Massmedia assassini della informazione
Ieri le prime pagine dei maggiori
quotidiani italiani e delle TV erano tutte dedicate al terremoto che stava
sconvolgendo il Movimento Cinque Stelle a seguito della espulsione dei quattri
senatori che fanno l'occhiolino a Renzi ed al PD e che da mesi tramano assieme a
Giachetti del PD come danneggiare l'immagine di Grillo e del Movimento in
crescita nelle previsioni elettorali. Il fatto che Cinque Stelle è la seconda
formazione politica italiana supera Forza Italia ed insidia il primato del PD fa
letteralmente uscire di testa gli architetti delle larghe intese e del nuovo
partito italiano fatto da PD-Forza Italia-Nuoca Destra e tutti gli spezzoni di
destra che infestano il Parlamento e nel fanno il più squilibrato d'Europa
No
n so quanti deputati e senatori hanno solidarizzato con i quattro espulsi ed
abbiano scelto la libertà dal terribile Satrapo. Un satrapo che tuttavia non
vive in un mondo di agnellini ma di terribili cannibali. Renzi si è appena
divorato Letta dopo avere rottamato il povero Bersani che per il dispiacere
provato ha avuto un aneurisma quasi mortale. Alfano ha lasciato il suo maestro e
mentore, il suo benefattore, l'uomo che ne ha fatto uno degli uomini più
importanti della politica italiana il cavaliere Berlusconi. Il quale ha anche
subito la scissione di Fratelli d'Italia con la Russa ed altri eminenti uomini e
donne del suo regime. Anche Monti ha subito una scissione che non è stata
neppure registrata dai massmedia. L a stampa italiana non ha ritenuto di
informarci di queste che sono state davvero una terremoto che ripetutamente si è
abbattuto sulla politica italiana e ne hanno sconvolto il Parlamento.
Il
gruppo di Berlusconi ha perso ventisei deputati e trentadue senatori a vantaggio
di Alfano e dei suoi complici. Ha perso il considerevole e storicamente
prestigioso per la destra gruppo proveniente da Alleanza nazionale presente in
tutti i talk show con la prezzemolina Melloni e quella sorta di gigante torinese
che l'accompagna sempre e non so come si chiama.
Una scissione di ventisei
deputati e trentadue senatori no n ha avuto l'enorme risalto che la stampa ha
ieri dedicato alla crisi del gruppo di Cinque Stelle. Malafede, delinquenza
pòlitica disinformazione sistematica di un sistema massmediale che costa agli
italiani oltre dieci miliardi di euro l'anno tra TV e finanziamento alla carta
stampata.
Ma, ad onta di tutto questo, le previsioni elettorali di Cinque
Stelle restano inchiodate e tendenti verso l'alto. Alla fine la gente è meno
stupida di quanto si immaginano i direttori di Repubblica Corriere della sera la
Stampa e tutti gli altri pennivendoli del regime.
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