'anno. Solo il Comune di Milano ha un elenco di società partecipate di otto pagine. Il costo di queste pletora immensa di enormi e voraci parassiti costa 1 miliardo e duecento milioni l'anno. Napolitano difende tutto questo mentre ci viene comunicata l'addizionale sulla immondizia che diventa la terza tassa dopo l'IMU e la tassa di scopo.

martedì 24 aprile 2012

L'ideologia

Il totalitarismo dell'ideologia liberista

Si sono dette e scritte cose terribili sul potere dell'ideologia comunista e sulla sua pesante funzione di irrigidimento dei popoli e delle nazioni dentro schemi assoluti ed indiscutibili nei quali stare ingabbiati.L'ideologia comunista è diventato nel linguaggio massmediatico "l'ideologia" tour cour dalla quale bisogna guardarsi se vogliamo preservare la nostra libertà e la democrazia. E' stato diffuso una immagine caricaturale della ideologia dentro la quale sta la dittatura la perdita dei beni personali e quanto altro si possa pensare del totalitarismo.
Eppure, a ben guardare, non c'è uno Stato comunista eguale all'altro. La Cina di Mao Tze Dong dalla grande marcia alla rivoluzione culturale è stata diversa dalla URSS di Lenin e Stalin. Il Vietnam di Ho Chi Minh, la Cuba di Fidel Castro, la Germania di Honecher, L'Albania di Hoxha, la Jugoslavia di Tito e le altre repubbliche popolari hanno avuto una loro precisa identità e, nonostante la guerra fredda ed il durissimo accerchiamento capitalistico, hanno potuto svilupparsi ognuno secondo la propria vocazione. Il ruolo dell'URSS di Stato guida nonostante i limiti imposti da un nemico sempre pronto ad azzannare come si è visto in Polonia in Ungheria ed in Cecoslovacchia è stato discusso tanto è vero che i comunisti italiani si inventarono l'eurocomunismo. Ci fu addirittura una stagione culturale di fioritura del socialismo dei tanti fiori. Dentro il PCI italiano c'erano tendenze profondamente diverse capeggiate da Giorgio Amendola e da Pietro Ingrao. Lo stesso Stalin suggeriva vie diverse da quella della dittatura del proletariato. L'organizzazione di regolazione internazionale dell'economia il Comecon aveva un rapporto di grande democrazia economica che garantiva l'integrazione ed il libero scambio dei prodotti,della tecnologia e del sapere. Se confrontiamo il rapporto tra l'URSS ed i paesi comunisti dell'Est europeo con quello che esiste da USA ed Europa Occidentale ci rendiamo conto del carattere non imperialistico dell'URSS e della sua disponibilità non ad assorbire risorse dagli altri ma invece di erogare cooperazione e benessere e della sua superiorità rispetto all'avidità statunitense.
Il peso dell'ideologia capitalistica è oggi di gran lunga più potente più forte e più coercitivo del comunismo. Il liberismo tende a diventare l'unica ideologia, l'unica dittatura economica su tutto il mondo ed è in espansione attraverso diversi tipi di guerra militare economica e finanziaria. Oggi, appena avuto il risultato delle elezioni francesi, l'Impero ha scatenato il finimondo attraverso l'impazzimento delle borse e l'aggressione ai titoli di stato. Nel giro di qualche ora, le TV americane hanno descritto una Francia completamente diversa da quella civilissima ed idilliaca che avevano descritto fino a qualche ora prima, una Francia in preda a contorcimenti sociali. Sono stati ripresentati al pubblico americano i filmati delle sommosse alle benlieu e si è sparso il terrore su una Francia che trasgredisce i comandamenti del Fondo Monetario Internazionale e della BCE. Gli USA non si fermeranno qui e getteranno tutto il loro peso nella mischia per impedire la sconfitta di Sarcozy. Tutta l'area occidentale è soggetta alle terribili oscillazioni telluriche imposte dal gruppo di WallStreet che - come ha scritto Prodi qualche tempo fa sul Messaggero - manovra 12 mila miliardi di euro ed è capace di rovinare gli Stati che debbono essere rovinati secondo i piani "segreti" discussi a Bilderberg ed alla Trilaterale o declassati o impoveriti secondo gli interessi statunitensi. Alcuni Stati esterni all'area euroatlantica ma giudicati vitali per gli interessi USA vengono aggrediti militarmente e distrutti. Alla loro testa vengono messi liberisti spesso formati nelle Università USA come il gruppo dirigente che è stato insidiato in Libia. Il liberismo sta provocando la scomparsa del ceto medio che è stato alla base della civiltà europea postbellica. Cinquecento milioni di persone vengono impoverite da una dittatura fiscale dettata dalla Casa Bianca,dalla riduzione del welfare, dalla disoccupazione, dalla perdita dei diritti. Obiettivo speciale di questa campagna ideologica che dovrà sfociare in una società dell'1 per cento (come quella americana) sono gli impiegati statali e della pubblica amministrazione. Con la loro decimazione e poi sparizione si distruggerà lo zoccolo duro del ceto medio. La tecnica di questa distruzione che si va accelerando è sorniona: prima costringono i governi ad attuare politiche restrittive e poi li rimproverano di non fare niente per la "crescita". Tutto e il contrario di tutto diventano capi di accusa e causa di rovina delle nazioni. Coloro che non si adeguano vengono spazzati via. Papandreu voleva fare un referendum fu minacciato di morte ed ha dovuto lasciare. Nel giro di pochi mesi l'Impero ha installato Draghi,Papademos, Monti, Lagarde, Rojas in punti chiave.La posizione defilata che la Gran Bretagna mantiene rispetto l'Europa potrebbe farci pensare che neppure la Germania è al riparo da un attacco alla sua prosperità ed al suo ruolo nel mondo. Gli anglosassoni vogliono essere padroni assoluti. Non dimentichiamo che la Germania a quasi settanta anni dalla fine della guerra è infarcita di basi militari statunitensi come l'Italia. Germania ed Italia sono considerati tutt'ora nazioni sconfitte ed oc cupate. Non c'è alcun dubbio che siamo dentro un possente e violento processo di americanizzazione della società europea che si sta dando parametri del tutto simili a quelli USA. L'Europa viene severamente punita per la sua scelta dell'Euro e l'Euro viene usato dai banchieri come strumento contro l'Europa. Con il potere delle banche e delle armi si sta ridisegnando la geografia economica del mondo.
Un processo che potrebbe essere bloccato soltanto da una grande rivolta sociale che però oggi non ha gli strumenti per potersi realizzare.La sinistra europea non dispone di una forte ideologia comunista capace di mobilitare le masse. I sindacati sono diventati mere entità di servizio. Gli scioperi generali che sono riusciti a fare vengono svuotati e ritualizzati. Mezzora dopo lo sciopero generale tutto è come prima e peggio di prima.- Vedi Grecia, Francia, Spagna, Portogallo. Il potere non cambia registro.
L'ideologia liberistica è diventata fondamentalista e radicale. Persegue lo scopo del lavoro a costo zero (è accaduto nel 1929), non accetta la correzione keinesiana. Vuole tutto per se sopprimendo i consumi interni. Vuole una società in cui i ricchi non pagano tasse ed i poveri vivano indebitati con le carte di credito nutrendosi e vestendosi negli ipermercati WalMart di roba di infima qualità accessibile. Non fatevi ingannare dal sornione Presidente americano e dalle sue finte battaglie per fare pagare le tasse ai ricchi o riformare l'assistenza sanitaria. Mai l'America è stata tanto compatta nelle sue istituzioni e questo è ben saputo dai movimenti popolari che il 1 maggio festeggeranno dopo un secolo la ricorrenza del lavoro. Ma forse la rivoluzione mondiale comincerà dagli USA, dal grande movimento anticapitalistico ed autogestionario.
Pietro Ancona
http://www.disinformazione.it/basiusa.htm

lunedì 23 aprile 2012

25 aprile 2012 nell'Italia occupata

25 aprile 2012 nell'Italia occupata




Nel più inquieto clima sociale degli ultimi decenni, domani ricorderemo il 25 aprile che Tremonti e Berlusconi volevano abolire assieme al 1 Maggio ed al 2 giugno le tre fondamentali ricorrenze della democrazia italiana.

