sabato 1 febbraio 2014

lettera a corrado augias

   Caro Augias,
ho assistito con quasi doloroso stupore e rabbia alla sua performance alle "Invasioni Barbariche" di ieri sera. E' stato pesante molto molto pesante contro il ragazzo di Cinque Stelle dalla faccia pulita e sorridente che sta facendo assieme ad altri ragazzi come lui battaglie generosissime in Parlamento contro una maggioranza fatta di berlusconiani e pd ed altre destre. Il ragazzo aveva lottato per salvare la sovranità italiana sulla BancaItalia che il governo Letta ha regalato ai privati alle banche e forse anche alle assicurazioni (Unipol Sai). Una battaglia sfortunata stroncata anzi ghigliottinata dalla presidente della Camera. Operazione banca d'Italia circondata da silenzio mafioso da Letta da Saccomanni e dalla stampa italiana fatta quasi tutta di pennivendoli venduti al regime.
   Lei è stato collocato dalla ineffabile Bignardi subito dopo Di Battista ed ha usato la sua enorme esperienza di vecchia volpaccia dei massmedia per stroncare in tutte le maniere per immiserire per dare dello squadrista al giovane Di battista che non si è potuto difendere dalla  sue accuse prive totalmente di senso e  che sembravano dettate  dallo odio dei servitori della dittatura della maggioranza.
  Lei è ancora più vecchio di me essendo del 35. Da vecchi bisogna rimettere a posto le proprie carte e non continuare ad odiare colui che si crede essere il nemico. Lei è pieno di rancore e di odio  verso quanti non la pensano come lei e non stanno nella sua stessa barca e questo non sta bene a chi tra  non molto chiuderà i suoi conti con il mondo. Anche se è ateo come me ha il dovere di non essere più fazioso e della peggiore faziosità: quella dei potere e dei potenti. Faccia la pace con la giustizia e la verità,
    I giovani di Cinque Stelle hanno fatto e faranno ancora battaglie che lei non digerisce. Specialmente quella che si apre adesso contro la legge truffa.
     Si penta e si ravveda se è possibile. Ricordo di lei i suoi pregiudizi sui napoletani e sui meridionali. Cancelli anche questi.
       Pietro Ancona

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