martedì 26 novembre 2013

Un regolamento di conti tra mafiosi


 Un regolamento di conti tra mafiosi

Un paese disperato e corrotto in cui si svolgono scene disgustose come le risse al Comune di Roma ed alla Regione Piemonte che sta svendendo tutte le cose che ne fecero una delle prime potenze industriali del pianeta si accinge a cacciare fuori dal Parlamento l'uomo che negli ultimi venti anni ne ha segnato il punto maggiore di degenerazione. Ma la estromissione di Berlusconi non avviene attraverso il compimento di un processo di purificazione della democrazia italiana ma è soltanto un regolamento di conti tra Oligarchi. Il risultato del suo allontanamento dal Parlamento non sarà un recupero di questo dei poteri che gli aveva assegnato la Costituzione. Il maggiore partito italiano si accinge a farsi guidare da un personaggio che non sarà migliore di Berlusconi. Coloro che cacciano il Cavaliere sono d'accordo con lui in tutte le scelte anticomuniste e contro i lavoratori fatti nel corso di questi anni dalla legge Biagi alla legge Fornero allo sfascio dela scuola e della sanità alla guerra in Libia......Sono oligarchi superprivilegiati che restano attaccati ai loro privilegi. Non ci sarà nessuna svolta politica morale e sociale. Tutto resterà come è oggi e quanti mettono in discussione l'ordine capitalistico vengono randellati a dovere come sta accadendo ai tranvieri di Genova.

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