A suo tempo la reazione più energica alla proposta del governo fu dell'Anpi. Non ricordo una forte reazione della CGIL o del PD che si limitarono a manifestare il loro disaccordo.

La festa della Liberazione sarà celebrata quest'anno da un governo che ha instaurato una sorta di dittatura fiscale sul ceto medio e sulla classe operaia e che ha quasi azzerato le più significative conquiste del lavoro come l'art.18, il diritto ad un contratto nazionale, il diritto ad un salario equo. La linea di tendenza nella quale il governo iscrive la sua politica sindacale è quella del deprezzamento e dello svilimento del lavoro che viene remunerato con retribuzioni sempre più basse ed oramai insufficienti a garantire una esistenza decorosa ai lavoratori ed alle loro famiglie. Nel mirino del governo è anche tutto il welfare. Le pensioni sono stati portate quasi a 70 anni e falcidiate, la scuola ha imboccato la strada della privatizzazione assieme alla sanità. Privatizzazioni che si faranno alla "italiana" e cioè a spese sempre dello Stato come avviene già per le ferrovie e le telecomunicazioni.

Ma la Festa della Liberazione dovrebbe farci riflettere non soltanto sul fallimento della difesa della Costituzione specialmente nella sua parte fondamentale che riguarda il lavoro ed il welfare ma anche sulla occupazione militare ed economica dell'Italia che mai come adesso è prigioniera delle forze che dominano il campo euro-atlantico.

Con l'Euro abbiamo perduto la sovranità nazionale. Siamo stati tutti europeisti pensando alla Europa della pace e della grande integrazione economico-sociale dei popoli. Oggi l'Europa è militarista, braccio armato degli USA nel mondo e si è data una dottrina sociale basata soltanto sugli interessi delle aziende e del capitale.

Dobbiamo riflettere sulla pesantezza della occupazione militare dell'Italia. 113 basi militari, depositi di bombe nucleari ed attrezzature per spiare il mondo e per l'uso degli spaventosi aerei senza pilota ci tengono sotto stretto controllo. L'Italia è territorio colonizzato dagli USA che nelle enclavi che si sono attribuiti esercitano un dominio assoluto. Anche se abbiamo qualche generale nella Nato non contiamo niente nella gestione della difesa del nostro Paese. L'Italia è ha più una politica estera autonoma. Può agire soltanto nello stretto ambito secondario che ci concedono gli USA.

Una celebrazione fatta soltanto di rievocazione dei valori e delle gesta della resistenza è diventata insufficiente ed inutile. Dobbiamo cominciare a pensare ad un 25 aprile di Liberazione dalla quasi secolare occupazione USA del nostro territorio e dalla nostra dipendenza-prigionia dall'Euro e dalla Unione Europea.

Insomma la strada che abbiamo fin qui percorso di cittadinanza dentro l'alleanza occidentale e di europeismo è diventata contraria agli interessi nazionali. Restare dentro l'euro-atlantismo aggraverà la condizione di subalternità dell'Italia e di disfacimento dei valori e degli interessi che la Costituzione ha finora protetto. La Costituzione è diventata carta straccia dentro l'UE e le istituzioni della nostra democrazia a cominciare dal Parlamento non contano più niente. Non sarà facile liberarci dei ceppi che ci tengono prigionieri ma non possiamo neppure rassegnarci a diventare una mera espressione geografica come sosteneva già al Congresso di Vienna del 1815 Metternich. Inoltre non siamo stinchi di santo e ci comportiamo in modo indegno con gli immigrati. Inoltre abbiamo massacrato i libici, gli irakeni e gli afghani come killers degli americani. Ci siamo muniti di lagers c he tengono persone prigioniere anche per 18 mesi senza ragione. Oggi la condizione dell'Italia è peggiore e meno significativa di quella che ha avuto dall'Unità fino al patto d'acciaio con la Germania. Inoltre stiamo subendo un processo di deindustrializzazione e di colonizzazione economica che ci farà regredire dal ruolo di seconda potenza manifatturiera dell'Europa. Ma tutto si tiene e non avremo libertà economica se non riconquisteremo la libertà politica.

Pietro Ancona








mercoledì 18 aprile 2012

Monti è depresso?

Ho l'impressione che ci sia un cambiamento di fase in Mario Monti.Ha un'aria stanca ed è meno brillante ed arrogante di qualche mese fa. Questo da quando è stato maltrattato dal Jornal Wall Street e cioè dall potentato finanziario che lo ha investito del compito di guidare l'Italia. Si è reso conto che ai segretari dei tre partiti che lo appoggiano la situazione italiana non importa quasi niente. Ad Alfano interessano le frequenze televisive, la Rai, la legge sulla corruzione e sulle intercettazioni telefoniche.A Bersani interessa che i partiti mantengano il finanziamento attuale forse perchè ha già cartolarizzato quanto gli tocca e lo ha già incassato. Alla Confindustria interessa la "flessibilità in entrata" ed alla CGIL di barcamenarsi tra governo e lavoratori. Insomma si rende conto che anche se l'Italia brucia i signori che lo circondano penseranno soltanto a se stessi ed a niente altro.L'approvazione dell'obbligo di pareggio di bilancio dal senato non è riuscita a fare sorridere il nostro Presidente del Consiglio che parla sempre più frequentemente di rischio Grecia. Ho l'impressione che sia davvero spaventato e forse ha saputo dai suoi amici della Goldmann Sacks qualcosa di grave che "il mercato" sta preparando per l'Italia..... O forse è spaventato della terribile mazzata che si accinge a sferrarci sulla testa e ci guarda con gli occhi sfuggenti ed incerti?

scampoli da facebok

Il grande coraggio della Presidentessa dell'Argentina Cristina Fernandez. Nazionalizza la compagnia petrolifera Repsol, Rabbiosa reazione della Spagna appoggiata dalla UE e dagli USA. Si minaccia di fare dell'Argentina una "appestata" del mondo secondo la tecnica usuale al banditismo euroatlantico verso i paesi "ribelli". la repsol aveva messa gli occhi su un enorme giacimento di petrolio scoperto ai piedi delle Ande.Nel mondo c'è qualcuno che non si piega davanti alla potenza della mafia dei petrolieri, dei banchieri, dei militari dell'Occidente.




Sono contrario al domicilio coatto di chiunque. Infliggere il domicilio coatto a persona che ha scontato anni di carcere per mafia costituisce un supplemento di pena incostituzionale inutile e dannoso. Assegnare persone già condannate per mafia al Nord è diffamatorio per le popolazioni siciliane. Perchè Riina dovrebbe delinquere se resta a Corleone o a Palermo e non delinquere se viene trasferito a
Padova o altrove? Per lontananza dai luoghi malfamati e per resistenza ambientale dei luoghi che vengono assegnati? La protesta della Provincia di Padova è degna di querela. Non ha al cun diritto un Presidente di Provincia di dire chi può e chi non può abitare così come abusa lo Stato dei suoi poterI quando obbliga un cittadino a stare in un determinato luogo. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/18/salvatore-riina-giorni-padova-provincia-vuole/205313/



Il governo Monti si disvela per quello che è: la continuazione del governo Berlusconi che il PD ritiene di potere appoggiare apertamente. Stanotte ABC e Monti hanno raggiunto una intesa sulla cosidetta "flessibilità in entrata" che consiste nella possibilità delle imprese di assumere a condizioni di schiavismo i nuovi lavoratori in deroga al diritto ad un equo contratto. La legge Biagi continua a fornire un enorme campionario di contratti atipici. La flessibilità in entrata permette non solo di eludere i diritti ma anche di corrispondere salari bassissimi anche del cinquanta o sessanta per cento inferiori ai minimi salariali. Ma Bersani e la CGIL si guardano bene dal chiedere una legge sul Salario Minimo Garantito


L'Occidente si è creata una specie di Nato tra i paesi arabi con la quale fa le operazioni sporche di sangue che non può condurre direttamente per via del veto russo-cinese. La Siria non viene mollata dai mastini arabi ricchissimi di petrodollari con i quali finanziano eserciti privati di assassini al servizio degli interessi degli USA e di Israele. Continuerà l'assedio e la guerra fino alla uccisione di Assad. Intanto si ricattano Russia e Cina per farle cedere e dare via libera al massacro della Siria


