venerdì 29 marzo 2013

Realtà surreale


 Realtà  "surreale"


I tempi della politica politicante sono distantissimi dai tempi della crisi economica e della situazione sociale dell'Italia. La politica si muove come se la condizione della Italia fosse la migliore possibile e non avesse bisogno di interventi urgentissimi ed adeguati di un potere politico che invece  stenta a coagulare ed a prendere forma e corpo. E' già trascorso oltre un mese dalle elezioni e siamo ad un punto morto che non sappiamo neppure quale è.
 Ieri Napolitano ha ricevuto Bersani ed ha parlato con lui per oltre un'ora,. Sul contenuto del colloquio ci sono varie versioni ma a quanto pare il suo incarico non è stato revocato con la nomina di un nuovo esploratore o di persona designata a fare un governo. E' stato "congelato"!! Vuol dire che potremmo avere ancora un governo Bersani? Tecnicamente si. Si tratta di una novità procedurale adottata non si sa se per addolcire la pillola al PD oppure perchè davvero esistono risorse segrete nella politica italiana che potrebbero consenitire a Bersani di fare un governo. Mah!
  Intanto girano i nomi di coloro che potrebbero prendere il posto di Bersani. Non si sa se per accertare la possibilità di un governo o per farlo. Intanto passano i giorni e probabilmente arriveremo al dopo pasqua. Ma tanto chi se ne frega? I nomi che girano sono quelli di Saccomanni   che è un quadro dell'alta burocrazia iperliberista che si troverebbe assolutamente a suo agio negli ambienti europei più ligi alla ideologia monetarista che è la religione del gruppo dirigente attuale euroatlantico, di Giuliano Amato che una volta era socialista ma che è anche lui un quadro (assai più politico di Saccomanni) della linea euroatlantista. E' stato estensore della Costituzione di Lisbona e teorico antelitteram della delegiferazione dei diritti dei lavoratori. Si parla anche di altri personaggi ma una cosa è certa: la ricerca viene fatta tra i monetaristi cioè tra coloro che danno garanzie ai "mercati" ed allo establishment  euro-atlantico. Viene escluso rigorosamente non solo un candidato di orientamento di sinistra ma financo un keinesiano. Quindi si va alla riconferma della politica della austerità che è come dire si va volontariamente verso la morte della economia italiana che oggi ha bisogno di maggiori consumi interni e di una ripresa delle investimenti. Viene scartata la ricetta progressista, viene scartata la ricetta dello sviluppo keinesiano. La ricerca del Presidente incaricato avviene in un ambito non lontano da quello di Monti e della Fornero.
  Se Grillo avesse consentito un governo a Bersani si poteva davvero fare qualcosa di nuovo e di interessante per l'Italia e per l'Europa. Ma Grillo non ha consentito e si muove con la stessa logica di Berlusconi. Entrambi dicono: o con me o lo sfascio. E' quindi possibile che si torni a votare. Ma non si capisce per che cosa. L'unica cosa certa è che Berlusconi il sempreterno cresce già di due punti e potrebbe vincere le elezioni e regalarci la sua presidenza a vita,.
 Intanto chiede spudoratamente la presidenza della Repubblica per un uomo della destra come se non avesse già la Presidenza del Senato. Grasso è stato votato dal PD ma non è uomo del PD e Berlusconi questo lo sa perfettamente.
 I comunisti sono fuori gioco e la loro voce viene smorzata dai massmedia fino a non farla udire. Ingroia è inviato al confino di Aosta. Non so se quanti del PD e della CGIL hanno votato Grillo cosa faranno e se no sono schifati della loro stessa scelta. Preferire Grillo ad Ingroia è stata una scelta anticomunista e reazionaria frutto dello sbandamento ideologico politico e morale che ha subito il popolo di sinistra dopo la morte della CGIL e della FIOM  come sindacati progressisti  dei lavoratori italiani.

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