CSP su i Forconi da: DOCUMENTI CONGRESSUALI CSP-PARTITO COMUNISTA. ROMA
17.18.19 GENNAIO 2014
http://www.comunistisinistrapopolare.com/2013/10/29/documenti-congressuali-csp-partito-comunista-roma-17-18-19-gennaio-2014/
"A fare il mercato ovviamente è la grande distribuzione, spesso in mano o a
capitali "oscuri" o a grandi multinazionali. In Sicilia e in Sardegna abbiamo
assistito a un fenomeno di ribellione che ha saldato classi e interessi
eterogenei: i pastori sardi, i contadini, i pescatori e gli autotrasportatori
siciliani. Occorre riconoscere che solo i primi si sono saldati stabilmente alle
lotte operaie in difesa del posto di lavoro e hanno davvero avuto la unanime
solidarietà del popolo sardo. Invece più variegato è il panorama in Sicilia. Il
nostro Partito ha espresso una chiara posizione, respingendo le accuse di
"mafiosità" indiscriminata di cui i rappresentanti dei capitalisti hanno bollato
queste lotte. Se all'interno del movimento dei forconi ci sono parole d'ordine
che - pur nella limitatezza dello spontaneismo - hanno dato voce alle istanze
dei braccianti agricoli e giuste accuse e meritate ingiurie indirizzate ai
rappresentanti politici locali e nazionali, dall'altro lato occorre ricordare
che questi strati sociali fino a ieri godevano della mediazione politica delle
destre. In realtà è proprio questa mediazione politica che è saltata col governo
Monti, un governo che, contrariamente al precedente, è completamente
impermeabile alle istanze del ceto medio. Il crollo della mediazione 54 politica
può aprire notevoli spazi di manovra per i comunisti, solo se essi sapranno
esprimere una voce di opposizione di classe che leghi innanzitutto gli sfruttati
contro il sistema capitalistico e quindi realizzi le giuste alleanze con gli
altri ceti produttivi."
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