venerdì 8 novembre 2013

Il Paese dei Grandi Furbacchioni

Mi fanno senso gli spocchiosi come Fassino Sindaco di Torino che parlando all'assemblea dei sindaci dice: "il Paese siamo noi". Non è vero per niente perchè si sono messi dall'altra parte del tavolo e non stanno più con i loro cittadini se scaricano sempre sui contribuenti diventando financo oppressivi quanto viene loro meno dalla finanza centrale senza toccare di un centesimo la spesa destinata al loro apparato politico fatto di consiglieri ed assessori e sopratutto da una rete mostruosa inutile e truffaldina di società miste e di consulenti.
 
Il reddito di cittadinanza

Certo la proposta del reddito di cittadinanza di 5 stelle è criticabile da tanti punti di vista ma la risposta insolente di Fassina che la qualifica una colossale balla è da rinviare al mittente. Non è una colossale balla. Dà una risposta anche se insufficiente ad un bisogno reale di tante persone e tante famiglie.
Per quanto mi riguarda mi colpisce che la proposta di 5 Stelle non pensi di finanziare il reddito di cittadinanza anche dai 200 miliardi che l'oligarchia politica si mangia ogni anno. Spero che nel dibattito che i grillini faranno terranno conto che la loro proposta potrebbe essere finanziata con cespiti sottratti al Grande Sperpero ed alla Grande Ingiustizia italiana.
 
Pax Americana

La Libia non conosce pace ed è in preda alla violenza da quando la Nato e gli USA hanno ucciso Gheddafi. Una nazione che era una delle più ricche prospere e giuste del mondo non esiste più ed è in preda a bande che si contendono il potere con le armi.

 
Basta con le venti satrapie!

Basterebbe mandare a casa tutti i consigli regionali ed i governi regionali ed affidare le regioni ad un direttore amministrativo e l'Italia recupererebbe subito almeno duecento miliardi di euro che sarebbero sufficienti per rimetterla in pista. Ma questo non solo non viene fatto ma tutti i trasferimenti in meno che hanno gli enti locali dallo Stato vengono scaricati sui contribuenti. Siamo fritti!!!
 
" U vecchiu na panza"

Matteo Renzi ha il vecchio dentro. Ha 38 anni ma da venti è in politica dove ha fatto carriera e si è scavato comode e redditizie nicchie di potere. E' stato Presidente della Provincia di Firenze ed ora è Sindaco della città. Non è un giovincello di primo pelo ed ha saputo sistemare le sue cose anche dal punto di vista personale. La sua pensione non sarà tanto scarsa. In sostanza è un quadro politico di lungo corso scaltro come una vecchia volpe. Non è diverso da coloro che vuole rottamare anche se hanno venti o trenta anni più di lui. Lui li ha battuto in precocità.
 
Il popolo delle carceri
la folla di donne e di bambini poveramente vestiti che affollava già dalle prime luci dell'alba il portone antistante il carcere di Poggioreale è motlo di più di un trattato di sociologia delle carceri. Il carcere è un luogo abitato soltanto dai poveri. I ricchi non vi hanno mai messo piede e mai ve lo metteranno.

Nessun commento: