martedì 24 dicembre 2013

Una calma sospetta

Calma sospetta ed inquietante della carceri italiane

I reclusi dei lager-Cie si sono fatti sentire, cucendosi la bocca - pratica carceraria questa alla quale si unisce a volte quella di inghiottire lamette da barba.L'antropologia criminale   giudica questi gesti autolesionistici e come manifestazioni di intollerenza di indoli da domare e ridurre alla sottomissione indiscussa. Io ho sempre pensato che fossero SOS lanciati al mondo ed al suo senso di umanità

 Sono sempre più perplesso e sospettoso per quello che NON succede nelle carceri italiane. Come mai nonostante i gravissimi problemi di superaffolllamento ed altro dalle carceri italiane non arriva alcun segno di impazienza, nessuna ribellione, nessuna rivolta come succedeva fino a qualche anno fa  fa quando la situazione non era grave come è adesso?

 Dobbiamo desumere che i carcerati italiani si fidino delle promesse di Napolitano o dalle mediazioni del Partito radicale? L'azione dei radicali, detta tra parentesi, non ha mai prodotto nessun risultato positivo. E' stata pura propaganda per eleggere o rieleggere Pannella la Bonino ed altri visitanti. Non sono che visitanti delle carceri con il solo merito di essere quasi i soli a farlo. Gli altri politici se ne fottono.

 La calma che regna nelle carceri deve essere a mio modesto parere il prodotto di una pressione coercitiva, di un torchio che non lascia scampo. Penso c he la paura delle rappresaglie debba essere diventata più forte della necessità della denunzia e della protesta,.
 
 E questo dato se fosse vero e confermato pone grossi problemi sulla reale natura della democrazia italiana.

http://www.repubblica.it/cronaca/2009/08/18/news/detenuti_in_rivolta_a_perugia_como_firenze_nelle_carceri_italiane_situazione_esplosiva-1820577/

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