Giornalismo come killeraggio
Riflettevo su come i massmedia orientati sempre da una velina che
viene dalla Amministrazione USA e che vanno dal NYT a Repubblica
partecipano alla campagna di preparazione psicologica e politica di
aggressione all'Ucraina, aggressione in corso da molto tempo. l'Ucraina
si dovrebbe annettere contro la sua volontà alla Unione Europea. Questo
è l'obiettivo da perseguire subito
oppure deve essere lacerata da una guerra civile come quella siriana.
E' un continuo via via di dirigenti qualificati USA a Kiev per incontri
con i capi della cosidetta opposizione e tra questi i nazisti ed i
nazionalisti. In sostanza come in Libia si fece leva sullo storico
risentimento della Cirenaica verso la Tripolitania, in Iraq sugli sciiti
verso i sunniti per provocare guerre civili nelle quali innestare
subito l'arrivo di mercenari stranieri addestrati dalla Nato come accade
in Siria oramai da quasi tre anni in Ucraina si fa leva su quella
parte popolazione che da sempre vorrebbe vivere nella sfera di
influenza dei tedeschi piuttosto che della Russia alla quale
geograficamente e storicamente l'Ucraina appartiene allo stesso modo
come il Tibet rivendicato dal Dalai Lama sostenuto dalla Cia appartiene
alla grande madre Cina.
Il mondo è pieno di Stati-spezzatino
creati con la violenza dagli USA a cominciare dalle due Coree, dallo
Jemen del Nord e del Sud, Sudan del nord e del sud . dai due Vietnam
unificati in uno soltanto perchè gli USA vi persero la guerra ed oltre
cinquantamila uomini.
Ora nel mirino degli USA è l'Ucraina ed il
killer prescelto è l'Unione Europea. Alla opposizione ucraina in
ebollizione sin dalla rivoluzione arancione si è data la parola d'ordine
della annessione alla Unione Europea, una roba esplosiva capace di
sconvolgere i rapporti geopolitici e geostrategici in un punto delicato e
vitale per la Russia e per il mondo.
Che cosa fanno i
giornalisti della filiera occidentale ed anche le riviste specializzate
tipo Limes? Fanno finta di credere alla giustezza della rivendicazione
dei cosidetti "europeisti" ed attaccano a testa bassa il governo
Jaruscenko descrivendolo come una corrotta tirannnia . E' una sorta
di protocollo di intervento che ha il giornalismo occidentale che viene
applicato a tutte le situazioni che si vogliono destabilizzare ed
avviare al massacro.
Ogni professione ha una deontologia, ha
etica. Il giornalismo ha perso deontologia ed etica da un pezzo, se mai
le ha avuto. I giornalisti non si macchiano materialmente le mani di
sangue ma è come se lo facessero e non sono esenti da responsabilità
per i massacri le sofferenze il dolore che le tante guerre americane
hanno inferto ed infliggono alle popolazioni. In Siria dieci milioni di
persone sono state letteralmente scaraventate fuori dalle loro case e
molte uccise.
Quando si partecipa ad un'opera di diffamazione
di un governo o di un popolo scrivendo articoli che eccitano l'odio
della opinione pubblica e come se armati di mitra si marciasse contro
quel governo o quel popolo.
L'Italia ha un enorme quantità di
giornali anche perchè c'è un finanziamento pubblico. Ma nessuno di loro
racconta la verità e tutti fanno a gara a farsi lodare
dall'Ambasciatore USA che sta a Roma in uno dei palazzi rinascimentali
più belli di Via Veneto. I pennivendoli sono la caratteristica
principale del giornalismo italiano a cominciare dai cosidetti
opinionisti specializzati nel fabbricare idee ed opinioni a sostegno
delle mire imperialistiche dell'Occidente. Il giornale non è certo
simbolo di libertà e del diritto alla informazione.
Pietro Ancona
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