- Vecchiaia triste e dannosa
E' tristissimo da vecchi cancellare gli ideali della giovinezza, abiurare il socialismo per il quale Gramsci e molti altri affrontarono il carcere a volte anche per decenni, convertirsi al nemico e pretendere di essere coerenti, di dire oggi come ieri la verità. Mi riferisco a tre persone anziane come Asor Rosa, Reichlinr e Cacciari che pretendono di sapere che la strada migliore per assicurare un futuro alla sinistra in Europa è seguendo le orme di Enrico Letta. Questi come sappiamo non ha un solo milligrammo di sinistra in tutto quello che dice e fa. Oggi è occupato a consegnare i gioielli della industria pubblica italiana ad acquirenti che magari nelle alte sfere del FMI si sa già chi sono. L'Europa è la negazione del socialismo ed il suo impianto ideologico di destra è talmente forte da rendere di destra anche i partiti socialisti. Vedi socialisti francesi e tedeschi.
Capisco che stare a sinistra, essere comunisti non è un buon affare. Si rischia di essere scacciati dalle Università e si paga un prezzo. Ma si può avere l'onestà intellettuale di stare zitti e magari di farsi da parte lasciando che altri facciano quello che debbono fare. Ad ottanta anni non è meglio smettere di fare piroette? Otantenni che avete la responsabilità della cosidetta "discontinuità", della cancellazione delle radici e della identità- Per cambiare casacca e schieramento ci sono tantissimi giovani. Non ci sono forse i Renzi per questo?
http://www.repubblica.it/politica/2013/11/24/news/ il_cavaliere_che_fu_e_il_letta_ che_sar-71790307/
"Mi confortano i giudizi dati in proposito da Asor Rosa sul “Manifesto”, da Reichlin su “l’Unità” e da Massimo Cacciari in una sua recente apparizione televisiva. Asor Rosa in particolare è da sempre un uomo della sinistra italiana, come Reichlin ed anche più a sinistra di lui ai tempi di Berlinguer. Tutti e due e Cacciari dicono la stessa cosa: l’interesse della sinistra per aprirsi una strada futura che non può essere altro che europea, consiste nel dare il proprio appoggio a Letta. Leggere queste affermazioni sul “Manifesto” e su “l’Unità” di fronte a giornali e trasmissioni televisive che si autodefiniscono democratiche tifando per Grillo, fa senso o almeno a me lo fa perché sono del loro stesso avviso."
Eugenio Scalfari
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