La novità rivoluzionaria
Nien!!
Giuliano Ferrara sul Foglio ha più volte parlato di Papa Ratzinger come
di un Papa rivoluzionario. Per quanto io mi sia sforzato non ho mai
trovato tracce o segni di rivoluzionarismo nella sua azione. In effetti,
ora, una rivoluzione l'ha fatta con le sue dimissioni. Un Papa che si
dimette in una Chiesa in cui un evento del genere è accaduto rarissime
volte quattro o cinque e sempre sotto la spinta di eventi eccezionali.
Quali sono gli eventi eccezionali che spingono questo Papa alle
dimissioni?
Per quanto mi sforzi di ricordare non mi sovviene
nessun evento significativo di questo papato. Sono stati anni grigi e
plumbei dominato da un Nien duro, ottuso, prepotente sui diritti civili.
Ratzinger sarà ricordato per la battaglia del preservativo. Nonostante
consigliato dai preti e dai missionari presenti sopratutto in Africa ha
sempre negato lo strumento più importante per la lotta all'ADS che è
appunto la contraccezione.
Questo
Papa si è distinto nella lotta contro i diritti civili, contro la giusta
morte, contro i gay, contro la fecondazione assistita. Il suo impatto
con la pressione del mondo è sempre stato negativo ed arcigno.
Il
suo papato è stato caratterizzato dalla esplosione della questione
pedofila. Non è affatto vero che l'abbia affrontata con volontà di
punire i colpevoli ed allontanarli dalle loro funzioni nella Chiesa.
Bisogna inoltre dire che le sue posizioni sul matrimonio dei preti e
sulla concessione alle donne del diritto al sacerdozio sono sempre state
di avversità intinta di ideologia più chiusa.
In quanto al
grande tema della Pace il suo settennato è stato di totale adesione
della Chiesa alle avventure coloniali dell'imperialismo occidentale.
Bagnasco e Bertone hanno benedetto le armi con cui la Nato ha portato
terrore e sangue in Iran, in Afghanistan ed in tanti altri luoghi della
terra.
La Curia romana è stata travagliata da lotte intestine di
cui l'episodio del maggiordomo finito in galera è uno degli episodi più
eclatanti. Curioso il fatto che il Papa si è recato a fargli visita in
cella e gli ha abbuonato praticamente la pena.
Il suo migliore
amico è il Cardinale Scola. Un carrierista di destra ammanigliato con i
politici italiani. Un politicante che mi ha sempre colpito per
l'ostentazione del lusso di oro e gioielli a profusione. Se questo è il
successore scelto da lui e per il quale si è dimesso per favorirne
l'elezione la Chiesa andrà verso un periodo di grande spregiudicatezza
del potere e totale assenza di spiritualità. Scola è il Berlusconi del
Vaticano.
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