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anniversario
150 anniversario unità d'Italia - 17 Marzo 2013
PIù che ipocrisia tradimento politico e morale
Oggi si celebra il 150 anniversario dell'Unità di Italia senza che
venga spesa una sola parola sulla sua condizione di prigioniera.
Prigioniera dagli americani che ci hanno non liberato ma occupato e
continuano a trattarci con il disprezzo che usano con le nazioni
occupate: ci hanno riempito di basi militari e depositi di bombe
nucleari;prigioniera della Triade alla quale ha ceduto la sovranità
monetaria e difronte alla quale deve stare con due piedi in una staffa
se non vuole essere rovinata del tutto; prigioniera del Vaticano al
quale deve obbedienza per i diritti civili.
L'Italia di oggi è
tornata ad essere quella del Congresso di Vienna del 1815: una
espressione geografica come la definiva Matternich. Ma gli Stati
italiani successi dopo il Congresso erano molto di più dell'Italia di
oggi: Il Regno delle Due Sicilie, il Granducato Toscano, il prussiano
Lombardo Veneto e lo stesso stato della Chiesa erano molto di più e
contavano molto di più del misero e meschino Stato Italiano capeggiato
da Napolitano che viene meno alla parola per salvare dalla prigione due
fucilatori di pescatori.
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