mercoledì 13 marzo 2013

cortile di casa

 
 
 I soldi dei partiti
Contrariamente a quanto si ritiene non è vero il refrain del PD secondo il quale senza il pubblico finanziamento dei partiti la politica diventerà riserva per i milionari. Non è vero perchè il finanziamento pubblico piuttosto che favorire la partecipazione la manipola e ne fa monopolio delle tesorerie delle oligarchie che hanno la titolarità per la riscossione di contributi. Il finanziamento pubblico squilibra la partecipazione a favore degli apparati dirigenziali e spesso interviene pesantemente per sconfiggere posizioni e gruppi minoritari. I miliardari risultano favoriti dal finanziamento pubblico per l'effetto addizione che produce sulle loro disponibilità
Certo non propongo di tornare ai tempi di Filippo Turati deputato che, non avendo soldi per pagarsi l'albergo a Roma, si imbarcava su un treno che faceva la spola tra Roma e Milano per passarvi la notte. Non è neppure decente spendere come fanno tanti ora 200 euro a notte in un Albergo della Capitale. Ma l'assenza totale di finanziamenti sarebbe un tonico per la partecipazione. Inoltre, con l'avvento di internet, non c'è problema per la comunicazione di una gran parte dello elettorato.
 
 Matteo  Renzi
Matteo Renzi è il Cavallo di troia o la serpe in seno del PD. Oggi ha fatto in modo che si rendessero pubblici gli stipendi dei funzionari del Partito nel quadro di una campagna di criminalizzazione del PD descritto come un temibile parassita dello Stato.
Se il PD non lo espelle al più presto sarà fatto a pezzi dal nostro giovane rottamatore-picconatore che agisce per conto di potenti forze che vogliono la fine di tutti i partiti italiani per fare tabula rasa e ridurre l'Italia al pollaio di un paio di contendenti.
PDL e PD sono disgustosi per le loro responsabilità. Ma sono ancora strutture di una Italia democratica. Azzerati i partiti il Parlamento sarà preda di avventurieri parolai demagoghi manovrati dal potere finanziario anche estero.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-renzi-vuole-trasformare-il-pd-in-una-bad-company-ecco-il-dossier-delle-52274.htm
 
Rivoluzione colorata
Ho copiato questa nota di Michele Trocini che condivido e segnalo ai miei amici. Aggiungo che un primo tentativo andato quasi a vuoto è stato fatto con il cosidetto popolo viola. L'obiettivo può essere la destabilizzazione dell'Italia attraverso la dissoluzione dei partiti attualmente esistenti per poterne favorire il distacco delle regioni del nord e l'abbandono del resto al suo destino. La contraddizione sta nel popolo grillino che non è esattamente quello auspicato dagli americani. I grillini non li ritengo disponibili ad avventure "rivoluzionarie teleguidate" come sono state le rivoluzioni colorato. Ma forse si spera in un loro incattivimento.

Michele Trocini
La sortita dell'ambasciatore USA in Italia, David Thorne, di sostegno chiaro al movimento 5 Stelle, ci dimostra che l'obiettivo di Grillo e Casaleggio è quello di promuovere e sponsorizzare in Italia una "Rivoluzione colorata", una primavera araba, una rivoluzione senza rivoluzione unicamente fratricida, destinata a creare il caos assoluto, senza nessun cambiamento reale. La e-revolution di Grillo e Casaleggio, non a caso sponsorizzata dall'ambasciatore USA, mira a portare l'Italia nella confusione totale, nella rovina affinchè la piovra del finanzcapitalismo siono-americano possa distruggere qualsiasi barlume di indipendenza e identità nazionale. I rivoluzionari oltre che comunisti sanno essere anche patrioti e vigileranno.

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