Menti raffinatissime
lavorano per la rovina dell'Italia avviata dal bombardamento della Libia con la quale avevamo un import-esport di cinquanta miliardi di euro l'anno. Ora si vuole che stacchiamo la spina dai rapporti con il Kazakistan per il quale siamo il primo paese nei rapporti commerciali e finanziari dopo la Cina e la Russia, cinque miliardi di euro l'anno.
Qualcuno lavora per la fine dell'Italia come potenza industriale e commerciale. Non gli basta la crisi che la Triade ha indotto in Italia. Si vuole proprio la morte della Italia e la sua retrocessione a luogo di villeggiatura in cui si mangiano gli spaghetti e si suona ancora il mandolino.
Ma il personale politico italiano è intendo a guardarsi il culo e guarda in direzione dell'Ambasciata USA a Roma per carpirne i desideri e per conquistarne la benevolenza.
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