sabato 7 dicembre 2013

Psicologia delle Primarie

 Il meccanismo psichiatrico delle Primarie
 Nascita della democrazia volatile

La gente accorre alle primarie organizzate dal PD perchè costituiscono un raro momento in cui si ha l'illusione di partecipare, di fare qualcosa, di scegliere. Per vivere questo momentoci  si mette in fila assieme a tanti sconosciuti con i quali non si scambiano che rare parole, si pagano due euro e finalmente poi si vota. Il voto dà soddisfazione. Colma un vuoto, un senso di estraneità che l'allontanamento della politica dalla portata dell'elettore hanno dato. C'è uno squilibrio enorme tra la quantità di informazioni politiche fornite dalle televisioni e la possibilità concreta di ogni singola persona di interagire. Come si fa ad interagire? Le Sezioni sono chiuse e le elezioni non consentono di esprimere preferenze. Si può votare ma il voto è manipolato da tre terribili correttivi che forse dopo la decisione della Consulta saranno tolti: il premio di maggioranza, lo sbarramento di ingresso che al senato arriva alla cifra iperbolica dell'otto per cento, l'impossibilità ad esprimere - ripeto- preferenza per le persone che si vorrebbero eleggere.
  Per questo le primarie funzionano come una droga che sostituisce la democrazia. In una vera democrazia la gente si riunisce e discute nelle sezioni ed il segretario non viene eletto da una folla di sconosciuti e di passanti che si passano lo sfizio di fermarsi a votare...
   Per il tempo che si perde facendo la fila e per votare si ha la sensazione di stare "dentro " la politica. Ma non è vero.

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