Il PD di ieri
La triste e pericolosa realtà in vui versano le istituzioni italiane ha
indotto il PD a fare un passo importante avanti per il superamento dello
oligarchismo che ha condotto alla crisi della Repubblica. Gliene dobbiamo dare
atto anche se l'ha fatto sotto la spinta dell'arrivo del M5S in Parlamento, un
evento rivoluzionario, una grande novità positiva che però bisogna fare in modo
che non venga manovrata da un benestantissimo puparo che si dichiara
proprietario del "Logo" e che considera una ditta il movimento che ha
suscitato.
Il PD ha anche avviato un processo di rinnovamento dei suoi gruppi parlamentari e consentito una rappresentanza del genere femminile ragguardevole.
Il PD deve capire, alla luce della esperienza fatta ieri, che la crisi italiana deriva anche dal suo spostamento a destra, dal non essere un partito socialdemocratico dalla parte dei lavoratori ma un partito della Confindustria con una base provieniente dal PCI e dalla sinistra DC. Una vera e propria contraddizione in termini.
Deve fare una profonda e radicale autocritica per avere tenuto il sacco assieme a Berlusconi a Monti nella spoliazione del popolo italiano. Articolo 18, legge Biagi e politica europea di massacro per l'economica italiana portano anche il segno della responsabilità di Bersani e dei suoi collaboratori.
Per questo è opportuno ora che pensi ad un raddrizzamento della barra ideologica. Non solo opportuno ma necessario. Basterebbe attuare le cose che ha chiesto ieri Laura Boldrini nel suo intervento per ritornare ad essere un paese civile per i suoi lavoratori e per tutti.
Il PD ha anche avviato un processo di rinnovamento dei suoi gruppi parlamentari e consentito una rappresentanza del genere femminile ragguardevole.
Il PD deve capire, alla luce della esperienza fatta ieri, che la crisi italiana deriva anche dal suo spostamento a destra, dal non essere un partito socialdemocratico dalla parte dei lavoratori ma un partito della Confindustria con una base provieniente dal PCI e dalla sinistra DC. Una vera e propria contraddizione in termini.
Deve fare una profonda e radicale autocritica per avere tenuto il sacco assieme a Berlusconi a Monti nella spoliazione del popolo italiano. Articolo 18, legge Biagi e politica europea di massacro per l'economica italiana portano anche il segno della responsabilità di Bersani e dei suoi collaboratori.
Per questo è opportuno ora che pensi ad un raddrizzamento della barra ideologica. Non solo opportuno ma necessario. Basterebbe attuare le cose che ha chiesto ieri Laura Boldrini nel suo intervento per ritornare ad essere un paese civile per i suoi lavoratori e per tutti.
Una reazione stupida
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