L'Italia non può mettere all'asta le frequenze televisive perchè Berlusconi pretende di averle in regalo. Il governo Monti ricattato dal PDL. Oggi pranzo Monti-Berlusconi nel quale sarà intimato al governo di consegnare le antenne a Mediaset. Resisterà Monti? Sono pessimista e credo che finirà con il cedere anche se sarà difficile giustificare un regalo di 4 miliardi di euro al supermiliardario.

martedì 17 aprile 2012

Di Liberto e l'antipolitica

Una posizione di Di Liberto che critico
Trovo negativo e controproducente l'intervento di Di Liberto dentro il quale leggo un'ansia di rilegittimazione come si agognasse che qualcuno dei palazzi gli battesse una mano sulla spalla e gli dicesse: in fondo sei tanto bravo e poi sei un professore universitario ed un buon dirigente politico.
Di Liberto ma anche Vendola per non parlare di Bersani non capiscono che i partiti sono vissuti dalla gente come lontanissime oligarchie di privilegiati. Sezioni sciolte e preferenze abolite hanno staccato del tutto il contatto che con furbizia il PD tenta di riattaccare con le primarie che sono una indecente simulazione di democrazia per dare la sensazione alla gente di scegliere quando non sceglie un bel niente.
Tra poco avremo un'altra ondata di suicidi tra le persone anziane e tra quanti si accorgeranno che non potranno pagare la nuova IMU. Parla di centinaia di migliaia di nuclei familiari che hanno un reddito bassissimo ma avendo la casa in qualche modo sono sopravvissuti. Ora si renderanno conto di quanto sono poveri e vicini al baratro. Di questo tutti i partiti se ne fottono come se ne fotte il Presidente Napolitano che li difende.
Il popolo è solo. Non c'è nessuno che lo aiuta e che lo sollevi dalla sofferenza in cui è caduto.E Di Liberto si preoccupa di salvare i partiti. In Italia finirà male anche per colpa di una classe dirigente compresa la sinistra fatta di persone viziate e oramai prive di visione di quanto ci sta accadendo.
Pietro Ancona

La posizione che non condivido
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L’antipolitica di destra contro la democrazia

Il Bossi del celodurismo, della canotta e dell’ampolla del Po. C’è una sorta di strano amarcord a leggere editoriali e articoli sulle dimissioni di Bossi. Un retrogusto che non mi convince.

La Lega è il partito della xenofobia e del razzismo, che da tre decenni alimenta le peggiori pulsioni dell’Italia. Bossi ha portato il Nord in dote a Silvio Berlusconi, in un’alleanza che, tra rotture e riappacificazioni, ha segnato la seconda repubblica berlusconiana. La Lega Nord è la Bossi-Fini, ingiusta e ipocrita legge sull’immigrazione. È la Lega della Legge Maroni (Legge 30), quella della scandalosa precarietà del lavoro e della vita, che ha tolto il futuro ai giovani. Bossi e la Lega han votato tutte le leggi ad personam di Berlusconi e sono corresponsabili dello stato drammatico della crisi economica dell’Italia (compreso l’aver votato le due manovre economiche fatte da Berlusconi prima di Monti, non meno austere e recessive di quest’ultima). Sono responsabilità politiche che giudico gravissime, forse anche maggiori di quelle che stanno emergendo dalle inchieste in corso.

Troppo facile fare ironia adesso sui luoghi comuni del leghismo, sul ridicolo immaginario padano, sulle sparate da bar dello sport del Senatur. La Lega è stata ed è molto più di questo grottesco nella tragedia dell’Italia berlusconizzata. Perché i disastri prodotti dal leghismo sono serissimi e drammatici.

Con la caduta di Bossi tramonta un altro pezzo del berlusconismo. Si sfalda un’altra parta del blocco storico e sociale della destra italiana. Il Governo Monti, però, sta già ricostruendo, sotto altre spoglie, l’identità della nuova destra che scalza la precedente. Non più le macchiette populiste di Bossi e Berlusconi, ma le facce serie e presentabili di Monti e della Fornero che tanto piacciono ai mercati internazionali. Presentabili, ma altrettanto micidiali nel colpire i diritti dei lavoratori e, forse, ancor più audaci nell’estremizzare a destra il neoliberismo, verso limiti che neanche Bossi e Berlusconi avevano potuto raggiungere.

Ha terribilmente ragione Monti: gli imprenditori fino a tre mesi fa (come dire: con Bossi e Berlusconi) se la sarebbero sognata una riforma del genere sul lavoro.

Non ho misericordia politica per la caduta di Bossi: noi siamo tra quelli che hanno gioito per la fine del governo Berlusconi. Non siamo buonisti. La sconfitta del berlusconismo passa anche da una sconfitta della Lega Nord.

Ci sono due però.

Il primo. Non possiamo dare per finiti né Bossi, né Berlusconi. Sarebbe un errore di sottovalutazione: la transizione alla nuova destra italiana non è ancora compiuta.

Il secondo. I continui scandali legati alla ormai insostenibile corruttela che riguardano la maggioranza dei partiti politici, rischiano concretamente di infliggere un colpo mortale alla democrazia. Ogni nuovo scandalo sovrasta i confini degli schieramenti e avvalora la tesi del “sono tutti uguali”. Ci finiamo dentro anche noi della sinistra che stiamo fuori dal Parlamento.

L’antipolitica è sempre di destra ed è sempre contro la democrazia. Gli scandali, le ruberie e la corruttela producono, inevitabilmente, l’invocazione dell’uomo forte, del salvatore della patria. Così un colpo alla Lega finisce per essere un colpo alla politica tutta. Si può uscire da questa logica solo se i partiti si assumono la responsabilità di dimostrare la loro diversità dallo stato di cose presente, con comportamenti e atti concreti.

Oliviero Di Liberto

lunedì 16 aprile 2012

Siamo alla fine

Bisognerebbe sottrarre la Sanità alla gestione delle Regioni. L'esperienza che abbiamo fatto è negativa ed allarmante. Bisognerebbe tornare al servizio sanitario nazionale e vietare il convenzionamento con cliniche o istituti privati che si mangiano il cinquanta per cento dei fondi, vietare ai medici ospedalieri di fare la professione privata. Liberalizzare davvero le farmacie che caricano di un trenta per cento il costo dei medicinali. Tornare al Servizio Sanitario Nazionale azzerando tutti i consigli di amministrazione delle Aziende Sanitarie Locali. Cancellare dall'assistenza sanitaria la parola "Azienda". La salute non è gestibile da una azienda.
Quando le Regioni non avranno più da gestire l'enorme affare miliardario della Sanità potrebbero anche chiudere senza essere rimpiante da nessuno tranne che dai profittatori. Ma forse non siamo più in tempo per fare tutto questo.


La corruzione e l'oligarchismo hanno portato al fallimento la democrazia italiana. Il sistema non regge neppure se portiamo il livello delle tasse all'ottanta per cento dei redditi che si percepiscono. Tutto viene subito divorato dal cancro del sistema politico connesso alle privatizzazioni. Basta leggere quanto emerge dalla vicenda Maugeri Daccò della Lombardia per mettersi le mani ai capelli e rendersi conto che non c'è niente da fare. Non possiamo sperare neppure in una dittatura militare dal momento che l'esercito è il nuovo grande affare delle democrazie occidentali ed è diventato SPA.Ci vorrebbe una rivoluzione comunista ma non c'è un partito comunista in grado di farla. E' inutile continuare a votare tanto possiamo al massimo cambiare le persone ma non le politiche che sono tutte eguali. Quando verrà fuori l'ammontare dei debiti delle regioni delle province e dei comuni capiremo che soltanto l'azzeramento di tutto ed il ricominciamento potrebbero salvarci. Ma potremo mai ricominciare e da dove?

