"Io bombardo da solo"

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"Io bombardo da solo"

Con questo titolo il Foglio commenta la decisione di Obama di infliggere comunque "una punizione" (come un Dio che punisce e premia) ad Assad ed alla Siria. Per fare pagare alla Siria la morte di 1459 gassati si uccideranno non si sa quante persone e si stanno infliggendo sofferenze inanerrabili alle famiglie costrette alla fuga verso le tende dei campi profughi. Dei centomila siriani che si dice siano morti nella cosidetta guerra civile che non è civile perchè è supportata dalla Nato e dall'Arabia Saudita non dice una parola. Gli interessano soltanto i gasati e magari è stato lo stesso Obama a fornire il gas.
Come fa una persona che ogni lunedì mette la firma in fondo ad una lista che gli presentano i servizi segreti, una lista di persone che "potrebbero" nuocere agli USA e ne autorizza la soppressione a parlare di questioni umanitarie è davvero sconcertante.
La Siria di Assad ha assicurato quaranta anni di prosperità ed anche di felicità alla sua popolazione di etnie e religioni diverse che convivevano pacificamente. Chi non ci crede si informi dai cristiani siriani e non certo dal criminale gesuita che ha chiesto l'azzeramento dello Stato siriano.
Certo i meccanismi che mettono in movimento una guerra sono tanti e complessi. Negli USA vi è coinvolto il potente apparato industriale-militare che occupa milioni di militari e dà pane e lavoro e qualcosa di più a loro ed alle loro famiglie (almeno a quelle degli ufficiali e non dei poveracci che finiscono sotto i ponti o nei manicomi ma non c'è dubbio che ha un peso particolare la personalità del Presidente cioè di colui che ha l'ultima parola.
Ora osservando la fisionomia macilente, la magrezza ch che sembra malata di Obama,
si ha l'impressione di non trovarsi davanti una persona sana, serena, equilibrata, Obama sembra uno che ride o sorride soltanto per i fotografi e mai perchè gli viene di farlo. Si ha ancora l'impressione di persona che attraversa lunghi periodi di depressione, depressione che sembra aumentare e diventare più cupa e quindi più pericolosa con l'avvicinarsi della scadenza del mandato presidenziale. Obama è apparso come Presidente degli USA. Dell'Obama che esisteva prima della presidenza non si sa quasi niente. Anche le notizie delle sue origini e parantele africane sono confuse ed incerte. Magari teme di ritornare a sparire nel nulla dal quale è apparso e dal quale qualcuno lo ha fatto affiorare.
Penso che abbiamo a che fare con una personalità che tende alla ossessione ed alla macerazione. Non sappiamo se è tenuto in equilibrio dal buon senso della moglie ma di certo c'è qualcosa di molto strano e di molto malato in questo andare avanti con le armi con le navi con i missili come se questi e solo questi fossero uno strumento di affermazione della sua personalità su quelle di tutti gli altri. Si è incaponito come un bambino che sembra sul punto di scoppiare a piangere!
Dichiara di volere fare una guerra piccola piccola e limitata nel tempo! Insomma fatemela fare, per piacere accontentatemi. Per accontentarlo dovremmo acconsentire alla uccisione magari di centinaia di migliaia di persone...
Dopo avere ucciso Gheddafi e la sua famiglia ora pensa di uccidere Assad e la sua famiglia. Chiama dittatori due fulgidi statisti che hanno dato ai loro popoli molto di più di quanto lui non abbia mai dato al popolo americano. La sanità della Libia era certamente mille volte migliore di quella che lui ha realizzato nell'interesse delle compagnie assicurative spacciandola per riforma. . In sostanza non ha fatto altre che costringere quaranta milioni di persone a pagarsi una assicurazione. Cosa che prima non facevano. Ora pagano ma non è detto che vengano assistite. Le assicurazioni sono proprietà privata che debbono produrre lucro. Credo che in USA abbiano una vita difficilissima i malati cronici che le assicurazioni hanno schedato nel loro libro nero.

Naturalmente Obama non sarà solo davanti la Siria. La Turchia ed il tronfio pettoruto gallo francese gli staranno accanto assieme ad altri come il Canada l'Australia ed altre nazioni giannizzere.