giovedì 14 febbraio 2013

la denunzia del Papa


La denunzia del Papa.

Più chiaro di come è stato non poteva esserlo: si tratta sempre del Papa che parla della sua Chiesa che ha governato per otto anni! Nel giorno delle Ceneri ha parlato di se, del suo rapporto con la Fede, ma anche e sopratutto di divisioni che "deturpano il volto della Chiesa" . Deturpare è un verbo forte. è sinonimo di sfigurare, rovinare. Perchè parla delle divisioni della Chiesa nel giorno in cui consegna lo scettro e la tiara?
 Proprio nello stesso giorno si annunzia la fine della sedia vacante allo Ior, Pare che finalmente c'è un decreto per un nuovo presidente.
 La Chiesa è avvolta nel buio ed in preda a lotte intestine. Forse queste lotte intestine hanno avuto fine con le dimissioni.  Ricordo che rimasi colpito dalla rapidità della nomina di questa Papa. I cardinali entrarono in conclave con una scelta evidentemente già compiuta. Ricordo che la proposta di ratzinger fu accolta senza nessun indugio. Ci si aspettava qualcosa di più dopo l'ingombrante enorme figura del Papa polacco. Ci si aspettava una discussione, un approfondimento.
  Quelle stesse forze che con tanta apparente velocità lo fecero Papa oggi lo hanno costretto alle dimissioni. La filiera della stampa occidentale dal NYT al El Pais ignora quasi del tutto la denunzia pesante pesantissima fatta ieri dal Papa e ci immerge  nella melassa della umiltà nella sofferenza dell'uomo. Insomma ci raccontano cose di nessuna importanza per non affrontare la verità e dirci che il Papa è stato fatto fuori da un formidabile mobbing che non era più in grado di reggere. In quanto alle dimissioni vere e proprie la sorpresa che molti hanno mostrato è del tutto falsa perchè da molti mesi si sapeva che Ratzinger si doveva dimettere.
  La deduzione che io ne traggo di questa accelerazione e repentina stupefacente conclusione della crisi vaticana è che gli accordi sul nuovo Papa sono già stati fatti e si tratterà certamente di una figura corrispondente alla involuzione reazionaria che la Chiesa ha già avuto nel corso di questi anni postconciliari. Lo scopo dei Papi successori di Paolo VI a  cominciare dall'autoritario Woitila è quello di riportare indietro la lancetta dell'orologio. Avremo un Papa adeguato alla nuova realtà internazionale nella quale l'Occidente si muove solo ed esclusivamente verso la guerra. Un Papa di guerra.
  Non c'è una sola figura progressista tra i 117 cardinali. Sono stati tutti nominati da Woitila e da questo Papa. Il Cardinale Martini è morto e comunque era una mosca bianca,.

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