domenica 15 aprile 2012

la paranoia di Stalin

Riflettevo sulle cose che sono state dette sulla paranoia che avrebbe afflitto Stalin e reso pericolosa la vita alle persone che gli stavano attorno. Ma il rapporto Kruscev presentato ad appena tre anni dalla sua morte gli ha dato pienamente ragione. Aveva ragione di essere sospettoso! Kruscev ha attaccato il comunismo e ne ha dato una immagine al mondo intero dal quale questo non è più riuscito a liberarsi. Quindi era vera la teoria della lotta di classe che continua anche dopo la costruzione della società comunista. Da Kruscev a Gorbacev con l'intermezzo burocratico di Breznev le forze anticomuniste hanno preso il sopravvento e costretto l'URSS al suo terribile fallimento. E' la più grande disgrazia che sia potuto accadere alla classe operaia che ora è stata ridotta davvero in ginocchio dalla destra liberista che attraverso l'imperialismo americano si è impossessata di quasi tutto il mondo.

la "crescita di Passera e Monti

L'impressione di essere presi in giro è sempre più frequente. Passera parla della "crescita" che consisterebbe in investimenti in grandi opere pubbliche. Ma le grandi opere pubbliche non producono occupazione proporzionata alla quantità di risorse investite. Piccole opere pubbliche disseminate nel territorio produrrebbero una spinta occupazionale assai maggiore dalle grandi opere in cui i materiali sono una spesa assai più rilevante dei salari. Il programma crescita del governo Monti farà crescere soltanto gli affari di pochi appaltatori ricchi e ben piazzati nella troika politica e nel governo. L'Italia vivrà le grandi opere pubbliche negativamente come ha vissuto il Ponte sullo Stretto e la TAV.
Un programma di costruzione di case popolari da cedere ad anziani o giovani coppie o di costruzione o manutenzione delle scuole e di tutela del patrimonio culturale produrrebbro una quantità di occupati ed avrebbero una connotazione sociale importante, Ma un governo che professa la cattiveria sociale e l'asocialità dello Stato secondo la dottrina dei bocconiani può avviare programmi del genere?

terrorismo di massa

L'imperialismo si è inventato il terrorismo di massa. La tecnica che sta usando in Siria è eguale a quello usata in Libia. Si prendono uno o due città, in Siria Homs in Libia Bengasi o Misurata e si svuotano di tutta la popolazione fedele al governo uccidendola ma attribuendo le stragi al governo. Se ne fa una TESTA DI PONTE nella quale si installa il comando delle operazioni terroristiche che si estendono a tutto il paese. Il flusso di aiuti esterni (in Libia veniva attraverso l'Egitto e la Tunisia) e di bande di mercenari assoldati con i petrodolllari diventa ininterrotto. In Siria da oltre un anno non danno requie allo Stato. Si tenta di disarticolare e distruggere la vita civile sabotando acquedotti, centrali elettriche, ospedali. Intanto la stampa mondiale asservita all'impero e quasi sempre controllata da una lobby ebraica fedele ad Israele propala una versione del tipo "Assad spara contro il suo popolo" oppure: "la moglie di Assad compra scarpe di lusso mentre i soldati del marito sparano al popolo, "oppure: fa uccidere i bambini e financo i neonati." Non essendo riusciti in Siria quello che in Libia fu possibile solo con i bombardamenti NatoN per il veto di Russia e Cina ora si pensa di strangolarla economicamente con l'embargo al fine di esasperare la popolazione contro il "regime" . Questo è l'Occidente a guida americana nel ventunesimo secolo....l

sabato 14 aprile 2012

il suicidio degli italiani

AM


Il suicidio degli italiani


Riflettevo con amarezza sulla sconvolgente quantità di suicidi che accadono in Italia con una frequenza diventa giornaliera. Ogni giorno qualcuno si toglie la vita in qualche posto a Gela o a Milano. Le tragedie vengono riferite dalla stampa con indifferenza con un resoconto più o meno succinto delle circostanze in cui l'evento si è verificato. Il suicidio è diventato elemento unificante dell'Italia. Accade al Nord come al Sud.

La ragione di questa epidemia che affligge l'Italia senza sconvolgerla e senza emozionarla è soltanto economica. Questi suicidi sono diversi da quelli che "normalmente" si registrano per gravissime tensioni esistenziali diventate insopportabili. Riguardano operai, pensionati, piccoli imprenditori. In genere sono tutte persone che hanno tenuto un comportamento corretto, esemplare. Non si suicidano perchè si sono giocati al casinò i soldi dell'azienda ma spesso perchè non hanno ricevuto il dovuto o da grandi imprese di cui sono fornitori o dallo Stato per servizi prestati e sono strangolati dalle banche che non sentono ragioni e non accettano i crediti verso lo Stato o verso le grandi Imprese ma vogliono denaro contante e subito. Gli operai si uccidono per la disperazione di non potere più nutrire la famiglia. In genere il suicidio operaio è preceduto da un periodo di cassa integrazione o di disoccupazione. Si uccidono anche i pensionati perchè non c'è cosa più triste e peggiore quanto la mancanza di denaro si riflette in un degrado fisico che non è possibile fronteggiare, quando non si hanno più i soldi per mangiare in modo adeguato, per comprare le medicine, per pagare l'affitto di casa, per fronteggiare il riscaldamento diventato un lusso.

Lo scenario di questa ecatombe sociale è una società in cui nelle aziende i lavoratori vivono nel terrore di perdere il lavoro e si adattano a qualsiasi prepotenza padronale. Le giornate sono scandite dal terrorismo che i massmedia trasmettono raccontando l'altalena della borsa e dei titoli di Stato. La parte sofferente della popolazione bisognosa di aiuto anche psicologico non ha più come una volta forti partiti della sinistra ed un forte sindacato che invitavano alla resistenza e davano una prospettiva possibile e diversa. Tutti i riferimenti sociali ed istituzionali parlano la stessa lingua: la lingua di Monti e della Fornero che scandisce il tempo disgraziato in cui ci è toccato vivere. La faccia e la voce metallica e gelida, la gesticolazione ostile di Monti che sembra volere abbrancare qualcuno per il collo con le mani adunche che si protendono ogni volta che deve sottolineare la sua volontà che non sente altre ragioni perchè si mostra convinto di rapprsentare ciò che è giusto giusta e vero e che vale molto di più delle cose parziali e di parte di tutti i soggetti sociali diversi da lui. La figura di questo Presidente del Consiglio ha un ruolo non secondario nella crisi profonda di paura che si è abbattuta sulla popolazione italiana. Monti e Napolitano non hanno mai avuto una parola di dolore per la gente che si toglie la vita. Da nessun luogo delle istituzioni, della politica e dei sindacati giunge una voce di solidarietà, un progetto di intervento e di aiuto. Ognuno dei suicidi è stato solo con se stesso ed ha sentito la società ostile o indifferente. Eppure usciamo da un fiume in piena di retorica per il 150 anniversario dell'unità d'Italia, per la coesione degli italiani. Ognuno per sè e Dio per tutti come predicava la Tatcher quando proponeva la società di individui, asociale. Se perdi il posto di lavoro e sprofondi nelle sabbie mobili della disoccupazione puoi soltanto ucciderti perchè nessuno ti stenderà la mano.

In passato i Comuni avevano uno strumento per fronteggiare l'emergenza e dare un lavoro ai disoccupati. Erano i cantieri-scuola. Nei periodi invernali si organizzavano alcuni cantieri per fare manutenzione o per tenere in ordine la villa comunale o altro. Ora questa possibilità non c'è più perchè le privatizzazioni hanno ingessato i Municipi. Non possono fare più niente. Tutto è stato appaltato ai privati. Centinaia di migliaia di edili e di disoccupati non hanno il lenimento che veniva dai cantieri,.

Il liberismo economico e l'oligarchismo politico hanno incattivito l'Italia. L'ideologia individualistica ed antisolidale del liberismo e la trasformazione della militanza politica in professione autoreferenziale hanno aggravato la condizione psicologica di grande fragilità dell'Italia,. Chi non ha un lavoro sicuro o un conto in banca si sente fallito. La borghesia liberista ha fatto di tutto per fare sentire "falliti" i poveri. Tu non hai un lavoro o ritardi a laurearti? Sei un sfigato! Questo è il messaggio che viene dalla casta che oggi ci governa.

Oggi un poco di assistenza viene soltanto dalla Caritas e dalle Parrocchie. Le Sezioni dei partiti operai chiuse, i sindacati diventati uffici e servizi non ci pensano neppure a fare qualcosa, ad organizzare un aiuto per i bambini di un quartiere o per le fam iglie che non cucinano perchè non hanno i soldi per pagare il gas. Meno male che ci sono le Chiese!

