È morto il filosofo Costanzo Preve
di Eros Barone
È morto
all’età di settant’anni, a Torino, il filosofo Costanzo Preve, uno dei massimi
conoscitori del pensiero di Karl Marx e dell’intera tradizione marxista, a cui
ha recato un contributo critico notevole attraverso una mole imponente di
scritti. Intorno alla metà degli anni novanta del secolo scorso, Preve era
diventato, al termine di una combattiva militanza politica ed intellettuale che
lo aveva portato dal Pci a Lotta Continua e da questa organizzazione a Dp, un
convinto sostenitore della necessità di superare la dicotomia
‘sinistra-destra’: posizione, quest’ultima, che nasce senza dubbio dalla
consapevolezza della degenerazione politica, culturale ed umana della sinistra
storica e di larga parte di quella cosiddetta ‘radicale’. Il filosofo torinese,
paradossalmente escluso dall’insegnamento universitario nonostante la quantità
e la qualità dei titoli culturali e scientifici che poteva far valere, ha
pagato certamente lo scotto dell’ostracismo accademico e mediatico per le
posizioni comuniste, antimperialiste ed antisioniste che egli ha sempre
sostenuto, spesso controcorrente, con un coraggio ammirevole e con grande forza
dialettica.
In questi
ultimi anni Preve, pur continuando a dedicare la massima attenzione al rapporto
tra marxismo e filosofia, aveva concentrato le sue riflessioni sulla geopolitica, sulla questione nazionale e sull’universalismo. Ma
al di là del suo profilo di marxista più o meno eterodosso e della sua
specializzazione di ‘marxologo’, Costanzo Preve era un filosofo nel senso
socratico e illuminista di questo termine e nutriva, come chiunque abbia avuto
modo di conoscerlo di persona può testimoniare, un amore vero per la ragione,
per il dialogo e per la chiarezza, che lo rendeva del tutto alieno da qualsiasi
forma di boria o di disprezzo verso chi non ne condivideva le idee.
L’economista Gianfranco La
Grassa, anch’egli di formazione marxista, amico e per un
lungo periodo coautore di saggi insieme con lui, ha salutato Preve nel modo più
conforme allo stile di vita ed al carattere di un uomo che ha sempre ricercato
la giustizia, la fraternità e la verità, senza temere il conflitto con i poteri
costituiti. E anch’io, nel rendergli omaggio, non trovo parole migliori di
quelle che il suo amico ha usato e che sottoscrivo integralmente: «Sono rimasto
perplesso nel leggere in facebook alcune litanie con in mezzo il solito Dio che
lo dovrebbe accogliere, ecc. Non ho nulla contro i credenti, mai avuto nulla;
tuttavia, non ho mai conosciuto Preve in quanto credente (se non nell’Uomo,
credenza su cui non eravamo d’accordo, ma è altra cosa). In
ogni caso, non mi sento di onorarlo augurandogli di essere ricevuto in chissà
quali luoghi misteriosi. Il mio augurio sincero è che il Nulla lo avvolga come
tutti noi, che egli divenga appunto polvere che si mischia ad altra polvere. E
che invece restino i suoi pensieri, i suoi scritti; e che chi l’ha conosciuto
ne porti in serbo il ricordo e, se può, lo tramandi.»
Nessun commento:
Posta un commento