venerdì 18 gennaio 2013

società civile e società politica

"La società civile mantiene la sua prevalenza sui partiti" Questa è la sintesi di Ingroia.

Ancora in corso da Lucia Annunziata la nuova trasmissione dal titolo Leaders dedicata appunto ai gruppi dirigenti dei partiti che partecipano alla contesa elettorale. Ingroia si è presentato con numerosi candidati della lista Rivoluzione Civile. Interrogato sulla "desistenza" e sui rapporti con il centro-sinistra ha detto che la lista RC è alternativa al berlusconismo ed al montismo ma non al centro-sinistra. Ha aggiunto che si ha il dovere di ricercare convergenze."
Ora la dichiarazione è suicida ed inaccettabile. Suicida perchè manifesta una visione politichese della politica come ricerca di collaborazioni con gli altri ai fini del governo e non come forza a sostegno di programmi relative alla difesa di un preciso blocco sociale e dell'Italia. In secondo luogo perchè non ci sono differenze programmatiche tra PD e Monti e quindi non ha senso non prendere le distanze anche dal centro-sinistra.
Francamente non mi aspettavo questa connotazione politica di Rivoluzione Civile. Inoltre sono colpito dal fatto che non ho visto una sola volta nei dibattiti televisisi Ingroia con Ferrero Bonelli Di Liberto di Pietro. Onestamente non so che pensare e non so che cosa dovrò fare, come
 
Condividendo le riserve del Prof.Giuseppe Carlo Marino

La società civile come grimaldello per destrutturare il partito comunista e sostituire l'ideologia e l'organizzazione di partito con pulsioni eticistiche e galantomiste nella gestione di un sistema che non viene messo in discussione

"Bisognerebbe cominciare a fare i conti e liberarci della nozione artificiosa e fuorviante di "società civile". Che cosa è la società civile che quest'anno ha avuto la protervia di avere la prima fila e di intestarsi il rassemblement della sinistra dei verdi e di Italia dei Valori alimentando indirettamente una polemica razzista sui dirigenti dei partiti presenti che essendo come dire quasi impresentabili dovevano cedere come hanno ceduto il posto a rappresentnti della società civile?. Perchè Ingroia non ha avuto la modestia che avevano enormi intellettuali e grandissimi professionisti ai tempi del PCI e del PSI che accettavano di stare dietro i dirigenti dei Partiti.? Vivo come una umiliazione per la Politica il fatto che la lista non sia presieeduta dal più importante dei leaders dei partiti comunisti- Il passo che si è fatto con la lista RC è grave e riguarda due cose: considerare i dirigenti dei partiti come un disvalore che è l'idea berlusconiana dei funzionari di partiti come persone senza arte ne parte e considerare il partito secondario al movimento "liquido" che come abbiamo già visto traligna verso il PD come attratto da una forza irresistibile che prevale sui contenuti della politica. Tutta la borghesia benestante tende ad unirsi. Non c'è un solo "povero" nella società civile! Autocriticamente dico che dopo iniziali perplessità mi sono fatto convincere della bontà della Lista Ingroia ma vedendolo all'opera e vedendo anche quello che succede nelle regioni ho più di una ragioone per essere scontento. Condivido quindi quanto ha scritto il prof.Marino."
 

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