Ci sono un paio di cose che non condivido della Magistratura e che mi sono proprio diventate indigeste.
La prima è il vestiario della magistratura che viene sfoggiato in particolare nelle inaugurazioni dell'anno giudiziario. La pompa magna delle pellicce di ermellino e del rosso. Un bianco ed un rosso particolari che sottolineano il ruolo appunto di coloro che detengono il Monopolio del Giudizio Penale e Civile.
Io credo che in uno Stato democratico la Magistratura non debba esaltare la propria estraneità e diversità dai comuni mortali ma considerarsi una funzione dello Stato come tutte le altre sebbene particolarmente delicate.
Per questo credo che dovrebbero vestire in giacca e cravatta.
Invece sembra che ci facciano pesare quanto siano importanti. Insomma una Casta che ci sovrasta e che dobbiamo temere per il suo potere.
La seconda cosa che mal digerisco sono gli altissimi indecenti stipendi ai quali sono agganciati gli stipendi dei deputati. Non mi pare giusto che un magistrato debba guadagnare più di un insegnante o del preside di un liceo.
Aggiungo che non sopporto l'indifferenza con cui guardano al mondo del lavoro nel quale intervengono solo se tirati per i capelli. L'esistenza di milioni di contratti fasulli che spacciano per collaborazioni autonome rapporti di lavoro subordinati non li scandalizza. Il risultato è che lavoratori e istituti previdenziali italiani vengono truffati "legalmente"
Non condivido ancora la sottrazione alle famiglie poveri di bambini per affidarli a case-famiglia.
Inoltre, ad essere sincero, non credo che Di Matteo, Falcone, Borsellino, Ingroia e quanti altri sono stati vittime della mafia e sono in pericolo o vittime della Mafia-Stato siano espressivi di quella che realmente è la magistratura. Certo se al posto di Berlusconi ci fosse stato un povero disgraziato qualsiasi dopo la condanna in cassazione non lo avrebbero tenuto in libertà fino al prossimo mese di aprile (salvo rinvii)-
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