giovedì 7 marzo 2013

2013, dissoluzione dello Stato?


2013: Dissoluzione dello Stato? 

Gli episodi inquietanti si infittiscono e rendono la cronaca italiana sempre più lugubre  ad ogni giorno che passa. Una persona impazzisce di disperazione a Perugia ed uccide due dipendenti della Regione prima di togliersi la vita. Il capo di un partito che controlla un terzo del Parlamento viene condannato ad un anno di carcere ed è in attesa di verdetti da altri due o tre processi dai quali potrebbe uscire massacrato. Intanto altre Procure della Repubblica aprono altri procedimenti giudiziari. Il più grave di tutti è quello che si è aperto a Napoli dopo la confessione del losco figuro assurto alla carica di Senatore della repubblica corrotto da Berlusconi per fare cadere il governo Prodi. Sempre a Napoli viene incendiata la Città della Scienza. Un rogo della idea stessa di futuro dell'Italia. Si infittiscono gli infortuni mortali del lavoro dopo il giro di boa della Magistratura che esclude l'omicidio volontario e ritorna alla vecchia consuetudine di considerare praticamente privi di responsabilità penale gli infortuni sul lavoro. La vita degli operai vale zero!

   Nel 2012 gli italiani, stringendo i denti, facendo debiti, hanno pagato disciplinatamente le tasse imposte dal governo Monti e quelle precedenti. Il gettito dell'IMU è stato altissimo, stratosferico, al disopra delle aspettative del Governo: 23,7 miliardi di euro. Una torchiata alle famiglie terribile che è stata sopportata a stento da moltissime. La tassa patrimoniale che poteva fruttare 200 miliardi di euro (secondo una stima fatta da un istituto bolognese molto serio) non è mai stata tentata ed ogni volta che se ne è parlato Monti ha girato la testa dall'altra parte. Nessun tentativo è stato fatto per recuperare dalla Svizzera una parte delle tasse sui capitali imboscati come ha fatto la Germania e la Francia. Questo ha accresciuto la frustrazione e la collera di quanti si sono tolti il pane di bocca per pagare l'IMU e la caterva di tasse locali e nazionali.
  Non credo proprio che quest'anno l'IMU incasserà quanto l'anno scorso e darà allo Stato una boccata di ossigeno. Non lo credo per il motivo che l'aumento della Tarsu alla quale saranno aggiunte assurdi balzelli da pagare per la riparazione dei marciapiedi e l'illuminazione pubblica farà traboccare il vaso. Intanto le Regioni ed i Comuni hanno portato l'IRPEF ai massimi livelli.
 Inoltre migliaia di imprese che hanno crediti dalla pubblica amministrazione continueranno a non poterli riscuotere. A livello locale per via del patto di stabilità. Si danno soldi alle banche come i 4 miliardi al MPS e si pagano le commesse militari e le missioni all'estero ma imprenditori italiani falliscono per la mancata riscossione dei loro crediti con lo Stato.
  Questo potrebbe indurre la popolazione a non pagare tasse a cominciare  da quelle annunziate per l'estate. Quando il popolo non paga più le tasse la legittimità dello Stato viene meno. Lo Stato entra rapidamente in decomposizione. Non si possono perseguire venti milioni di persone e di famiglia con Equitalia.Il numero travolge tutto.   La crisi dello Stato diventa o potrebbe diventare irreversibile.
  La crisi potrebbe cominciare a correre, a correre e come una valanga durante questa corsa verso gli inferi trascinare con se le parti ancora buone e solide dello Stato. Si aggiunga che sulla questione fiscale grava la ipoteca della Lega e quindi delle tre regioni maggiormente industrializzate del Nord. La lega potrebbe essere il detonatore della crisi. Ma la crisi potrebbe cominciare anche dal Mezzogiorno dove lo stato di degrado sociale raggiunge livelli impressionanti specialmente in Sardegna ed in Calabria.
  Per questo credo che i tempi della politica siano completamente sfasati. iil Capo dello Stato inizia le consultazioni il 15 marzo. Insomma prima che si capisca qualcosa sarà passato un altro mese.
  Alla luce di questa drammatica realtà che potrebbe svilupparsi nel Paese credo che Bersani e la Direzione del PD abbiano sbagliato completamente approccio comportandosi come se il Paese fosse in una posizione di normalità e l'Italia non fosse minacciata dagli sciacalli dellaTriade e della speculazione finanziaria. Bersani propone una sfida a Cinque Stelle mettendo questa in condizione di grande difficoltà dal momento che ha sempre detto di non volere collaborare e quindi il tentativo sarà fallimentare ed aggraverà la sfiducia verso l'Italia. L'errore di Bersani è dovuto ad egoismo personale e di partito Parte dalla idea che è stato il PD a vincere comunque le elezioni. Cosa non vera. Bersani sogna ancora di fare il governo, un governo che neppure la destra del suo partito che si richiama a  Renzi vuole.
 Per questo credo che l'unica cosa da fare è presentare al Paese un governo
di unità nazionale che possa essere votato da tutti i partiti che sono in Parlamento e che abbia il compito di fare le cose necessarie per fronteggiare le crisi e compiere riforme che però dovrebbero essere di segno apposto da quelle del governo Monti se si vorrà rianimare l'economia e la società italiana.
 E' inutile perdere tempo incaricando Bersani. Spero che Napolitano voglia  mettere l'interesse dell'Italia al disopra di quello di Bersani e del PD.
  



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