lunedì 4 marzo 2013

La crisi, il silenzio dei sindacati

 
La crisi, il silenzio dei sindacati

  Credo che il PD non meriti alcun riguardo per le pesanti responsabilità che si è assunto approvando tutta la politica economica e sociale di Monti e proponendosi come il partito più filoeuropeo esistente in Italia per tutte le odiose ed atroci misure che l'Europa della Merkel ci ha imposto. Nonostante questi limiti e la continua spinta a destra che ha il PD credo che bisognerebbe per un momento fermarsi a riflettere. Dopo Bersani c'è Renzi che è un vero e proprio salto nel buio di una destra ancora più feroce di quella che Bersani ha incarnato quando ha accettato la legge fornero.
   Allo stato dei fatti sia negli otto punti di Bersani sia nel programma dei grillini non vedo nessuna apertura verso i lavoratori ed i pensionati e niente che lasci sperare ad una restituzione dell'art.18.
   Nonostante questo penso che un governo si possa costituire soltanto tra PD e 5Stelle. Non sarà un governo molto diverso da quello Monti ma l'alternativa è lo sfascio, il caos. Non ci sono forze politiche e sociali nel Paese in grado di organizzare la resistenza ed il mostro a tre teste della Triade finirà per divorarci tutto.
  Grandi organizzazioni sindacali come la CGIL se ne stanno defilite a fanno finta di vivere in un altro pianeta. Cgil, Cisl, UIL non intervengono nella crisi per rincuorare i lavoratori e per spingere i partiti a dare risposte alla crisi sociale. La Camusso ed i suoi colleghi stanno zitti. Ogni tanto si sente la Confindustria ma come si sa non ha mai fatto una politica buona per l'Italia e certo cerca di fare solo i suoi interessi.

Nessun commento: