venerdì 22 novembre 2013

testimonianza da Napoli su Danzica

  • Ugo Maisto a Napoli e pro
    vincia vive la più grande comunità polacca in Italia, in moltissimi provengono da Danzica, soprattutto a Castellamare di Stabia, dove alla fincantieri, lavorano molti polacchi che lavoravano ai cantiri di dnazica, ed in seguito persero il posto dopo la privatizazione e la conseguente chiusura, adesso rischiano di prenderlo in culo(scusate l'espressione volgare ma rende bene l'idea), una seconda volta a causa del pericolo di chiusura deiu gloriosi antieri navali di Stabia. Fatta eccezione per pochi criminali di buon livelo e faccendieri, conducono una vita infinitamente peggiore di quella che conducevano in Polonia negli anni ottanta, vivono in case ffatiscenti molto spesso come nel caso di Castellamare abusi edilizi lontani dalla città, sono sottopagati e quasi sempre hanno lavori con qualifiche minori rispetto a quelli che avevano un tempo in Polonia. Venti anni fa quando parlavo con loro e gli dicevo che erano stati degli stupidi e degli ingengui a dare retta a quel demagogo ignorante, ladro e semianalfabeta di lec walesa, e che avevano fatto un pessimo affare scegliendo il capitalismo, si arrabbiavano e difendevano la loro scelta, dieci anni fa ammettevano di stare peggio rispetto a prima, ma continuavano a dare la colpa al comunismo e sostenevano di stare passando una fase di transizione, che rendeva necessari dei sacrifici, che in seguito sarebbero stati premiati con più benessere per tutti, oggi sono loro per primi a lamentarsi in continuazione del fatto che negli ultimi 23 anni la Polonia è diventato un posto molto peggiore, che li ha costretti ad emigrare e fare una vita di merda per sopravvivera, ma quando gli rinfaccio che sono stati loro a volere lec walesa, il vaticano ed il capitalismo, che quel furbacchione, demagogo ed ignorante di lec walesa, si è arricchito grazie alle lotte degli operai masochisti di solidarnsh che gli davano retta, ed ora vive nel lusso, guadagnando milioni di euro all'anno partecipando a conferenze in tutto il mondo, mentre gli operai dei cantieri di danzica, in seguito alla privatizazione ed alla svendita dei cantieri navali che fatta eccezone per una linea cdi riparazione delle navi hanno chiuso, adesso sono finiti in miseria, tacciono, non so se per la vergogna delle loro scelte masochiste ed idiote o per una sorta di timore reverenziale, nei confronti di quel furbacchione, ignorante
      • gli operai dei cantieri di Danzica, masochisti ed idioti, seguaci di quel farabutto, ladro, ignorante semianalfabeta di lec walesa, quando scioperavano continuavano a ricevere lo stipendio, avevano un lavoro qualificato, in cantieri ompetitivi con quelli occidentali, che gli permetteva di condurre una vita più che dignitosa, erano sicuri di continuare ad avere una casa, di asicurare un'ottima istruzione ai propri figli, di avere le ferie, l'assistenza sanitaria gratuita ed andare in pensione. Negli anni ottanta l'unica vittima della repressione fu padre popolescu, ma la propaganda occidentale parlava di spetata e brutale repressione, mentre contemporaneamente taceva sui crimini delle dittature filoamericane supportate da ronald reagan in america latinana, come quella di rios mont, che in Guatemala negli anni ottanta si rese responsabile della morte di centomila persone, cosa provata dal ritorvavamento delle fosse comuni, di torture, stupri e delle peggiori nefandezze, gustificava la guerra per procura fatta dagli usa tramite i terroristi contras in Nicaragua, e supportava i narcoterroristi islamici mujideen in Afghanistan. Quando In polonia il capitalismo tonrò al potere, tra le prime cose che fece, fu quella di privatizzare svendendoli i cantieri navali di danzica, con la cosguenza che dopo poco tempo furono chiusi, fatta eccezione per una linea che si occupa della manutenzione delle navi, e gli operai masochisti dei cantieri, che costituivano la spina dorsale di solidarnosh furono quasi tutti licenziati, adesso o sono disoccupati, o sono stati costretti ad emigrare all'esetero, dove nella maggior parte dei casi, svolgono lavori meno qualificati e retrubuiti di prima, o vivono di elemosina o sono costretti a delinquere per sopravvivere, oppure lavorano in fabrichette che imprenditori occidentali, tra cui molti italiani, hanno delocalizato in polonia, in attesa di delocalizare in qualche altro paese con minori costi della mano d'opera, dove lavorano in condizioni di semischiavitù, con bassissimi stipendi e se protestano vengono immediatamente licenziati. Invece quel farabutto di lec walesa, è diventato ricco grazie alle loro lotte, e guadagna milioni di euro all'anno, partecipando a conferenze in tutto i mondo

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