Luna di miele finita
(Emerge la bruttezza orrida di un governo retto da
due traditori: Renzi che ha tradito Letta ed Alfano che ha tradito Berlusconi
entrambi non per ideali ma per il potere personale.)
Ieri è finita la
luna di miele tra Renzi e l'Italia in parte ancora sconcertata verso di lui per
la pugnalata inflitta a tradimento al presidente Letta ma nell'insieme ben
disposta a riconoscerlo come l'enfant prodigioso o addirittura come sostiene Gad
Lerner " un capo predestinato". In qualche modo la gente sarebbe stata disposta
a non ricordarsi troppo del modo con cui Renzi aveva cacciato via il governo
Letta se il suo discorso di ieri fosse apparso all'altezza delle speranze che
aveva suscitato almeno ed alimentato in questi mesi, se il suo governo non
sollevasse dubbi enormi di conflitto di interesse, se le cose che ha promesso
ieri al Senato avessero una minima probabilità di essere realizzate
Naturalmente oggi la Camera dei Deputati approverà il suo governo e da
domani dipenderà soltanto da quello che sarà capace di fare e della fortuna che
avrà. Diceva Churchill che la prima qualità di un uomo politico è la
fortuna.
Ma ieri è stato un disastro per l'Italia. La stampa
internazionale ricorda il modo come Letta è diventato Capo del Governo e mostra
di esserne sconcertata. E' un caso unico nelle democrazie occidentali un
segretario di partito che spintona fuori un presidente del consiglio del suo
stesso partito.
La stampa nazionale per quanto nelle mani di gente che
ha appoggiato il golpe bianco mostra perplessità, irritazione, dubbi. Dal
discorso che Renzi ha pronunciato tutti ne ricavano una impressione negativa di
pressapochismo inadeguatezza superficialità.
La gravità di quanto sta
accadendo e cioè di trovarsi con un governo defenestrato ed un altro governo che
prima ancora di cominciare delude si deve innanzitutto alla direzione nazionale
del PD in grande parte influenzata dalle primarie ed alla codardia delle
minoranze interne di Cuperlo e Civati che non hanno il coraggio di prendere le
distanze da Renzi.
C'è una responsabilità della vecchia classe dirigente
che, anche se rottamata, avrebbe dovuto avere la dignità che non ha avuto di
esprimere una propria presenza e partecipazione politica agli eventi
rivendicando un ricorso alle urne come unica causa interruttiva del governo
Letta e non una congiura di palazzo.
Al punto in cui stanno le cose tutto
il PD è complice di una congiura di palazzo di uno degli eventi più ributtanti
della storia della Repubblica quale è stato il licenziamento in tronco e senza
neppure i giorni di preavviso del governo Letta ad opera quasi unanime del suo
stesso partito.
C'è in quanto ci sta succedendo anche una responsabilità
Obama ed Israele che hanno incoraggiato e sostenuto la irresistibile ascesa nel
nostro caudillo forse in odio ad un Letta troppo filo tedesco.
Un
governo presieduto da traditori inaffidabili: Renzi che ha tradito Letta ed
Alfano che ha tradito Berlusconi. Che vive per la benevolenza e fino a quando
vorrà Berlusconi. Il PD si è consegnato alla destra italiana ed un governo che
vorrebbe essere di legislatura dipende da quanto saranno soddisfatte le destre
del suo operato sia in campo economico sia in quello dei diritti civili.
Un
disastro per il maggiore partito italiano e per il popolo italiano.
Quanto
resta di civile e di demo cratico del programma del PD sarà macinato dall'opera
di questo governo che deve soddisfare un appetito che nella storia è sempre
stata insaziabile: quello della destra illiberale.
L'atteggiamento che il PD
ha assunto nella questione dei marò e della ucraina dimostra come sia stata
logorata la grande cultura internazionale e dei diritti del PD per cedere al
ventre fascista di una opinione pubblica nutrita dei cascami del colonialismo
che non sono mai scomparsi dalla psiche politica italiana.
La borghesia
italiana è disorientata. Mostra di comprendere di avere commesso un grave errore
e ne è spaventata.
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