venerdì 4 gennaio 2013
Operaie ed Operai
Operai ed operaie
La borghesia italiana dà l'assalto al Parlamento candidandosi in tutti i partiti. In queste ore c'è una ressa feroce a gomitate davanti le sedi del PD che si suppone vincerà le elezioni. E' difficile se non impossibile trovare tra i candidati uno solo proveniente dalla classe operaia sensu stricto oppure dalla vasta area di proletarizzazione che comprende tutto il lavoro dipendente dall'ingegnere al manovale comune.
L'esclusione del mondo del lavoro dipendente dalle aule parlamentari ha influito sul peggioramento della legislazione giuslavorista e degradato la condizione nelle aziende italiane.
Eppure si tratta di un bacino di venticinque milioni di persone!
Questa esclusione dei lavoratori dal Parlamento coincide con l'accrescimento della rappresentanza degli industriali dei banchieri e dei loro intellettuali organici tipo Ichino Cazzola Letta Fassina ed altri
Forse per gli operai bisognerebbe istituire un sistema di quote (sic!) Come avviene per le donne! Gli operai hanno preso il posto delle donne in fatto di discriminazione e di esclusione.
Naturalmente non è questa la soluzione. Gli operai hanno perduto di peso sociale ed Si sa che un medico ha più ascendente elettorale del meccanico o del muratore.
La morte sociale dell'operaio avviene anche attraverso la sua esclusione dalle istanze rappresentative del Parlamento e non soltanto con la legge Biagi e l'abolizione dello art.18.
La perdita di peso sociale dell'operaio coincide con la perdita del valore del lavoro. Il lavoro non è più un diritto ed i salariati non sono più titolari di diritti. Una feroce legislazione sociale ha reso impossibile la loro difesa nelle aule dei tribunali Se gli operai licenziati dalla fiat non fossero stati difesi dai legali della Fiom mai avrebbero potuto raggiungere il risultato processuale favorevole che hanno avuto e che ha fatto andare in bestia Marchionne! Varie leggi fatte da legulei del padronato hanno reso quasi impossibile l'accesso alla giustizia!
Apriamo una discussione. La democrazia è fatta di cose concrete, di persone, di classi sociali. Se gli operai scompaiono dal quadro democratico la democrazia non sarà più un valore universale ma una prerogativa dei ceti benestanti e borghesi.
Se i professori universitari del gruppo torinese di "cambiare si può" si sono azzardati a criticare l'unica lista di sinistra presente nella campagna elettorale perchè non ha escluso i rappresentanti dei partiti questo si deve anche alla vittoria di classe della borghesia dentro il movimento operaio, una borghesia che pretende di cancellare il ilreferente di classe per assumerne uno soltanto "civile".
Il recupero della dignità politica della classe operaia passa attraverso il recupero di autonomia e di libertà dei sindacati che oramai sono al guinzaglio di partiti borghesi e di governi di destra.
E' un segno della involuzione reazionaria il fatto che le Acli organizzazione dei lavoratori cattolici siano dentro la lista Monti mentre la CGIL appoggia assieme il PD partito di benestanti che si infastidisce solo a sentire nominare gli operai!
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