venerdì 13 dicembre 2013
L'eredità da respingere di Mandela
L'Eredità da respingere di Mandela:il sudafrica dei ricconi e delle multinazionali
"n Sudafrica, la coaliz
ione emersa dalla “doppio compromesso
di classe” tra la grande capital
e e la nuova borghesia nera e tra
questa e le masse povere, che ha
permesso la transizione e il consolidamento
democratico, non pare in grado di favorire
l’instaurazione di un regime in grado di incidere
sostanzialmente sull’ine
guaglianza economica, ma
sembra tuttora priva, al moment
o, di alternative realistiche "
Ora che la kermesse per la dipartita di Mandela è cessata e i quattro presidenti degli USA sono tornati a casa dalla quale erano giunti in SuAfrica ognuno con un suo aereo, ora che i grandi mostri che hanno ammazzato o condiviso l'uccisione i leaders dei popoli africani che davvero erano artefici di cambiamento rivoluzionario come Lumumba, Sakara, Gheddafi ed altri, sono anch'essi tornati a casa viene alla luce la vera eredità di Nelson Mandela che è quella di una grande nazione ricchissima di materie prime e di risorse umane ma senza giustizia sociale e con cinquanta milioni di africani con un reddito medio di 7 mila dollari (quello della Libia di Gheddafi era di 17 mila dollari). Diecine di milioni di africani vivono con meno di cinque dollari al giorno e le condizioni di sfruttamento del lavoro sono spaventose.
La grande rivoluzione di Mandela consiste nella creazione di una violenta borghesia nera che si arricchisce con la gestione della politica e della pubblica amministrazione. e va a dare man forte allo estabilischment bianco detentore della maggiore parte delle ricchezze del paese. Non c'è alcuna traccia di socialismo e di welfare nello Stato Uno dei più grandi produttori di oro nel mondo dopo l'australia ha anche la popolazione più povera e gli slums più miserabili.-
http://www.sisp.it/files/papers/2009/rocco-ronza-428.pdf
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento