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abolire la parola riforma
Abolire la parola riforma. Abolire le riforme
La parola riforma ed i suoi derivati dalla sua significazione positiva
e progressista è stata svuotata e riempita di contenuti inaccettabili per cui è
assolutamente necessario cancellarla dal vocabolario della sinistra o
metterla in quarantena in attesa di una sua purificazione.- Un tempo
riformismo indicava una tendenza di straordinaria importanza culturale e
politica contrapposta a massimalismo altra parola che veniva
solitamente caricata di contenuto negativo che tuttavia non aveva. I
comunisti di Togliatti per distinguersi dai socialisti riformisti si
facevano chiamare riformatori. Dicevano di essere riformatori e non
riformisti ma la loro trajettoria storica è stata laida dal momento che
si è conclusa nel PD.
Bisogna quindi fare la lotta a tutte le
riforme fin qui fatte. A cominciare da quella delle pensioni che debbono
essere riportate a 60 anni ed all'ottanta per cento degli ultimi dieci
anni di retribuzione. Abolire la riforma Biagi che ha martirizzato le
nuove leve del lavoro condannandole fino alla canizie al precariato.
Abolire la riforma Fornero che nega la giusta causa. Abolire la riforma
della scuola che ha degradato la scuola italiana per farne una scuola
dei diseredati che debbono restare tali. Insomma bisogna abolire tutte
le riforme nessuna esclusa fatte negli ultimi trenta anni. Con le
suddette riforme abolire nel lessico politico e specialmente nel lessico
della sinistra la parola riforma.
Se qualcuno introduce nel discorso con voi la parola riforma drizzate le orecchie. Vi vuole fregare e riportare indietro!
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