Sono convinto che l'Italia andrà sempre peggio perchè è prigioniera dei banchieri e dei liberisti che comandano in UE. Non troverà mai il coraggio di uscire dall'Euro e riprendersi la sua sovranità che ne fece una nazione felice per almeno mezzo secolo.Prima o poi la posizione di ognuno di noi traballerà. Magari ci recheremo in Banca e la troveremo murata come è accaduto agli argentini. Mi scuso per la cupezza pessimistica di queste previsioni che spero non si avverino.Ma il Prof.Monti coprendoci di rimproveri ci condurrà al destino di fame che l'Italia ha avuto per secoli.

Pietro Ancona

il suicidio degli italiani

Il suicidio degli italiani


Riflettevo con amarezza sulla sconvolgente quantità di suicidi che accadono in Italia con una frequenza diventa giornaliera. Ogni giorno qualcuno si toglie la vita in qualche posto a Gela o a Milano. Le tragedie vengono riferite dalla stampa con indifferenza con un resoconto più o meno succinto delle circostanze in cui l'evento si è verificato. Il suicidio è diventato elemento unificante dell'Italia. Accade al Nord come al Sud.

La ragione di questa epidemia che affligge l'Italia senza sconvolgerla e senza emozionarla è soltanto economica. Questi suicidi sono diversi da quelli che "normalmente" si registrano per gravissime tensioni esistenziali diventate insopportabili. Riguardano operai, pensionati, piccoli imprenditori. In genere sono tutte persone che hanno tenuto un comportamento corretto, esemplare. Non si suicidano perchè si sono giocati al casinò i soldi dell'azienda ma spesso perchè non hanno ricevuto il dovuto o da grandi imprese di cui sono fornitori o dallo Stato per servizi prestati e sono strangolati dalle banche che non sentono ragioni e non accettano i crediti verso lo Stato o verso le grandi Imprese ma vogliono denaro contante e subito. Gli operai si uccidono per la disperazione di non potere più nutrire la famiglia. In genere il suicidio operaio è preceduto da un periodo di cassa integrazione o di disoccupazione. Si uccidono anche i pensionati perchè non c'è cosa più triste e peggiore quanto la mancanza di denaro si riflette in un degrado fisico che non è possibile fronteggiare, quando non si hanno più i soldi per mangiare in modo adeguato, per comprare le medicine, per pagare l'affitto di casa, per fronteggiare il riscaldamento diventato un lusso.

Lo scenario di questa ecatombe sociale è una società in cui nelle aziende i lavoratori vivono nel terrore di perdere il lavoro e si adattano a qualsiasi prepotenza padronale. Le giornate sono scandite dal terrorismo che i massmedia trasmettono raccontando l'altalena della borsa e dei titoli di Stato. La parte sofferente della popolazione bisognosa di aiuto anche psicologico non ha più come una volta forti partiti della sinistra ed un forte sindacato che invitavano alla resistenza e davano una prospettiva possibile e diversa. Tutti i riferimenti sociali ed istituzionali parlano la stessa lingua: la lingua di Monti e della Fornero che scandisce il tempo disgraziato in cui ci è toccato vivere. La faccia e la voce metallica e gelida, la gesticolazione ostile di Monti che sembra volere abbrancare qualcuno per il collo con le mani adunche che si protendono ogni volta che deve sottolineare la sua volontà che non sente altre ragioni perchè si mostra convinto di rapprsentare ciò che è giusto giusta e vero e che vale molto di più delle cose parziali e di parte di tutti i soggetti sociali diversi da lui. La figura di questo Presidente del Consiglio ha un ruolo non secondario nella crisi profonda di paura che si è abbattuta sulla popolazione italiana. Monti e Napolitano non hanno mai avuto una parola di dolore per la gente che si toglie la vita. Da nessun luogo delle istituzioni, della politica e dei sindacati giunge una voce di solidarietà, un progetto di intervento e di aiuto. Ognuno dei suicidi è stato solo con se stesso ed ha sentito la società ostile o indifferente. Eppure usciamo da un fiume in piena di retorica per il 150 anniversario dell'unità d'Italia, per la coesione degli italiani. Ognuno per sè e Dio per tutti come predicava la Tatcher quando proponeva la società di individui, asociale. Se perdi il posto di lavoro e sprofondi nelle sabbie mobili della disoccupazione puoi soltanto ucciderti perchè nessuno ti stenderà la mano.

In passato i Comuni avevano uno strumento per fronteggiare l'emergenza e dare un lavoro ai disoccupati. Erano i cantieri-scuola. Nei periodi invernali si organizzavano alcuni cantieri per fare manutenzione o per tenere in ordine la villa comunale o altro. Ora questa possibilità non c'è più perchè le privatizzazioni hanno ingessato i Municipi. Non possono fare più niente. Tutto è stato appaltato ai privati. Centinaia di migliaia di edili e di disoccupati non hanno il lenimento che veniva dai cantieri,.

Il liberismo economico e l'oligarchismo politico hanno incattivito l'Italia. L'ideologia individualistica ed antisolidale del liberismo e la trasformazione della militanza politica in professione autoreferenziale hanno aggravato la condizione psicologica di grande fragilità dell'Italia,. Chi non ha un lavoro sicuro o un conto in banca si sente fallito. La borghesia liberista ha fatto di tutto per fare sentire "falliti" i poveri. Tu non hai un lavoro o ritardi a laurearti? Sei un sfigato! Questo è il messaggio che viene dalla casta che oggi ci governa.

Oggi un poco di assistenza viene soltanto dalla Caritas e dalle Parrocchie. Le Sezioni dei partiti operai chiuse, i sindacati diventati uffici e servizi non ci pensano neppure a fare qualcosa, ad organizzare un aiuto per i bambini di un quartiere o per le fam iglie che non cucinano perchè non hanno i soldi per pagare il gas. Meno male che ci sono le Chiese!

Sono convinto che l'Italia andrà sempre peggio perchè è prigioniera dei banchieri e dei liberisti che comandano in UE. Non troverà mai il coraggio di uscire dall'Euro e riprendersi la sua sovranità che ne fece una nazione felice per almeno mezzo secolo.Prima o poi la posizione di ognuno di noi traballerà. Magari ci recheremo in Banca e la troveremo murata come è accaduto agli argentini. Mi scuso per la cupezza pessimistica di queste previsioni che spero non si avverino.Ma il Prof.Monti coprendoci di rimproveri ci condurrà al destino di fame che l'Italia ha avuto per secoli.

Pietro Ancona

venerdì 13 aprile 2012

fattorino professionista

Ho incontrato un vicino di casa un cinquantenne che da tempo era disoccupato e vive in casa del padre quasi novantenne. E' sposato da venti anni e la moglie guadagna cinquecento euro al mese ed è aiutata dalla vecchia madre. Si sono separati certamente a causa di dissapori che nascono dove ci sono difficoltà o semplicemente perchè la moglie non riusciva a mantenerlo. . Mi ha raccontato finalmente quasi contento (si può dire amaramente contento?) di avere trovato posto e che tornerà a guadagnare di che vivere. Ho chiesto se l'avessero messo in regola. Mi ha risposto che il suo nuovo datore di lavoro ha provveduto a fargli aprire una partita IVA alla Camera di Commercio (costo 420 euro). Farà il fattorino-factotum-impiegato d'ordine ma avrà il rapporto di lavoro di un professionista che percepisce un onorario per le sue prestazioni. Guadagnerà cinquecento-seicento euro al mese ed il suo orario di lavoro è legato all'orario di apertura e chiusura del suo ufficio. Naturalmente se si ammala dovrà curarsi a spese sue e non potrà fruire di nessuno dei diritti contrattuali che gli impiegati d'ordine hanno avuto nel settore commerciale. Niente ferie e niente tredicesima. Niente di niente di ogni diritto legato allo status di lavoratore dipendente. Questo è tutto! Capisco perchè la Marcegaglia vuole il massimo di biagizzazione nella cosidetta flessibilità in entrata. "Flessibilità" in entrata vuol dire una miseria al posto dello stipendio e nessun diritto. Stop.-

