lunedì 23 dicembre 2013

Di corsa, a passo di bersagliere

Di corsa, a passo di bersagliere!

Detto fatto. L'uomo del banchiere Serra e di altri squali della finanza Matteo Renzi ha compiuto il suo primo atto di segretario del maggior partito italiano naturalmente senza consultarlo e senza tenere conto delle perplessità esistenti nel suo ventre: ha presentato a Letta ed alla Confindustria il suo progetto di azzeramento dei residui diritti dei lavoratori ricevendone subito entusiastica adesione. La CGIL dice di no ma si sa che è si. Non c'è alcuna necessità economica che giustifica un fatto così grave, una scelta tanto scellerata a danno del povero Cipputi preso a calci in culo ed ora messo completamente nelle mani della imprenditoria più feroce e più ingorda esistente in Europa. Potrà essere licenziato e non potrà fare nulla per recuperare il suo posto di lavoro.
Corresponsabile di questo gesto di guerra e di rottura sociale sono i quasi tre milioni di italiani che si sono recati alle primarie ed hanno danno tanto potere a questo volgare e disonesto signorotto che inaugura la sua attività di segretario con un atto di ostilità verso venti milioni di lavoratori che in Italia non contano più quasi niente.
Non contano niente perchè la CGIL è della partita e come ieri ha fatto da complice alla Fornero domani farà da complice a Letta ed a Renzi. Naturalmente per ora dice di no ma di no in no fino a quando diventerà ni e poi si non farà serie difficoltà al dicktat di Renzi e di Letta.
Se il no della Camusso fosse sincero sarebbe accompagnato da una dichiarazione di sciopero generale. Ma questo non ci sarà. D'altro canto tutti gli addetti ai lavori sanno che se la CGIL fosse davvero contraria Renzi non avrebbe presentato il piano a Letta.
Il paradosso italiano continua. Nel paese con dieci milioni di iscritti alle confederazioni sindacaliIl governo Letta continua la politica di Monti contro i lavoratori. Perchè i sindacati sono asserviti al Potere. Non c'è naturalmente niente altro che odio ideologico verso i lavoratori. La licenziabilità assoluta non attirerà nuovi investimenti e non produrrà nuovo lavoro. Avrà l'effetto di abbassare ulteriormente il valore del lavoro perchè nel terrore di perderlo i lavoratori si faranno mettere i piedi sulla faccia dai padroni. Dico padroni e non imprenditori perchè in Italia sono padroni brutali e basta.
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/23/news/disco_verde_anche_da_palazzo_chigi_ma_nessuno_ha_la_bacchetta_magica-74304121/?ref=HREC1-3

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