- La signora Kiange ed il Congo
Ho visto e sentito in TV la signora Cecilia Kiange, congolese, ministra del governo Letta che raccontava ai giornalisti pennivendoli del regime che la ascoltavano come si sta attivando per fare arivare al più presto i 25 bambini adottati da venticinque coppie che si trovano in Congo in attesa della autorizzazione del governo congolese. L'Italia ha convocato l'ambasciatore congolese a Roma per intimargli la pronta consegna dei bambini.
Non sapevo che i bambini potessero essere adottati a gruppi a famiglie che si presentano tutte insieme per prenderle nel paese di origine. Confesso di sentirmi molto molto imbarazzato e di avere pietà e pena per bambini che dovrebbero essere sottratti al loro paese, alla loro Africa, per venire in Italia. Chi organizza simili blitz collettivi? Chi c'è dietro questo shopping di bambini africani?
Rinnovo la mia profonda contrarietà alle adozioni internazionali che non tutelano sufficientemente i bambini che una volta adottati essendo originati da famiglie socialmente deboli di un Paese lontano sono completamente alla mercè di situazioni che potrebbero essere idilliache ma anche da incubo.
La mia disistima per la signora Kiange che appartiene ad una categoria di ascari, di negri ruffiani dei bianchi che Malcon X come ho già ricordato chiamava "negri di cortile".
Intanto il Congo è tutt'altro che tranquillo,. Si combatte. Come da copione visto un milione di volte l'Occidente organizza opposizione armata per i governi che non fanno i suoi interessi coloniali. Non so in questo caso come stanno le cose ma la regola generale è questa.
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