Il coraggio di Rosy Mauro e la viltà della Lega e di Bossi

Pietro Ancona
Ha avuto molto coraggio Rosy Mauro a presentarsi alla Fossa dei Leoni per subirvi un rapidissimo processo sommario (senza la procedura che dovrebbe essere obbligatoria per tutti i partiti del giudizio dei Probi-Viri) ed esservi all'unanimità espulsa. La motivazione è ridicola nel suo autoritarismo: perchè non ha accettato l'invito di Bossi a dimettersi. Il rampollo di Bossi si è dimesso ed è bastato questo a risparmiarlo assieme alla promessa del padre di restituzione dei soldi presi illecitamente. . Infatti a Renzo Bossi non bastavano i 12 mila euro della regione. Aveva anche bisogno di continui prelievi dai fondi del Partito. La persona che la Lega avrebbe dovuto espellere è Umberto Bossi che non ha mai distinto la tasca della Lega dalla tasca personale e che da sempre ha dato vita ad un familismo spaventoso da quando ha fatto assumere due parenti se non ricordo male elettricisti od elettrauti nei ranghi della diplomazia europea. E' Bossi che dovrebbe essere espulso e quanti gli hanno tenuto bordone. Maroni, che ha preteso la testa della Mauro, da venti anni fa il garzone di bottega di Bossi e non è mai riuscito ad emanciparsi dal ruolo di collaboratore subalterno . Mi è sempre sembrato un mediocre ed un cattivo uomo pubblico. Non dimentico che è l'autore di campagne di odio contro gli immigrati, che ha proclamato la dottrina secondo la quale il governo deve essere cattivo, ha promosso le ronde ed ha fatto emanare due leggi sulla sicurezza che hanno riempito le carceri di poveri disgraziati rendendole invivibili.
Intanto si mostra in tutta la sua arroganza la protervia del trio Alfano,Bersani,Casini. Hanno preparato un ddl sul finanziamento dei partiti che non tocca l'enorme tesoro con il quale si arricchiscono i loro partiti e viene alla luce un altro stupefacente ammanco all'ex Margherita di circa 15 milioni di euro. Ma qui non succede niente. Non ci sono sei magistrature che indagano come per la Lega.
Non si può non pensare come all'origine della crisi della democrazia in Italia ci sia la prepotenza dei partiti che saccheggiano lo Stato. Partiti e giornali e radio che vivono di pubblici finanziamenti sono all'origine della corruzione e del malaffare per cui l'Italia è famosa nel mondo.

giovedì 12 aprile 2012

la fame dilaga in Europa incontrastata

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Rosario Binetti ha commentato il tuo link.
Pietro Ancona
5 minuti fa

L'Unione Europea controllata dalla destra liberista emana direttive rigorosissime sui salari, sulle tasse, sui commerci, sui bilanci. Solo le cose che interessano le banche ed i capitalisti. In Europa dilaga la fame e non soltanto in Grecia in Portogallo ma dappertutto. Nei quartieri delle grandi città italiane la fame si è presentata da un pezzo ed oramai è una vecchia conoscenza. E' inaccettabile una Europa incapace di esprimere umanità e solidarietà verso le sue popolazioni povere. Non c'è un programma, un progetto, una direttiva. Niente di Niente. Quanto resta di quella che era la sinistra europea sta zitta ed asseconda le politiche reazionarie e malthusiane della destra liberista di Monti Draghi e company
Qualcuno dovrebbe proporre un progetto comunitario di lotta alla fame ed alla disoccupazione,. Ma non si muove nessuno.

La lingua del popolo. (Nelle Università italiane si parlerà solo inglese)

Un populu
mittitilu a catina
spughiatilu
attuppatici a vucca
è ancora libiru.

Livatici u travagghiu
u passaportu
a tavula unnu mancia
u lettu unnu dormi,
è ancora riccu.

Un populu
diventa poviru e servu
quannu ci arrubbanu a lingua
addutata di patri:
è persu pi sempri.

Diventa poviru e servu
quannu i paroli non figghianu paroli
e si mancianu tra d’iddi.
Mi nn’addugnu ora,
mentri accordu la chitarra du dialettu
ca perdi na corda lu jornu.

Mentre arripezzu
a tila camuluta
ca tissiru i nostri avi
cu lana di pecuri siciliani.

E sugnu poviru:
haiu i dinari
e non li pozzu spènniri;
i giuelli
e non li pozzu rigalari;
u cantu
nta gaggia
cu l’ali tagghiati.

Un poviru
c’addatta nte minni strippi
da matri putativa,
chi u chiama figghiu
pi nciuria.

Nuàtri l’avevamu a matri,
nni l’arrubbaru;
aveva i minni a funtana di latti
e ci vìppiru tutti,
ora ci sputanu.

Nni ristò a vuci d’idda,
a cadenza,
a nota vascia
du sonu e du lamentu:
chissi non nni ponnu rubari.

Non nni ponnu rubari,
ma ristamu poviri
e orfani u stissu.


--------------------------------------------------------------------------------

Lingua e dialetto (versione italiana)


Un popolo
mettetelo in catene
spogliatelo
tappategli la bocca
è ancora libero.

Levategli il lavoro
il passaporto
la tavola dove mangia
il letto dove dorme,
è ancora ricco.

Un popolo
diventa povero e servo
quando gli rubano la lingua
ricevuta dai padri:
è perso per sempre.

Diventa povero e servo
quando le parole non figliano parole
e si mangiano tra di loro.
Me ne accorgo ora,
mentre accordo la chitarra del dialetto
che perde una corda al giorno.

Mentre rappezzo
la tela tarmata
che tesserono i nostri avi
con lana di pecore siciliane.

E sono povero:
ho i danari
e non li posso spendere;
i gioielli
e non li posso regalare;
il canto
nella gabbia
con le ali tagliate.

Un povero
che allatta dalle mammelle aride
della madre putativa,
che lo chiama figlio
per scherno.

Noialtri l’avevamo, la madre,
ce la rubarono;
aveva le mammelle a fontana di latte
e ci bevvero tutti,
ora ci sputano.

Ci restò la voce di lei,
la cadenza,
la nota bassa
del suono e del lamento:
queste non ce le possono rubare.

Non ce le possono rubare,
ma restiamo poveri
e orfani lo stesso.

Ben Bella, Maroni, il FMI

Il FMI getta l'allarme sull'aumento della vita media. Comporterà enormi rischi finanziari. Una volta lessi un libro di fantascienza che raccontava di una società in cui il giorno del sessantesimo compleanno le persone venivano portate in un luogo adatto per ingerire una pillola che li avrebbe fatto morire senza dolore. Considerando il modo di ragionare che che il FMI proporrà di portare l'età di pensionamento verso gli ottanta anni, la riduzione di tutta l'assistenza medica e farmaceutica, e magari l'introduzione di una tassa sulla vecchiaia. Non so, varcati i 65 anni (età considerata da Dante come massima durata della vita media) una tassa che aumenta di anno in anno. O qualcosa del genere. Ma forse tutte le mie congetture sono inferiore a quello che il FMI ci prepara. Forse saremo decimati da una sostanza che Legarde, Monti, Draghi, Rochefeller, Soros e gli altri della supercasta metteranno in circolo per liquidare la parte meno forte degli anziani. Chi lo sa. Importante che sopravvivano loro ed i loro forzieri.


L'attacco di Maroni alla senatrice Rosy Mauro davanti ad una folla inferocita vociante assetata di sangue è uno degli episodi più inquietanti e squallidi di questa Repubblica. Maroni è stato Ministro degli Interni e Ministro del Lavoro per circa dieci anni e non può agitare la ramazza contro la v.ce presidente del Senato dicendo che se non si dimette "la faremo dimettere noi"! Ho notato che PDL, PD e Terzo Polo, la triade del quadrunvirato che con Monti ha in mano l'Italia, tira la volata a Maroni e vorrebber che la Lega si aggiungesse subito ai partiti che sostengono il Governo. Gli stessi partiti che si mostrano scandalizzati di quanto accade nella Lega non intendono mollare un solo soldo della trance di cento milioni che si accingono a spartirsi. Il PD da parte sua fa finta di non essere stato colpito dallo scandalo della Margherita in cui qualcuno può privatizzare per se venti milioni di euro senza che qualcuno se ne rendesse conto. Storia inverosimile da mandare tutti sotto processo a cominciare da Rutelli Bersani. In ogni caso considero Maroni un mediocre anche se è stato individuato dai poteri euro-atlantici come l'uomo che porterà la Lega nell'area governativa.


La morte di Ben Bella, eroe dell'Algeria torturato e carcerato dai francesi per otto anni, primo presidente dell'Algeria libera segna uno spartiacque e chiude un periodo di storia. Temo che l'artiglio dell'imperialismo americano si poserà presto sull'Algeria per carpirne l'indipendenza e l'identità nazionale. Come la Libia sarà ridotta ad un luogo geografico dove ci sono idrocarburi che interessano i petrolieri. Gli americani hanno trovato nuovi killers ed ascari nei "fratelli musulmani" che ancora oggi hanno gettato la Siria nell'inferno dal quale sarà difficile che ritrovi pace e serenità. C'è anche un nuovo ruolo degli stati arabi diretti dai miliardari dell'Arabia Saudita di strumento della espansione del potere americano in Africa e Medio Oriente.

mercoledì 11 aprile 2012

L'Onore del Nord e della Lega

Provo disprezzo per l'adunata di reduci sansepolcristi di Bergamo in cui dal tono di saccente superiorità del discorso di Maroni, assolutamente di verso da come abitualmente parla in Parlamento, si sentiva tutto il suo profondo disprezzo per la mandria di analfabeti ornati di corna celtiche di armature di latta e di spade di legno che stava a sentirlo. La base leghista è stata trattata e manipolata anche questa volta da un gruppo di avventurieri della politica che sono riusciti ad impossessarsi dl potere. Dovrebbero prendere a calci in culo Bossi e la sua famiglia di profittatori analfabeti ma non lo fanno. Non hanno capito che il leghismo inventato da Miglio prima di disprezzare i meridionali ha sempre disprezzato la sua stessa gente che ha sempre lavorato come bestie per "i ghei". Il leghismo è riuscito a ridicolizzare le bellissime figure della classe operaia del Nord, degli artigiani del Nord, delle belle popolazioni del Nord figure immortalate dalla letteratura resistenziale e del movimento operaio italiano. E' riuscito ad incattivire il popolo a tirare il peggio degli istinti, a fare vivere la politica come odio verso gli altri verso tutti i diversi. Provate a confrontare le figure sociali pre leghiste del Nord del tempo di Nord e Sud uniti nella lotta e vi renderete conto della terrib ile regressione culturale rappresentata dalla Lega e dalla "cultura berlusconiana" di Feltri, Sallusti e BelPietro.

martedì 10 aprile 2012

pensieri da minias

Dal duopolio al quadrunvirato

L'Italia è passata di mano dal duopolio Berlusconi-Bossi al Quadrunvirato Monti-Alfano-Bersani-Casini. Centro-destra e centro-sinistra sono categorie obsolete, pagine ingiallite. Il futuro che arriverà tra qualche mese vedrà una coalizione solo dei tre partiti che hanno la stragrande maggioranza in Parlamento oppure un preaccordo tra due formazioni che fingono di farsi opposizione. Ai quadrunviri bisogna aggiungere Fini che appare defilito. Gli hanno promesso la Presidenza della repubblica? Se fosse così si ingannerebbe perchè il rapacissimo Monti se la sta guadagnando viaggiando all'estero per conto delle banche e della industria delle armi americane

Ostaggi e vittime dei "mercati"
Il "mercato", supergoverno del mondo, ci fa vivere in uno stato di perpetua ansia con le montagne russe della borsa e dello spread. Oggi lo spread a 380! Le variazioni dello spread sono la prova della artificiosità di quotazioni che tuttavia distruggono il risparmio di tantissime famiglie. Se è vero che il debito italiano è fatto per la metà dalle famiglie (circa mille miliardi) è necessario porsi la domanda le famiglie continueranno a comprare titoli. Io credo di no per due motivi: la turbolenza dei "mercati" ma anche l'inaridimento della fonte. Le famiglie costrette a mantenere i figli disoccupati ad ad integrare il redditi ai figli biagizzati e con pensioni o salari bloccati non risparmiano più. Quelle che sono ancora in grado di risparmiare (famiglie di professionisti o di imprenditori) sono spaventate dal sali-scendi della borsa. Non ci sarà più gente disposta a comprare i titoli di Stato. Ora il mercato attacca anche le banche che comprano titoli di stato ed anche queste saranno scoraggiate a farlo. Insomma siamo al disastro provocato. Qualcuno c i muove guerra, una guerra dalla quale ci vuole soccombenti e morti.



Oggi la Grecia torna a scioperare. Scioperano i marittini per 48 ore. Senza alcuna prospettiva come tutti gli altri greci. Se non trovano il coraggio di cambiare regime non otterranno che piangere sulla loro disperazione. La democrazia è da un pezzo lo strumento della oppressione dei popoli in Grecia come in Italia o in Spagna. E' con la democrazia che ti impongono condizioni schiavistiche nel rapporto di lavoro e spese strepitose per il sostegno al parassitismo dei partito ed alle guerre coloniali.



E' sconcertante come la stampa italiana non si chieda perchè i due marò abbiano assassinato due pescatori inermi e come l'Italia sia stata e sia mobilitata per riportare i casa i due "ragazzi" ignorando il diritto del popolo indiano a fare giustizia. Nella stampa italiana l'uccisione dei due pescatori è un fatto secondario, inesistente. Quello che conta è il conflitto giurisdizionale con l'India. I massimi vertici del governo italiano ed uno stuolo enorme di funzionari mobilitati per fare scarcerare i due ora conclamati assassini. Terzi, De Paola, De Mistura, l'ambasciatore italiano in India tutti appresso a questa vicenda. Perchè? Che cosa ci stanno nascondendo tutti?

IL PD nel colpo di Stato
C'è una responsabilità grande di quanti hanno accreditato e fatto diventare senso comune nella sinistra italiana Monti che va bene perchè ci ha liberato da Berlusconi e quindi è giusto condividerne ed appoggiarne l'esperienza di governo. Monti sostituisce Berlusconi perchè era diventato impresentabile ed assai inviso agli americani per i suoi rapporti con Gheddafi e Putin ma la sua politica non solo non è diversa da quella di Berlusconi ma è anche molto più dura. Liberismo con crudeltà e senza pietà per nessuno. Avete sentito una sola parola di compassione di Monti per le tante persone che si sono tolte la vita per la crisi? Parole che non sono state pronunziate neppure da Napolitano. L'adesione del PD al governo Monti è stata la cosa che ha fatto precipitare in regime la democrazia italiana. Un colpo di stato senza spargimento di sangue e tintinnio di sciabole..

Bossi è la testa dell'idra
Non credo proprio alla tesi di un Bossi che non sapeva niente e che è in qualche modo vittima della famiglia e del "cerchio magico".Tesi che in qualche modo sta alla base del riposizionamento della Lega dopo la scandalo. Bossi ha sempre saputo tutto e quanto è accaduto appartiene alla sua concezione proprietaria della Lega. Non è forse stato lui a fondare la "ditta"? Lo scandalo ha dato tanto fastidio ai partiti nazionali che sono costretti a fare finta di rinunziare a qualcosa dei loro privilegi. Non rinunceranno quasi a niente. La Lega è organica al sistema. Il malcostume che ha mostrato di avere dentro è diverso soltanto esteriormente da quello che ha coinvolto il Consiglio Regionale Lombardo. La grande borghesia del Nord con in testa il Corriere della Sera e Formigoni è stata ed è complice di tutto. Ha prosperato e fatto affari nell'era della Lega alleata indissolubile di Forza Italia.


la morte di Miriam Mafai
La cosa che mi mette più tristezza nelle occasioni in cui ci separiamo da una persona straordinaria che ha segnato la nostra militanza e che ha percorso quasi l'intero secolo e tutta l'esperienza dei comunisti dal PCI al PDL è raccontare il socialismo al passato come di una cosa bella ma irrimediabilmente perduta perche "i tempi cambiano".Ma davvero è persa per sempre l'esperienza del più forte movimento politico di crescita culturale e sociale della popolazione che l'Italia abbia mai conosciuto nella sua storia? Perchè quel movimento produceva migliaia di dirigenti di primissimo ordine ed il suo epigone di oggi produce soltanto mediocri politicanti esperti solo nell'arte del posizionamento? Ma davvero Pajetta aveva torto nella sua intransigenza comunista? Davvero la "cultura" di Repubblica può sostituire quella dell'Unità e di Rinascita di Togliatti o di mondo operaio di Nenni? Che cosa è la sinistra se riduce se stessa ad imbellettare la globalizzazione ed il liberismo di Monti?

