martedì 13 agosto 2013

L'uomo del colle ha fatto bingo


 L'uomo del Colle ha fatto Bingo

 Il vecchio del Colle ha messo sotto per la prima volta nel suo settenato con prolunga Silvio Berlusconi. Lo ha messo sotto sventolandogli sotto il naso la Grazia. Ma g li ha offerto la grazia se, come ha notato il Fatto, farà il bravo, cioè sosterrà il governo Letta magari per tutta la legislatura e non solo per i diciotto mesi di cui si era parlato. Berlusconi non ha scelta. Se accetta la grazia esce di scena pur con la promessa di continuare a fare il leader del suo partito ma senza mettere piede in Parlamento. Se non accetta la grazia e provoca la crisi di governo  non sarà seguito dalle "colombe" del PDL. Quante sono le Colombe? Le Colombe sono quanti temono le elezioni che a questo punto diventano una avventura ed un grosso rischio personale. Andare a votare con un leader condannato ed agli arresti domiciliari non sarà certamente una cosa esaltante....
  La lunga nota del Quirinale, apparentemente innocua pilatesca e piena di ovvietà in verità è un terribile ariete con il quale Napolitano è entrato nel castello di Arcore ed ha quasi fatto prigioniero il suo illustre abitatore. La nota è stata concepita per spaccare il PDL mettendolo con le spalle al muro. Se resiste assieme a  Berlusconi ognuno dei deputati e senatori deve fare i conti con la possibilità di non tornare in Parlamento. Quanti sono pronti al supremo sacrificio? Non esiste nella destra opportunista italiana tanta carica ideologica e morale da fare rischiare tutto. Neppure la pitonessa Santanchè, neppure Gasparri e Verdini sono pronti alla immolazione per il Capo. Il Capo viene adorato fin quando è fonte di benessere di potere di cariche di ricchezza. Ma quando diventa un ingombrante ed imbarazzante problema potrebbe anche essere messo da parte.
  Per questo Berlusconi reagisce facendo per ora ron ron. Sta facendo conti disperati su quanti del suo enorme esercito di deputati e senatori  sono pronti a rischiare tutto per rovesciare il tavolo italiano. Deve calcolare se la crisi del governo di Letta non spaventi la borghesia italiana che fin qui lo ha seguito.  Insomma il vecchio novantenne gli ha tirato un bruttissimo tiro. Forse lo ha impallinato mostrandosi clemente e disponibile.
  Insomma Napolitano alla fine ha scelto di "posare" Berlusconi e guardare oltre. Questo non lo assolve dalla lunghissima complicità che ha avuto con l'uomo di Arcore prima e durante il suo settennato.
  Il documento di ieri, inventato per tracciare una strada dopo la sentenza, invita la destra italiana a guardare avanti. Quello che conta per Napolitano è la linea iperliberista e di fedeltà canina agli USA della borghesia italiana. In fondo Berlusconi non rispondeva al cento per cento ai suoi desiderati per il governo italiano....

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