mercoledì 27 novembre 2013

Qualche ora dopo

  • Qualche ora dopo

    Renzi, il PD, gli altri fanno finta di temere un ritorno di Berlusconi dopo la sua espulsione dal Senato. Sanno benissimo che il Cavaliere è arrivato quasi in fondo della sua lunga carriera politica. La carriera si è trasformata in calvario del quale la stazione di ieri non è l'ultima. Altre tappe di dolore e di espiazione lo attendono mano a mano che maturano i tempi dei processi in corsi. Dal processo Bunga Bunga di Milano incombono sette anni di reclusione e non si sa quando se ne sommeranno da Napoli da un processo deciso nei suoi esiti dalla confessione dell'ex senatore De Gregorio. Il Cavaliere è quasi ottantenne e per quanto siano state finora enormi e sbalorditive le sue capacità di resistenza fisica e di lucidità mentale ha davanti soltanto la via del declino fisico. Ad ottantanni le forze possono venire improvvisamente meno e ci possono essere processi di degrado fisico inaspettati e veloci.
    Il Cavaliere grida contro i comunisti e la sinistra e la magistratura quali cause della sua disgrazia politica. E' vero per la magistratura che certamente non lo ha mai perso di vista nel corso degli ultimi venti anni ma sicuramente i comunisti e la sinistra non c'entrano niente. E' stato cucinato a dovere dentro il suo stesso habitat della borghesia imprenditoriale e parassitaria italiana che gli faceva la corte ogni estate a Porto Cervo davanti Villa Certosa con centinaia di panfili di lusso che celebravano il trionfo del Denaro. La Confindustria della Marcegaglia l'ignobile industriale che ebbe parole di odio e di disprezzo per i lavoratori italiani e che gli chiedeva "denari buoni" non c'è più a spellarsi le mani per gli applausi nei convegni di Cernobbio e di Santa Margherita. La Confindustria è passata con il PD il quale l'ha corteggiata per anni offrendogli servigi straordinari ed eleggendo alcuni degli esponenti più significativi come Colanninno e Merloni tra i suoi parlamentari. Il PD ha offerto alla Confindustria qualcosa che Berlusconi non poteva dargli: gli ha consegnato la CGIL la quale ha ceduto l'art.18 il contratto e le pensioni su un piatto d'argento. La Camusso ha cominciato proprio con la Mercegaglia a cedere in diritti delle persone che rappresentava ed ha continuito con il suo successore Squinzi. Il PD e la CGIL hanno contribuito a smantellare il welfare in particolare la scuola e la sanità per liberare risorse a favore dei privati per i quali hanno dato una illimitata disponibilità per le privatizzazioni dei beni dello Stato.
    La lunga tenzone con la Magistratura ha sfibrato il Cavaliere che ne è uscito stanco affranto e sconfitto. Berlusconi ora è terrorizzato dalla prospettiva del carcere. Nel lungo periodo la sua strategia aggressiva contro i magistrati si è dimostrata perdente. I Magistrati escono dal ventennale braccio di ferro con il loro potere intatto, potere rafforzato dal Capo dello Stato che apparentemente è stato in bilico tra politica e giustizia ma di fatto stava dalla parte della Boccassini e degli altri.
    Il colpo di grazia è stato dato al Cavaliere da una parte dei suoi più fedeli collaboratori: Alfano, Cicchitto, Formigoni, i ministri pdl del governo Letta che lo hanno mollato appena hanno messo piede nel governo. Hanno fondato un nuovo partito di destra ma quello che conta è che hanno stabilito una sorta di patto di legislatura con Letta. Sosterranno Letta come finora hanno sostenuto Berlusconi. Il governo dovrà temere soltanto da Renzi ma Alfano e gli altri saranno fedeli..
    Berlusconi è finito perchè il potere euroatlantico ha capito che può fidarsi di Letta e del PD assai più "europeisti" ed atlantisti del cavaliere. Anche la mafia lo ha posato ed i tempi dello stalliere eroe di Arcore sono lontani.
    Il PD per sconfiggere Berlusconi è diventato della sua stessa pasta. Non solo ha accettato e sostenuto il suo programma di politica economica e sociale ma lo ha scavalcato nel rapporto con i poteri trasnazionali Ha accettato lo spietato "europeismo" di lacrime e sangue e di riduzione del ruolo dell'Italia disposto a fare da cameriere alla Merkel cosa che come è noto non poteva accadere con Berlusconi. Ha accettato di fare da ascaro al sanguinario colonialismo USA e Nato.
    La borghesia italiana ha cacciato via Berlusconi dopo averlo spremuto ed usato a dovere ed ora si raduna attorno al governo Letta. Il governo Letta cesserà di fibrillare quando raggiungerà l'accordo con Renzi o sarà estromesso da questi. Il berlusconismo senza Berlusconi ripulito dalle volgarità e sopratutto dall'antieuropeismo continua con il suo allucinante programma annunziato dalla legge sdi stabilità. L'Italia post berlusconiana sarà infelice proprio come lo era con Berlusconi...

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