martedì 25 febbraio 2014

Luna di miele finita

Luna di miele finita

(Emerge la bruttezza orrida di un governo retto da due traditori: Renzi che ha tradito Letta ed Alfano che ha tradito Berlusconi entrambi non per ideali ma per il potere personale.)

Ieri è finita la luna di miele tra Renzi e l'Italia in parte ancora sconcertata verso di lui per la pugnalata inflitta a tradimento al presidente Letta ma nell'insieme ben disposta a riconoscerlo come l'enfant prodigioso o addirittura come sostiene Gad Lerner " un capo predestinato". In qualche modo la gente sarebbe stata disposta a non ricordarsi troppo del modo con cui Renzi aveva cacciato via il governo Letta se il suo discorso di ieri fosse apparso all'altezza delle speranze che aveva suscitato almeno ed alimentato in questi mesi, se il suo governo non sollevasse dubbi enormi di conflitto di interesse, se le cose che ha promesso ieri al Senato avessero una minima probabilità di essere realizzate

Naturalmente oggi la Camera dei Deputati approverà il suo governo e da domani dipenderà soltanto da quello che sarà capace di fare e della fortuna che avrà. Diceva Churchill che la prima qualità di un uomo politico è la fortuna.

Ma ieri è stato un disastro per l'Italia. La stampa internazionale ricorda il modo come Letta è diventato Capo del Governo e mostra di esserne sconcertata. E' un caso unico nelle democrazie occidentali un segretario di partito che spintona fuori un presidente del consiglio del suo stesso partito.

La stampa nazionale per quanto nelle mani di gente che ha appoggiato il golpe bianco mostra perplessità, irritazione, dubbi. Dal discorso che Renzi ha pronunciato tutti ne ricavano una impressione negativa di pressapochismo inadeguatezza superficialità.

La gravità di quanto sta accadendo e cioè di trovarsi con un governo defenestrato ed un altro governo che prima ancora di cominciare delude si deve innanzitutto alla direzione nazionale del PD in grande parte influenzata dalle primarie ed alla codardia delle minoranze interne di Cuperlo e Civati che non hanno il coraggio di prendere le distanze da Renzi.

C'è una responsabilità della vecchia classe dirigente che, anche se rottamata, avrebbe dovuto avere la dignità che non ha avuto di esprimere una propria presenza e partecipazione politica agli eventi rivendicando un ricorso alle urne come unica causa interruttiva del governo Letta e non una congiura di palazzo.

Al punto in cui stanno le cose tutto il PD è complice di una congiura di palazzo di uno degli eventi più ributtanti della storia della Repubblica quale è stato il licenziamento in tronco e senza neppure i giorni di preavviso del governo Letta ad opera quasi unanime del suo stesso partito.
C'è in quanto ci sta succedendo anche una responsabilità Obama ed Israele che hanno incoraggiato e sostenuto la irresistibile ascesa nel nostro caudillo forse in odio ad un Letta troppo filo tedesco.

Un governo presieduto da traditori inaffidabili: Renzi che ha tradito Letta ed Alfano che ha tradito Berlusconi. Che vive per la benevolenza e fino a quando vorrà Berlusconi. Il PD si è consegnato alla destra italiana ed un governo che vorrebbe essere di legislatura dipende da quanto saranno soddisfatte le destre del suo operato sia in campo economico sia in quello dei diritti civili.
Un disastro per il maggiore partito italiano e per il popolo italiano.
Quanto resta di civile e di demo cratico del programma del PD sarà macinato dall'opera di questo governo che deve soddisfare un appetito che nella storia è sempre stata insaziabile: quello della destra illiberale.
L'atteggiamento che il PD ha assunto nella questione dei marò e della ucraina dimostra come sia stata logorata la grande cultura internazionale e dei diritti del PD per cedere al ventre fascista di una opinione pubblica nutrita dei cascami del colonialismo che non sono mai scomparsi dalla psiche politica italiana.
La borghesia italiana è disorientata. Mostra di comprendere di avere commesso un grave errore e ne è spaventata.

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