skip to main |
skip to sidebar
cinquanta anni dalla uccisione di Kennedy
Cinquanta anni dalla uccisione di Kennedy
Gli USA ed il mondo ricordano oggi il cinquantesimo anniversario
dell'assassinio del più popolare presidente dell'età moderna. Obama dice
che incarnò l'America ma io penso che l'America è incarnata dai suoi
assassini che prima di lui e dopo di lui sono sempre al potere e
costituiscono una minaccia concreta per la libertà degli americani e per
la pace del mondo.
Colpisce di Kennedy la contraddizione profonda
tra il suo mito e le sue concrete scelte politiche. Fu considerato la
grande speranza della pace e della distensione. MaTentò l'invasione di
Cuba e portò il mondo quasi allo scontro nucleare bloccato in e extremis
dalla saggezza dei comunisti sovietici. Iniziò la più grave devastante
e spaventosa guerra degli USA dopo la seconda guerra mondiale e la
Corea: il Vietnam in cui ci furono certamente cinquantamila mila soldati
americani morti centinaia di migliaia di invalidi ed un numero
sconosciuto di vittime vietnamite forse milioni. Vittime che continuano
ancora oggi per via dei bombardamenti di Orange ed al Fosforo.
Quanti hanno avuto a che fare con l'assassinio Kennedy sono tutti morti
in circostanze strane. Non c'è un solo sopravvissuto. E' stata fatta
tabula rasa da quella america che non si riconosceva in lui nonostante
non fosse proprio quel mito progressista libertari di "nuova frontiera."
Qualche tempo dopo anche il fratello Robert veniva assassinato.
Nessun commento:
Posta un commento