giovedì 7 febbraio 2013

Vendola sedotto che dice no ma è si

Vendola sedotto che dice no ma è si

Ho l'impressione che Vendola faccia come quella signora che dicendo " non non voglio intanto adocchiava il posto migliore dove farsi sedurre dal suo spasimante". Vendola dicendo no e poi no tenta di arrivare al traguardo delle elezioni e di superarlo. Sa benissimo che Monti è il convitato di pietra che la Merkel ed i "mercati" hanno imposto alle elezioni italiane e che Bersani non farà il governo senza Monti. Credo che si siano messi d'accordo anche su l'incarico che avrà il professore in occasione della gita di Bersani a Berlino dei giorni scorsi.
Portare gli elettori di Sel al voto senza farli smottare verso RC-Ingroia è l'obiettivo che si sono proposti Monti, Bersani e lo stesso Vendola. Dopo averlo sentito ieri sera e stamane non credo proprio più alla sua buona fede. Avremo un governo Monti Bersani e Vendola.
L'attacco di D'Alema a Di Liberto e Ferrero che governavano con Mastella nel governo Prodi e che oggi criticano la scelta di Bersani verso Monti non ha alcun fondamento: Mastella era un personaggio marginale della politica italiana che aveva accettato il programma Prodi e non aveva mai fatto discriminazioni a sinistra. Monti è personaggio centrale nella politica italiana ed europea ed è portatore di ideologia e scelte politiche ben più pesanti ed organiche di quelle del povero Mastella che era soltanto un democristiano amante del governo con una numerosa clientela da accontentare.

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