sabato 28 dicembre 2013

L'agenda di Renzi



L'agenda di Renzi

Quella che conta è l'agenda. Landini ha accettato l'agenda della yob act presentata da Renzi che sostanzialmente raschia il fondo del barile dell'art.18 e del diritto al lavoro. Accettando di discutere sulla sostituzione della  CIG 
con il sussidio di disoccupazioneaccetta il principio della licenziabilità anche in caso di crisi aziendali limitate nel tempo. L'accanimento di Renzi sull'art.18 è un segnale di assalto a Cipputi che si dà al padronato italiano.
Alfano vuole essere della partita e propone l'abolizione del contratto di lavoro.

Landini e la CGIL avrebbero dovuto essere loro a propore una agenda di discussione al governo fatta di abrogazione legge Biagi, abrogazione legge Fornero, aumento generalizzato dei salari. Ma si guardano bene dal chiedere qualcosa. Il Sindacato serve non a chiedere ma a dare quello appartiene ai lavoratori.

Con la performance nella squadra di Renzi di Landini oramai il processo aperto dal pensionamento forzato di Giorgio Cremaschi si è concluso. La CGIL e la Fiom sono strumenti della politica di potere del PD.Intanto l'Unipol diventa la più potente compagnia di assicurazione italiana e così la trasmigrazione dalla cooperazione di Prampolini all'ipercapitalismo finanziario è compiuta.

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