domenica 31 marzo 2013

Tanto peggio per l'Italia, tanto meglio per Grillo

  Tanto peggio per l'Italia, tanto meglio per Grillo!

 Non  meno di cinque milioni di voti provenienti dal PD e dalla sinistra italiana sono stati inghiottiti da Beppe Grillo e hanno disdegnato la scelta di Rivoluzione Civile-Ingroia che era pur sempre una scelta di sinistra c he avrebbe riportato i comunisti e la vera antimafia in Parlamento a difesa dei lavoratori. Ora su Ingroia si accanisce la vendetta del sistema ed i comunisti presto saremo fuori legge come in Ungheria e negli USA dove chi è comunista praticante non trova di che vivere perchè nessuno si vuole compromettere a dargli lavoro.
  Questo enorme afflusso di voti ha fatto perdere la testa a Grillo ed al suo Melantone. Ora vogliono tutto e per averlo non esitano a adottare la politica del tanto peggio tanto meglio. Tanto peggio andrà per l'Italia tanto meglio andrà per Grillo che riverserà la colpa sui partiti esistenti. Alla fine dei conti la sua azione serve magistralmente al rilancio di Berlusconi che è tornato in  grande auge.
   Gli insulti di Grillo a Bersani sono una manifestazione di intolleranza fascista, un modo per aizzare gli elettori ed i militanti di 5 stelle contro una persona che ha offerto di fare un governo di cambiamento. Si sarebbe potuto fare un governo Bersani con una fondamentale presenza di cinque stelle. Perchè si accettano le cariche in Parlamento e nelle civiche amministrazioni e non si accetta di dividere il potere con il PD che è una forza assai più condizionabile da sinistra di quella di Berlusconi?
  Ora Grillo gioisce della nomina di due Commissioni fatte da puttane della politica italiana anche se sono tutti rigorosamente maschi. Gioisce al rilancio del governo Monti che è presente nelle due commissioni come si trattasse di una grande forza politica.
   Avevo apprezzato il comizio di Piazza  San Giovanni perchè sono persona priva di pregiudizi ed aperta a trovare quanto di buono ci sia in tutti. Mi ero ingannato. Grillo è solo un pericoloso avventuriero che vuole il potere tutto per se e che usa la forza che ha ricevuto manipolandola ed ignorandone i contenuti progressisti e riformatori.

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