lunedì 7 gennaio 2013

Notarelle a margine di un seminario su Gramsci

Notarelle a margine di un seminario su Gramsci. A proposito del processo di crescita del controllo sociale della destra o dei comunisti sulla società osservo che questo è cresciuto a dismisura da quando il PCI ha dichiarata esaurita la fase propulsiva della rivoluzione e gradatamente ha accettato l'ideologia del nemico come pensiero unico. La dichiarazione di Bersani di adesione all'agenda Monti e oltre un anno di sostegno a questo hanno disarmato completamente la classe operaia che potrà subire soltanto la pressione del nemico di classe. Non c'è più l'assedio reciproco borghesia-classe operaia ma solo l'assedio della borghesia alla classe operaia. Quello che conta sullo Statuto dei Diritti dei Lavoratori ai fini dell'esegesi storica non è tanto il fatto che sia stato approvato quaranta anni fa ma che sia stato tolto. La perdita dello Statuto dei diritti significa che la capacità di consenso parlamentare e sociale della borghesia si è immensamente accresciuto e che la classe operaia ha perduto la capacità di difendersi per via del mutamento di linea e di sostanza del partito e del sindacato. Significa che il capitalismo non è riformabile e che la socialdemocrazia e la politica delle riforme di struttura sono fellaci. In quanto alla rivoluzione in Occidente ed in Oriente osservo che la spiegazione non può essere data dal fatto che in Oriente c'è lo Stato e non la società civile che esiste ed è assai strutturata in Occidente. In Oriente in Russia ed in Cina ci sono stati due fattori propulsivi formidabili: la guerra, i soldati-contadini, i contadini. La rivoluzione in Oriente è stata mossa dalla guerra e dal disastro di milioni di contadini-soldati al fronte in preda alla fame ed angosciati dalle loro famiglie lontane. La rivoluzione bolscevica è avvenuta dentro una rivoluzione generale contro lo zarismo e la rivoluzione di Mao si è nutrita di una grande questione nazionale: l'unificazione della Cina in uno Stato diverso da quello sostenuto dal Coumitang sconfitto da Mao in una guerra civile durata per oltre un decennio.

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