lunedì 9 aprile 2012

tristezze

La cosa che mi mette più tristezza nelle occasioni in cui ci separiamo da una persona straordinaria che ha segnato la nostra militanza e che ha percorso quasi l'intero secolo e tutta l'esperienza dei comunisti dal PCI al PDL è raccontare il socialismo al passato come di una cosa bella ma irrimediabilmente perduta perche "i tempi cambiano".Ma davvero è persa per sempre l'esperienza del più forte movimento politico di crescita culturale e sociale della popolazione che l'Italia abbia mai conosciuto nella sua storia? Perchè quel movimento produceva migliaia di dirigenti di primissimo ordine ed il suo epigone di oggi produce soltanto mediocri politicanti esperti solo nell'arte del posizionamento? Ma davvero Pajetta aveva torto nella sua intransigenza comunista? Davvero la "cultura" di Repubblica può sostituire quella dell'Unità e di Rinascita di Togliatti o di mondo operaio di Nenni? Che cosa è la sinistra se riduce se stessa ad imbellettare la globalizzazione ed il liberismo di Monti?

domenica 8 aprile 2012

la battaglia per l'art.18 è persa!

La battaglia per l'art.18 è stata persa!

La storia della CGIL è strettamente intrecciata a quella del PCI ora PD . La CGIL non può stare molto lontano da dove sta il PD anche se a volte ne sembra distante. La CGIL conta milioni di iscritti ma la sua ossatura, il suo scheletro portante è costituito da migliaia di "funzionari" sindacalisti che lavorano a tempo pieno nel sindacato e che ne hanno il pieno controllo. Quando esisteva il PSI i sindacalisti venivano attinti anche da questa area politica e quando nacque rifondazione comunista anche questa ebbe la sua quota di "funzionari" della CGIL: Io stesso sono approdato alla CGIL dove ho trascorso gran parte della mia vita dal PSI. Il Partito ritenne che io potessi ben rappresentarlo nel sindacato e, con una lettera del segretario della mia federazione, fui inviato alla Camera del Lavoro di Agrigento ed inserito nella segreteria provinciale. Più o meno la selezione del corpo dei dirigenti della CGIL si è fatta così. Oltre ai funzionari a tempo pieno la CGIL ha fruito dei "distaccati" dirigenti che si sono distinti nelle loro categorie e che erano stati eletti negli organismi di base ed anche federali. Essendo del Sindacato il potere di chiedere il distacco per un dirigente anche questo era soggetto ad una valutazione politica sulla appartenenza. L'equilibrio interno deve essere sempre rispettato e non ci deve mai essere alterazione dei rapporti di forza. Alcuni dirigenti nazionali sono giunti alla CGIL e sono stati inseriti subito nei suoi organismi nazionali. Uno di questi è stato Guglielmo Epifani che il Partito fece assumere dalla CGIL nazionale dalla quale ebbe subito l'incarico di dirigente l'importante categoria dei lavoratori della informazione.
Con tutto ciò la CGIL è stata l'organizzazione più democratica esistente in Italia. Impiantata solidamente su una forte cultura radicata nella storia del movimento operaio italiano e con un potente ethos interno costituito dai valori di giustizia libertà e democrazia. La CGIL è stata una grande scuola di libertà e di democrazia ed il fine di migliorare la condizione umana e sociale del lavoratore assieme a quella dell'Italia ne ha impregnato le organizzazioni per decenni.
Tutte le volte che la democrazia in Italia è stata in pericolo la CGIL si è mobilitata per la sua salvezza. Quando si senti il tintinnare delle sciabole e delle manette come raccontò Pietro Nenni la CGIL si preparò in tutte le sue sedi a difendere la Costituzione. Ci fu un periodo durante la presidenza Segni in cui i dirigenti della CGIL a volte dormivano fuori casa perchè ci si aspettava da un momento all'altro il "colpo di Stato". Racconto questo per spiegare come l'equilibrio del gruppo dirigente attuale della CGIL come di quelli che ci sono stati in passato è strettamente legato all'equilibrio del gruppo dirigente del PD.La corrente socialista si è sciolta da tempo e moltissimi suoi dirigenti si sono iscritti al PD. Quindi alla dialettica che prima era assicurata dal rapporto tra la corrente comunista e quella socialista ora è subentrata una dialettica che si origina in cordate personali . Il gruppo dirigente nazionale della CGIL è più o meno riconducibile al gruppo dirigente nazionale del PD. Le diversità si intrecciano e si sovrappongono. Se Bersani fa un accordo con Monti sulla riforma del mercato del lavoro è difficilissimo che questo accordo non venga fatto proprio dalla dirigenza della CGIL che ne è stata frequentemente coinvolta durante la sua gestazione. Il gruppo dirigente della CGIL non riesce neppure ad immaginare di vivere "isolato" ed esterno dal suo partito. Pertanto lo sciopero indetto a fine maggio sarà uno sciopero che non metterà in discussione la legge che sarà approvata dal Parlamento. Si farà finta di credere che il reintegro è stato salvato quando tutti sappiamo che l'operazione di spacchettamento dell'art.18 in una triplice tipologia di licenziamento ha dato un colpo mortale al diritto al reintegro.
La resistenza del civile gruppo dirigente della Fiom all'adesione della CGIL agli accordi sulla inaccettabile riforma del mercato del lavoro sarà metabolizzata nel grande movimento della CGIL e non darà luogo proprio a niente. La Fiom vive dentro la CGIL ed i suoi quadri dirigenti non possono sottrarsi alle regole generali. Sindacalisti a tempo pieno non possono portare alle estreme conseguenze la loro opposizione. Verrebbero emarginati e licenziati. Cosa può fare una persona di quaranta o cinquanta anni che è stata alle dipendenze della CGIL per tutta la vita se decidesse di dimettersi? Non può fare quasi niente e questo Camusso ed i suoi collaboratori lo sanno bene.
In quanto ai lavoratori il loro peso come corpo sociale e politico è diminuito e continua a diminuire. Non costituiscono più la base democratica del sindacato capace di condizionarne le scelte ma iscritti che debbono stare bene attenti a non metterselo contro. Il sindacato cambia natura e diventa terzo tra i datori di lavoro ed i lavoratori.Una entità alla quale recentemente sono stati trasferiti diritti che prima erano propri ed inalienabili dei lavoratori. L'arbitrato, l'art.8, i nuovi contratti prevedono un sindacato sempre più integrato agli interessi della azienda con la quale ha già tanti organismi il più antico dei quali è la cassa edile dai quali dipendono migliaia di persone assunte in quota.
E per tutte queste cose che non abbiamo scampo. L'Italia ha un governo-commissario imposto dai poteri euro-atlantici. Questo governo di strettissima osservanza liberista è condiviso da tre maggiori partiti che occupano il Parlamento. Il quarto partito presente in Parlamento che si opponeva ha avuto una bella randellata in testa con lo scandalo della famiglia Bossi. Mi ero illuso che la CGIL potesse mettersi di traverso a difesa dell'art.18. Nonostante tutto avevo davvero creduto alle prime mosse della Camusso. Ora anche la CGIL fa come Cisl ed Uil. Non si oppone alle scelte fatte. Insomma c'è una sterminata quantità di forze politiche e sindacali che sono d'accordo sulle scelte che si stanno facendo. La cosa terribile è che questa enorme unità ha come scenario la più grande sofferenza sociale umana e politica che l'Italia abbia mai conosciuto e contribuisce ad accrescerla. Nel 29 gli industriali ed i banchieri rovinati si buttavano dalle finestre dei grattacieli di New York. Oggi diecine di lavoratori pensionati artigiani e piccoli imprenditori schiacciati dalla crisi si suicidano nell'indifferenza generale mentre il Presidente del Consiglio parla con lingua biforcuta e menzognera al popolo. Oggi ha detto (lo riporta Repubblica in prima pagina) che la riforma (del lavoro) è fatta per i giovani!
Pietro Ancona