venerdì 28 febbraio 2014

Massmedia assassini informazione ne

Massmedia   assassini della informazione

Ieri le prime pagine dei maggiori quotidiani italiani e delle TV erano tutte dedicate al terremoto che stava sconvolgendo il Movimento Cinque Stelle a seguito della espulsione dei quattri senatori che fanno l'occhiolino a Renzi ed al PD e che da mesi tramano assieme a Giachetti del PD come danneggiare l'immagine di Grillo e del Movimento in crescita nelle previsioni elettorali. Il fatto che Cinque Stelle è la seconda formazione politica italiana supera Forza Italia ed insidia il primato del PD fa letteralmente uscire di testa gli architetti delle larghe intese e del nuovo partito italiano fatto da PD-Forza Italia-Nuoca Destra e tutti gli spezzoni di destra che infestano il Parlamento e nel fanno il più squilibrato d'Europa
No n so quanti deputati e senatori hanno solidarizzato con i quattro espulsi ed abbiano scelto la libertà dal terribile Satrapo. Un satrapo che tuttavia non vive in un mondo di agnellini ma di terribili cannibali. Renzi si è appena divorato Letta dopo avere rottamato il povero Bersani che per il dispiacere provato ha avuto un aneurisma quasi mortale. Alfano ha lasciato il suo maestro e mentore, il suo benefattore, l'uomo che ne ha fatto uno degli uomini più importanti della politica italiana il cavaliere Berlusconi. Il quale ha anche subito la scissione di Fratelli d'Italia con la Russa ed altri eminenti uomini e donne del suo regime. Anche Monti ha subito una scissione che non è stata neppure registrata dai massmedia. L a stampa italiana non ha ritenuto di informarci di queste che sono state davvero una terremoto che ripetutamente si è abbattuto sulla politica italiana e ne hanno sconvolto il Parlamento.
Il gruppo di Berlusconi ha perso ventisei deputati e trentadue senatori a vantaggio di Alfano e dei suoi complici. Ha perso il considerevole e storicamente prestigioso per la destra gruppo proveniente da Alleanza nazionale presente in tutti i talk show con la prezzemolina Melloni e quella sorta di gigante torinese che l'accompagna sempre e non so come si chiama.
Una scissione di ventisei deputati e trentadue senatori no n ha avuto l'enorme risalto che la stampa ha ieri dedicato alla crisi del gruppo di Cinque Stelle. Malafede, delinquenza pòlitica disinformazione sistematica di un sistema massmediale che costa agli italiani oltre dieci miliardi di euro l'anno tra TV e finanziamento alla carta stampata.
Ma, ad onta di tutto questo, le previsioni elettorali di Cinque Stelle restano inchiodate e tendenti verso l'alto. Alla fine la gente è meno stupida di quanto si immaginano i direttori di Repubblica Corriere della sera la Stampa e tutti gli altri pennivendoli del regime.

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