domenica 21 luglio 2013

Il cancro dell'Egitto

 Il cancro dell'Egitto

L'Egitto non potrà mai e poi mai essere uno Stato "democratico" dipendente dalla volontà delle sue cittadine e dei suoi cittadini. Non potrà perchè ha dentro di se un mostro, fatto di cellule egiziane, ma assolutamente estraneo ai suoi interessi vitali: l'esercito. L'Esercito egiziano è responsabile  di quanto è accaduto in Egitto da Nasser ad oggi e di tutto il degrado della lunghissima dittatura di Mubarak. Mentre scrivo questa nota l'Esercito egiziano è lla caccia dei quadri dirigenti e degli attivisti dei Fratelli Musulmani. Nei giorni scorsi ha compiuto stragi orrende di uomini e di donne a sostegno della nuova dittatura tecnocratica di Beblawi naturalmente suggerita ed imposta dagli USA. Di queste stragi si parla pochissimo, quasi niente, nei massmedia occidentali che sono fatti di un giornalismo militante ed attivo a favore dell'imperialismo. Morsi può avere fatto moltissimi errori ma era il legittimo Presidente eletto dagli egiziani. Tenere Morsi prigioniero in attesa di ucciderlo ed intanto scatenare il terrore in tutto l'Egitto è quello che sta facendo l'Esercito egiziano col il compiacente appoggio della Nato e del Pentagono.
Sbaglia di grosso il Partito Comunista egiziano ad esprimere un giudizio positivo sullo Esercito, giudizio che ho avuto modo di leggere nel documento con il quale ha commentato il colpo di stato scambiandolo per una rivoluzione.Bisogna che anche la dirigenza del Partito Comunista venga cacciata via se si vuole dare al popolo egiziano uno strumento politico di lotta per la conquista del potere.
L'esercito egiziano è pagato dagli Stati Uniti. E' costituito da mezzo milione di persone  che sono privilegiate ed hanno una posizione di prestigio in una popolazione di ottanta milioni di uomini e di donne in grandissima parte poverissimi e spesso affamati. La prima misura che dovrebbe fare un governo che volesse riconquistare l'indipendenza dell'Egitto è quella di rifiutare i soldi degli americani. Sono soldi avvelenati. Ogni dollaro è una perdita di libertà del popolo egiziano. Bisogna liquidare questo Esercito e costituirne uno di leva pagato dal popolo egiziano fedele al popolo egiziano.
  Morsi certamente ha compiuto degli errori ed ha fatto cose inaccettabili. Ma era il legittimo presidente degli egiziani. Avere parlato di ventidue milioni di firme (che nessuno ha mai visto) è stato un modo per legittimare in qualche modo la sua espulsione del potere. Ma la natura orrenda e sanguinaria del golpe militare ordito con la collaborazione di Obama viene fuori. Il governo di oggi è l'ultimo frutto del discorso di Obama alla Università del Cairo di sei anni fa. Se lo andiamo a leggere in controluce ci sono i germi di un "rinnovamento nella continuità" Cambiare Mubarak per eternare il potere USA sull'Egitto e dall'Egitto su tutta l'area africana e medioorientale...
  Pietro Ancona
 

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