- l segno di una tragica crisi della democrazia
Il governo ha ritirato - su pressione del Presidente della Repubblica- il cosidetto decreto Salva Roma di cui nessuno sapeva niente in Italia prima che arrivasse alla Camera dei Deputati. Il gesto grave di ritiro è stato provocato dal Presidente della Repubblica che ha ritenuto gravemente appesantito il decreto dagli emendamenti presentati dai deputati.
Trattasi di un abuso di due entità Presidente Repubblica e Governo che disprezzano ed annullano la volontà del Parlamento. La questione degli emendamenti a volte anche spuri e distanti dalla natura della legge che si sta votando è molto complessa e non può essere liquidata soltanto come lobbysmo o clientelismo Certo la pressione delle lobby c'è ma c'è anche il fatto che i deputati in qualche modo debbono esprimere le esigenze del territorio di cui sono rappresentanti. Non possono soltanto essere jesman della volontà della Unione Europea e del Governo.
Moltissime delle esigenze che arrivano in Parlamento sono legittime ed a volte sono anche il fallimento del ruolo delle istituzioni locali come Regioni ed Enti Locali.
Altro segno della crisi del Parlamento schiacciato dalla supervololontà di Napolitano e di Letta è la brutta, bruttissima legge che è stata fatta per sopprimere ma sostanzialmente per mantenere in vita le Province i privandole della dignità del loro essere istituzioni. Le province hanno una identità storica ed una dignità che non può essere calpestata a vantaggio delle Regioni che davvero sono da sopprimere perchè sono il canale di una emorragia di risorse terribile e non assolvano a nessuna funzione vera tranne quelle che si inventano per tenere occupati le oligarchie politiche locali e le strutture amministrative.
Napolitano ed il Governo pretendono che non si dia nessuno sfogo alle necessità rappresentative dei deputati. Quando un deputato è privato della possibilità di sottoporre alla assemblea una iniziativa, una necessità entra in crisi perchè è la sua stesa funzione ad essere negata.
Non si può pretendere che Camera e Senato e si riducano alla funzione unica di votare la fiducia.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/ 12/24/ governo-rinuncia-al-decreto-sal va-roma-norme-affitti-nel-mill eproroghe/824748/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento