mercoledì 6 marzo 2013

Chavez

  Morte di un eroe dei poveri e del riscatto del mondo


E' morto dopo una indicibile via crucis ospedaliera Ugo Chavez, presidente del Venezuela. I poveri del suo paese prima di lui non contavano assolutamente nulla ed erano schiavizzati per pochissimi soldi o anche soltanto per il cibo che ricevevano dai grandi proprietari terrieri alleati da sempre degli USA. Questi ogni volta che i loro amici latifondisti lo chiedevano mettevano a loro disposizione gli squadroni della morte per uccidere i sindacalisti, gli organizzatori delle lotte e tenere al potere quel l'uno del percento che deteneva le ricchezza di tutto il Venezuela.
  Chavez ha riscattato il suo popolo. La grande ricchezza del petrolio è stata messa a disposizione non solo dei venezuelani ma di tutta l'America Latina e di quanti nel mondo ne hanno avuto bisogno  come faceva anche il suo amico Gheddafi.
  I latifondisti e gli USA  hanno tentato di farlo fuori con un colpo di Stato. Ma il popolo ha fatto scudo con il suo corpo e non ne ha consentito il successo.
 (Ricordo con una certa vergogna che la stampa di sinistra italiana non sapeva con chi schierarsi in occasione del colpo di Stato. Erano i primi frutti velenosi del disorientamento della Bolognina).
  Oggi la stampa americana è piena di commenti velenosi. Ha definito demagogo il grande "comandante" scomparso, ha stroncato la sua opera, lo ha definito "caudillo" in senso dispregiativo, ha tentato in tutti i modi di farlo passare per un dittatore.  Ma nei 14 anni del suio governo Chavez è stato eletto per ben quattro volte nonostante i soldi ed i massmedia a disposizione dei suoi avversari ed il munizionamento di mezzi  che gli USA hanno assicurato a quesi.
   Ora gli USA si accingono ad attuare i loro piani di riconquista del Venezuela  aiutati dalla borghesia locale  con lo stesso schema usato dappertutto in Iran, in Siria, in Libia. Il personale dell'ambasciata USA è stato richiamato e questo non è un segnale propriamente pacifico. Che cosa hanno in programma?
  Tutta la filiera massmediatica dell'Occidente suona la stessa grancassa. E' morto un caudillo, è morto un demagogo. Di più non ha potuto dire ma il veleno e l'odio per l'esperimento bolivariano trapela da ogni riga dei pennivendoli opinionisti.
  Non è da escludere che Chavez sia stato ucciso. Forse il cancro gli è stato inoculato come è stato fatto con Arafat. Questa denunzia viene avanzata apertamente dal vice presidente del Venezuela. Altri grandi leader democratici dell'America Latina soffrono di cancro come le presidentesse dell'Argentina e del Brasile Cristina  Kirchner e Dila Rousseff.  E' una epidemia che colpisce solo gli invisi alla Casa Bianca?
  A quanti gettano immondizia sul ricordo di Chavez mi sento di dire che  Chavez sarà ricordato per sempre dai popoli dell'America Latina e di tutto il mondo come Simone Bolivar mentre la memoria dei Presidenti statunitensi sarà sempre esecrata per il sangue che hanno fatto scorrere sull'intero pianeta, per quello che hanno fatto ai popoli pellirossa, per le centinaia di migliaia di omicidi compiuti  per assicurare il loro dominio e quello dei loro amici. Compresa la memoria dell'attuale presidente premio Nobel per la pace orrida ed ingannevole figura di demagogo e di spietato tiranno del mondo.

Nessun commento: