mercoledì 29 gennaio 2014
Fallimento della classe dirigente italiana
Stasera Marchionne riceve Il Gatto, la Volpe e Pinocchio che gli daranno il viatico delle loro inutili e dannose organizzazioni sindacali.
Se si fosse nazionalizzata la Fiat non ci troveremmo oggi con il trasferimento della sede legale in Olanda e della sede fiscale a Londra. La nazionalizzazione ci sarebbe costata molto ma molto meno delle perdite che subiremo per il calcio che Marchionne e l famiglia Agnelli hanno dato al basso ventre dell'Italia.
Le Confederazioni sindacali Cgil CISL UIL raccolgono quello che hanno seminato. Hanno acconsentito a tutti i capricci sadici di Marchionne e gli hanno dato la misura della loro inconsistenza se non della loro voglia di servilismo e di collaborazione. Non parliamo del PD che è stato un concerto dei suoi dirigenti da Chiapparino a Fassino a Veltroni a Bersani a Letta a chi emetteva il gorgheggio più gradito all'orecchio degli Agnelli.
L'industria manifatturiera italiana arretra paurosamente. La Fiat si era già mangiato l'Alfa Romeo, la Lancia e quant'altro aveva fatto l'orgoglio di un Paese come Paninfarina ed altri grandi disegnatori e realizzatori di modelli.
Se fossimo un popolo reattivo al male che ci viene inflitto dovremmo accompagnare a calci in culo Marchionne, Agnelli, Camusso, Bonanni, Angeletti, Letta e Renzi fuori dell'Italia.
Italia spogliata e svenduta che sta diventando una landa desolata, un posto di disgraziati governati da un dieci per cento di famiglie ricchissime che detengono grande parte del patrimonio nazionale.
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